lunedì 10 marzo 2025

Amici smarriti, amici ritrovati, amici che ritroverò...

… spero il più tardi possibile!

Eccomi di nuovo sulla linea di partenza di una maratona che questa volta non vincerò… perché ci sono altri concorrenti. L'ultima mia partecipazione ad una gara ufficiale è stata nella giornata di bufera lo scorso mese di dicembre a Reggio Emilia; nel frattempo qualche “mia” maratona. Come quasi sempre, riaffacciarmi alle gare ufficiali è difficile. No, no, non per correre la maratona, ma per trovare un argomento degno di nota per la scrittura del post. Per mia fortuna, ho trovato due argomenti: uno appena uscito dalla fermata della metropolitana ed uno durante la … corsa. Argomenti che ho avuto modo di sviluppare (nella mia mente) durante la maratona. Ecco il vantaggio di correre, anche in questo caso, in solitaria. Amici smarriti. Era mia abitudine, negli ultimi anni, partecipare assieme ad Angelo e Mattia a questa manifestazione.

lunedì 3 marzo 2025

Una di più

Per una volta anticipo i tempi. Ieri, 2 marzo, ho deciso di festeggiare in anticipo la “Festa della Donna”, che tradizionalmente viene festeggiata l'8 marzo. Per essere più precisi, è più corretto definirla “Giornata internazionale della donna” (o “Giornata internazionale dei diritti delle donne”), poiché la motivazione alla base della ricorrenza non è una festività, ma la riflessione.

Come mia abitudine, all'evento affianco una “corsa” ed in questo caso sia la tipologia dell'evento sportivo (?) che la distanza sono una novità. Evento diviso in due parti ed una distanza del tutto inusuale, distanza che non compare in nessuna disciplina dell'atletica, ma che assume un valore simbolico. 

La prima è una corsa in solitaria, come mia abitudine, la seconda è una passeggiata con Rossana.

martedì 25 febbraio 2025

Lezioni di storia

 ... soltanto i fatti contano, soltanto i fatti debbono contare.  Noi siamo quel che facciamo. Le intenzioni, specialmente se buone, e i rimorsi, specialmente se giusti, ognuno, dentro di sé, può giocarseli come vuole, fino alla disintegrazione, alla follia. Ma un fatto è un fatto: non ha contraddizioni, non ha ambiguità, non contiene il diverso e il contrario” (Leonardo Sciascia, Candido ovvero un sogno fatto in Sicilia).

Ci sono delle gare che corro in solitaria, per ricordare qualche fatto od avvenimento, che non vorrei più correre l'anno successivo, in quanto è venuta meno la necessità di ricordare. Una di queste è senz'altro la mezza che ormai corro da tre anni per augurare che in Ucraina torni la pace e la guerra diventi solo un triste ricordo. Purtroppo anche quest'anno ho corso la mia gara perché la popolazione vive ancora nel terrore della guerra. Non importa quanto sia lontano il fronte, non importa se nelle vicinanze non ci sono installazioni militari, non conta se in quel momento si stia portando a scuola il proprio figlio, non conta se si è in fila per avere un minimo di cibo.

martedì 18 febbraio 2025

Il parco è vivo

A fine del mese di febbraio era mia consuetudine partecipare alla Maratona delle Terre Verdiane o, come veniva chiamate nelle ultime edizioni, alla VerdiMarathon. Esattamente cinque anni fa è stata l'ultima maratona corsa in presenza prima della diffusione del "malo male" ed il conseguente lockdown. Dopo averla annullata per un anno, si decise di metterla l'anno successivo in calendario … ma, viste le regole ancora troppo restrittive, hanno deciso non di cambiare data, come quell'anno fecero numerose gare, creando notevoli problemi sia agli atleti che agli organizzatori che si vedevano “occupare” le date, ma di annullarla per l'anno in corso. Decisione che io credo sia stata la migliore. Potevo forse rinunciare a correre la maratona … di Carnevale? Certo che no! Ecco quindi che decisi di organizzare la “mia” maratona delle Terre verdiane sulle sponde del fiume Brembo. È solo passato un lustro da quel Carnevale, dove il problema più grande era quello di cercare non tanto le maschere per i propri figli, ma le mascherine per tutti. Solo con l'impegno di (quasi) tutti ed il sacrificio di pochi siamo riusciti a sconfiggere il "malo male". I pochi sono infermieri e medici, che allora sono stati considerati eroi, mentre ora … beh, lasciamo perdere, non è questo il luogo per approfondire l'argomento.

domenica 9 febbraio 2025

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Ovvero “La mezza del Ricordo nel Bosco della Memoria”.

 Oggi avevo l'imbarazzo della scelta per il titolo al post. Da qualche anno viene organizzata a Roma, dalla società ASI, la “Corsa del Ricordo”; anche io nel mio piccolo corro una mezza per Ricordare. Oggi è il Giorno del Ricordo, una data che non è solo storia, ma memoria viva. 

La legge italiana (L. 92/2004) lo ha istituito per non dimenticare la tragedia delle foibe e l’esodo di migliaia di italiani dall’Istria, da Fiume e dalla Dalmazia. Uomini, donne e bambini costretti a lasciare tutto, con una valigia in mano e un numero nel cuore.

martedì 4 febbraio 2025

La bellezza di una mezza maratona in solitaria al Parco Callioni

Cinque anni fa iniziava per tutti noi un periodo dove era il “malo male” a farla da padrone. Tempi bui per tutti e anche per noi malati di “maratonite”. All'inizio non si poteva neppure uscire fuori casa, ma noi “fuori di testa” ci siamo inventati le gare da criceto, chi nei giardini, chi sui terrazzi, chi negli scantinati. Mano a mano che il “malo male” veniva vinto e le restrizioni diventavano meno “ristrette”, si poteva iniziare a correre in “compagnia ma divisi”, non solo in gara, dove era la velocità diversa a fare la differenza, ma anche prima e dopo. Ecco quindi che correre da solo era per me diventata un'abitudine. Era? Ecco, molti lamentano che il “malo male” ha lasciato segni nel loro corpo e quindi non riescono più a correre con scioltezza; altri danno la colpa, per gli stessi problemi, alle vaccinazioni. Non entro in merito; io andavo piano prima e vado piano, beh, con il mio passo, anche ora. Le conseguenza per me sono state che ormai correre da solo è diventata più che un'abitudine quasi una necessità.

martedì 28 gennaio 2025

75190 – 7943

Premessa

A metà mese ricevo, da Roberto, su WA, la locandina che ricorda l'82° anniversario della battaglia di Nikolajewka e mi chiede se posso dedicare una gara all'avvenimento. Di certo non posso dedicare una gara ad una battaglia che, seppur eroica e vittoriosa, è stata combattuta da un esercito a tutti gli effetti aggressore. 

E neppure posso non prendere in considerazione la richiesta che mi è stata fatta. Credo che il post che scriverò sia uno dei più difficili ed uno per il quale mi sono più documentato. Spero di aver esaudito la richiesta nel migliore dei modi.

domenica 19 gennaio 2025

Speranze di PACE

Premessa

Nel mese di febbraio di un anno fa ho corso tre gare per ricordare la guerra in Palestina ed auspicare non solo una pace giusta per due stati per due popoli, che hanno stesse dignità, stessi diritti e devono godere della stessa sicurezza. La particolarità di quelle gare, corse sull'anello del Parco Callioni, consisteva nell'avere un pettorale … che era solo un terzo del totale. 

Solo alle fine delle tre gare, con i tre pettorali uniti, si manifestava il vero disegno. Non era stata una stranezza, ma un modo “visivo” per rappresentare che solo l'unione poteva portare ad un risultato, così come solo l'unione di intenti dei due popoli, pur nelle loro complesse diversità, poteva portare ad una pace vera e duratura.

venerdì 10 gennaio 2025

Quante maratone hai disputato? – atto 2 -

Anno 2024, per il calendario cinese è l'anno del Dragone. Ora il “malo male” è stato finalmente sconfitto, ma mi ha lasciato dei postumi: la voglia di correre da solo. Negli anni di isolamento, per motivi sanitari prima non era possibile fare gare per mancanza di competizioni e successivamente vi erano si gare, ma stringenti norme sanitarie imponevano praticamente di “correre isolati”, anche in presenza di molti atleti. Ecco quindi l'opportunità o meglio la voglia di organizzarmi le mie gare. Nulla di diverso, se non il numero dei partecipanti, dalle gare che timidamente riprendevano vita. Percorso omologato FIDAL, evabbè, per me era sempre lo stesso; pettorale di gara: qui un punto a mio favore, in quanto erano pettorali a tema e per qualcuno pure artistici; quota gara abbordabile, ma soprattutto devoluta ad associazioni o enti per fini solidali; medaglia personalizzata ed unica. Per quanto riguarda la mia corsa era assolutamente identica alle partecipazioni in presenza di altri atleti: sempre in solitaria.

giovedì 9 gennaio 2025

Quante maratone hai disputato? – atto 1 -

Questa è la domanda che molti mi rivolgono, domanda alla quale rispondo con un vago: “Beh, circa settecento ...”. “Sì, ma di preciso quante?”. “Di preciso non lo so ...”. A questa risposta vedo lo sguardo dubbioso del mio interlocutore, che non crede sia possibile che non conosca il numero esatto. Ma questa è la realtà; io preferisco correrle le maratone piuttosto che contarle. Anni fa era William che riportava il suo personale contatore sulla sua maglietta ed alla fine di ogni maratona lo aggiornava; praticamente quando la metteva in lavatrice aveva già il numero aggiornato. Personalmente non credo che cambi molto conoscere il numero esatto; chi è che deve validarlo? Come assegnare “la crocetta”, se uno termina una maratona fuori tempo massimo? È giusta la “crocetta”, se ottenuta da chi ha accorciato il percorso? Ecco perché il numero delle maratone che io considero è quello delle MIE maratone: io sono l'unico (e molto severo verso me stesso) giudice, per cui nel numero delle MIE maratone sono conteggiate anche quelle corse in perfetta solitudine (con qualche rara eccezione), su percorsi misurati e certificati FIDAL.

martedì 7 gennaio 2025

Ricordare un compagno o continuare una tradizione?

Essere o non essere, questo è il dilemma” ecco il dubbio che affliggeva Amleto nell'omonima tragedia di Shakespeare (atto terzo – scena prima). Un dubbio amletico che anche io mi sono posto, dopo aver ricevuto la vigilia di Natale la telefonata di Rosario che, oltre agli scontati auguri, mi invitava a partecipare alla Mezza sul Brembo, gara organizzata dai Runners Bergamo il 6 gennaio. In questa gara era prevista l'assegnazione di una targa in ricordo di Giovanni Cologni, un compagno di squadra che nel 2023 ha tagliato l'ultimo traguardo, quello a cui tutti siamo destinati anche chi non ha mai partecipato a gare.

venerdì 3 gennaio 2025

Alla fine il cerchio si chiude

Treviolo, 1 gennaio. Ecco che, per rispettare un'abitudine ormai diventata per me tradizione, inizio l'anno … di corsa. Mi sembra opportuno in questo post, per non ripetere le cose già scritte, dire che quest'abitudine ha una tradizione di quattro lustri ed era stata concepita come un raduno dei Runners Bergamo e di amici di altre società sportive per scambiarsi gli auguri per il nuovo anno, correndo, ed alla fine un brindisi in compagnia. Per chi, mosso da curiosità, volesse rivivere quei momenti ho inserito i link ai post degli anni passati. Inizio la corsa partendo da casa, motivo per il quale devo per forza correre almeno una decina di chilometri e non cedere alle lusinghe di accorciare il percorso, anche se, vista l'età che avanza, sarebbe opportuno, considerando che il giorno prima, sull'anello del Parco Callioni, avevo corsa una mezza. Per non pensare al passato, penso al futuro; nessun proposito che non sia in grado di mantenere, o almeno è quello che io spero.

mercoledì 1 gennaio 2025

“The Last Run” come la “Maratona di Reggio Emilia”

Ma che c'azzecca l'ultima corsa dell'anno con l'ultima edizione della maratona di Reggio Emilia?”. A pronunciare queste parole è Antonio Di Pietro, il magistrato che, quando era in servizio a Milano, aveva la sua abitazione che distava solo qualche centinaio di metri dal Parco Callioni e quindi conosce il parco ed i suoi dintorni. Qui però ha commesso un errore: ha dato la sentenza senza conoscere tutti i fatti ed aver letto tutte le carte del fascicolo. Ci sono delle differenze sostanziali tra le due gare. Il chilometraggio: 21,097 a Treviolo, 42,195 a Reggio Emilia; l'altimetria: tutta pianeggiante la prima, con dislivello la seconda; il fiume toccato dalle due gare: il Brembo a Treviolo, il Crostolo a Reggio, anche se questo è definito più che un fiume un torrente, ma che ricorda la portata d'acqua del fiume bergamasco. Allora quale è il criterio per accomunare le due gare? Quello che rende simili le due gare, almeno per l'edizione del 2024, è il numero dimezzato dei concorrenti “iscritti” rispetto a quelli che hanno regolarmente tagliato il traguardo: esattamente il 50%.