giovedì 18 dicembre 2025

Come formichine

Una delle spese più riuscite è stato l'acquisto dell'Abbonamento Musei, una tessera del costo di poche decine di euro che consente l'accesso a quasi tutti i musei della Lombardia. La caratteristica principale è che nella validità annuale non pone limiti agli accessi di ogni singolo museo. Questo fatto comporta il vantaggio di poter visitare con tutta calma "parti del museo" ad ogni singolo accesso. Nella mia ultima visita al museo di Scienze Naturali di Bergamo, il museo Caffi, sono rimasto molto tempo, quasi mezz'ora, ad osservare il terrario, dove abita una colonia di formiche. Durante questo periodo nel "mio documentario in diretta" ho avuto modo di osservare con attenzione, e con curiosità, il loro comportamento, che mi servirà come base per il post sulla maratona di Reggio Emilia, post come sempre un po' al di fuori degli schemi per un blog che tratta di corse.
Sento già il commento sottovoce di un mio lettore: "Ma che c'azzecca tutto questo con la maratona? Staremo a vedere ...". Non faccio il nome di questo lettore, ma credo che durante la sua carriera di magistrato, prima di emettere giudizi, leggesse fino in fondo tutte le carte.

Domenica mattina, mentre mi reco al Palazzetto dello Sport, luogo del centro maratona, vedo sulla mia strada molti altri atleti che si accodano in fila indiana. Ecco, come le formiche del terrario. Mano a mano ci avviciniamo, da vie laterali altre formiche, pardon atleti, si uniscono alla fila, esattamente con lo stesso criterio della processione nel terrario. Le formiche hanno anche sviluppato un senso di altruismo. Se il carico è troppo pesante per una singola formica, ecco che in suo aiuto giungono altre compagne. Lo stesso comportamento ho potuto notare in una coppia che mi precedeva: borsa forse troppo pesante? 

Nessun problema, un manico per uno ed il carico da portare si dimezza. Ecco finalmente che la lunga coda è giunta nel formicaio, pardon al Palazzetto dello Sport, e le gradinate per potersi cambiare danno proprio l'impressione di un formicaio in piena attività: gli spazi ristretti infatti fanno sì che in molti casi gli atleti si accavallino, quasi confondendosi in un'unica persona. In alcuni formicai, non in quello che io ho osservato, vi è anche la presenza all'ingresso di formiche guardiane o formiche guerriere, che hanno il compito di impedire l'ingresso ad insetti predatori. Anche qui ci sono dei guardiani: sono dei giovani scout che hanno il compito di impedire l'accesso alla zona dove sono depositate le borse a tutti gli "estranei". Sono considerati estranei tutti quelli che non hanno il pettorale; ecco quindi che le borse sono al sicuro, come le riserve di granaglie del formicaio. Come d'incanto, verso le ore 9.00, la "palestra/formicaio" si svuota. Tra poco una lunga fila di atleti invaderà prime le strade di Reggio città, poi sempre più diradata si inoltrerà prima verso la periferia poi nei paesi vicini. Naturalmente ci sarà il ritorno verso la base di partenza, la "palestra/formicaio", dove tutti gli atleti/formica potranno esporre con vanto la medaglia conquistata. Spero con questa spiegazione di aver esaudito la curiosità del mio ex-magistrato, ora affezionato lettore del blog.

Giornata ideale per correre una maratona: giornata soleggiata, temperatura più autunnale che invernale, non è certo la giornata da lupi dello scorso anno. Eccomi per la 29a volta alla partenza della "Maratona di Reggio Emilia". Ormai non so più come commentare questa gara, credo di aver già detto tutto negli anni passati. Sempre tutto perfetto e curato nei minimi particolari. Qui non ci sono atleti di serie A ed atleti di serie B. Certo ci sono atleti più veloci ed atleti, non meno veloci, ma più lenti, che hanno la stessa attenzione; questo è dovuto alla professionalità di Roberto (Brighenti) che è da sempre lo speaker ufficiale della manifestazione; è presente sulla linea d'arrivo sia quando arriva il primo che quando taglia il traguardo l'ultimo atleta, credetemi cosa non comune in molte manifestazioni. Chi non può certo mancare per accogliere ed abbracciare l'ultimo è Paolo (Manelli), deus-ex-machina della maratona. Come sempre, e come ex-pecora nera devo pur trovare qualche difettuccio alla gara. Assegno un "meno" per l'assenza del famoso asciugamano per gli ultimi, anche se quest'anno ce la siamo cavata ugualmente. Segnalo inoltre che forse sono del tutto inutili i gel al 40° chilometro, dove io li ho trovati; non so erano presenti nei ristori precedenti e fossero finiti al mio passaggio, in ogni caso, non essendo quelli che normalmente utilizzo ... Assegno un "più", anzi un "doppio più", alla società che ha curato l'ordine di arrivo, che in questo caso assume a mio giudizio il valore di UNA VERA CLASSIFICA. Non so se è merito anche dei giudici FIDAL presenti, ma in una situazione simile (arrivato fuori tempo massimo), il mio nome e quello di altri atleti NON figurava in nessuna lista. Per dovere di cronaca, segnalo inoltre che gli atleti stranieri sono inseriti regolarmente in classifica, ma senza "posizione". Questo è corretto e giusto soprattutto per chi, straniero, ha fatto molta strada per essere presente alla manifestazione.

Che dire di più ... farò di tutto per essere presente anche il prossimo anno!

18.12.2025 - Aggiornamento

Dalla classifica pubblicata 





Chiudevo il post "Che dire di più ....". Beh oggi ho qualcosa da dire. Non "più" o "doppio più" alla società che ha stilato l'ordine di arrivo, ma "meno", anzi "doppio meno"! Il motivo è presto detto. Ricontrollando le classifiche pubblicate ho notato che sono state cambiate. Non capisco il motivo: questo era scritto nel regolamento - vedi -


Qualcuno mi può spiegare il motivo? Forse quello che era stato scritto NON è chiaro? Nell'attesa di una risposta da parte degli interessati, lascio al lettore il giudizio di merito. fd




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