domenica 25 agosto 2013

È durata poco!

In uno degli ultimi post avevo scritto che una delle differenza tra le gare IVV e CSI era la presenza o meno del “mercato”, cioè dei gruppi che acquistano più biglietti di quanti sono gli atleti del gruppo effettivamente presenti.
Il motivo principale è quello di portarsi a casa la coppa più grande od il cesto più ricco. La FIASP, giustamente, aveva cercato di porre rimedio a questo mercato pretendendo l’iscrizione nominativa per consegnare i cartellini di partecipazione, questo non solo per la copertura assicurativa ma, come già detto, per cercare di eliminare questo fenomeno, che svantaggia i gruppi che, pur partecipando con un numero elevato di propri atleti, spesso si vedono superare nella classifica dei gruppi più numerosi dai gruppi che hanno un efficiente “servizio di vendita”, a cui ora viene affiancato un “servizio di segreteria”.



Terra Santa: tutto iniziò qui!

Ecco, sento già le critiche di chi, dopo aver letto il titolo del post, pensa che io voglia raccontare di un Uomo che con la sua vita ha cambiato la Storia. Nulla di tutto questo: voglio solo raccontare di come un uomo (io), dopo il primo pellegrinaggio in Terra Santa, pellegrinaggio fatto quasi “obbligato”, abbia scoperto (o almeno sta tentando di scoprire) il vero spirito pellegrino.  
Una premessa. Come ho detto nelle righe precedenti, nel 2007 la mia venuta in Terra Santa era stata quasi un obbligo per accompagnare Rossana nel pellegrinaggio che la Parrocchia aveva organizzato, un doveroso “favore” per ricambiare Rossana che mi ha sempre accompagnato nelle trasferte in occasione delle varie maratone.
A questa prima esperienza ne è seguita un’altra l’anno successivo, con le stessa modalità: tutto organizzato, dal viaggio ai pernottamenti in alberghi più che confortevoli, ai pasti più che abbondanti, insomma pellegrini a quattro stelle. Nonostante tutto ciò alcuni si lamentavano: il caffè non è quello italiano, ho solo un asciugamano in bagno, la pasta non è cotta bene e via dicendo.

domenica 11 agosto 2013

Tra file e mercati

Logo MercatoCome si può distinguere se una non competitiva che si corre in provincia di Bergamo fa parte del circuito IVV o CSI?
Facile! Nel primo caso si vedranno degli atleti in file ordinate (?) in attesa di acquistare il cartellino di partecipazione sul quale sarà applicata l’etichetta con i dati sia della manifestazione che anagrafici. Questo vale per chi non è tesserato; i dati non vengono riportati per chi ha la tessera FIASP in corso di validità. Un dubbio: come si comporterà l’assicurazione in caso necessità non essendo certa, in modo univoco, l’iscrizione alla gara e quindi la partecipazione “assicurata” alla stessa? Mah! Nel secondo caso, prima di arrivare al luogo dove l’organizzazione ha predisposto i tavoli per l’iscrizione, si deve attraversare il “mercato” dove è possibile acquistare il biglietto dai numerosi rappresentanti dei vari gruppi. Anche se l’offerta è molta, contravvenendo alle più elementari regole del mercato... il prezzo è lo stesso!

giovedì 8 agosto 2013

Dove nasce l’Adda?

Fausto Rossana Sorgenti Adda
Premessa
Quando acquisto un manuale con la descrizione di percorsi da fare a piedi, che sia un manuale che riguarda sentieri di montagna o percorsi che riguardano i cammini di pellegrinaggio, l’unica cosa che “pretendo” è la veridicità della descrizione del percorso e l’esattezza delle eventuali mappe o cartine allegate e non tengo in minima considerazione l’indicazione del tempo indicato. Questo per motivi del tutto evidenti: prima di partire si pianifica il tragitto leggendo la descrizione e verificando eventuali difficoltà sulla mappa, secondo le possibilità e le condizioni fisiche del momento, e valutando attentamente le condizioni atmosferiche, mentre il tempo indicato, non avendo parametri oggettivi di confronto, dipende, almeno per noi, dalle soste, ma soprattutto dal numero di foto scattate durante il cammino: più questo è panoramico più è lento il nostro procedere.
Queste le precisazioni necessarie per capire meglio le righe sottostanti.

domenica 4 agosto 2013

Poi basta!

Logo Camminata della SolidarietàLo prometto, dopo questo post, non ritornerò più sull’argomento del “braccialetto giallo”.
Il braccialetto giallo è quello che viene dato, da qualche settimana, unitamente al cartellino di partecipazione delle gare omologate IVV della provincia di Bergamo. Lo scopo è quello di evitare che corridori “portoghesi” usufruiscano dei ristori predisposti dall’organizzazione lungo il percorso, fenomeno che, a detta dei rappresentanti IVV, riguarda circa il 20% dei partecipanti. Personalmente ritengo questa cifra un po’ alta, ma, non avendo elementi per dire il contrario, la prendo per buona.
Ebbene, anche oggi, nella gara corsa a Gorle, la “10a Camminata della Solidarietà”, i soli a non sapere del significato del braccialetto giallo erano gli addetti ai ristori che per altro hanno ribadito un concetto già espresso dai loro “colleghi” nella maratona della Val di Scalve, che sintetizzo con la frase: “Un bicchiere d’acqua non si nega a nessuno!”.

sabato 3 agosto 2013

Grazie, Stralivigno!

MeridianaInizio a scrivere questo post mentre alla stessa ora di sabato scorso ero allineato sulla linea di partenza della Stralivigno; in mezzo una settimana di cui la maggior parte è stata trascorsa a Livigno. Certo non interesserà a nessuno o forse a pochi lettori dove il sottoscritto trascorre alcuni giorni lontano dalla calura della pianura bergamasca, ma mi pare opportuno segnalare perché ho scelto questa località e non altre.
Chi segue con una certa costanza il blog, avrà certamente capito che le mie preferenze riguardo ai pacchi gara vanno a quelli che includono prodotti del territorio in cui si svolge la gara, non sto qui ora a ribadire il perché. Il pacco gara della Stralivigno in realtà aveva uno dei soliti articoli tecnici (una giacca a vento leggera), un prodotto non certo del territorio, ma come valore aggiunto aveva il ... TERRITORIO!