giovedì 25 luglio 2024

E rivenne il quarantaduesimo giorno

13 luglio 2014: Curno. Il buio è rotto dalla potente luce dei fari del campo sportivo. Sulla pista un atleta solitario macina chilometri per raggiungere l'obiettivo finale che si è posto come sua impresa: “La corsa dei 100 giorni”, per vedere la distanza che si può percorrere in un determinato periodo di tempo. Oggi è il 42° giorno: quale occasione migliore per fare compagnia a Lucio e correre una maratona? Detto fatto, partiamo per la “mia” maratona, con un tempo che minaccia temporali. Per come ha impostato la tempistica, il “giorno atletico” non corrisponde al giorno del calendario; infatti inizia a mezzogiorno, per cui al mattino siamo sul finale della giornata. Non mi dilungo oltre. Chi volesse avere maggiori dettagli, può leggere il post che ho scritto in quell'occasione – vedi -. Tempo finale 6h 21' 27”, maratona corsa quasi tutta in compagnia di Lucio.

lunedì 8 luglio 2024

Come un pesce fuor d'acqua

Si sa che sono da anni abituato a “santificare” la domenica in modo alternativo: correre. Da qualche domenica ho lasciato la mia abituale gabbietta, residuo del “malo male”, cioè il parco Callioni, per correre, beh, quasi, diciamo per fare compagnia a Lucio, che dopo 10 anni si è chiuso in volontario esilio per coronare un suo “sogno di una corsa di tutta estate”, con l'obiettivo finale di diecimila chilometri. Raggiungo Valtesse alla sei ed il cielo non promette nulla di buono: numerosi e minacciosi nuvoloni neri preannunciano temporali. Vedo subito Lucio in lontananza e mi sembra che non stia camminando in modo corretto; sono le sei ed è solo al primo giro della giornata. Appena lo raggiungo, una notizia non buona: è ritornato il problema al piede! Decide subito di cambiare le scarpe per indossare quelle da lui modificate; sono le più “scalcione” tra tutte, ma sono quelle che gli permettono di camminare/correre senza problemi. Per fare questo, ci prendiamo una pausa di circa mezz'ora.

lunedì 1 luglio 2024

Maratona del quarto … di Luna

Al rientro dal nostro cammino verso Oropa, rieccomi in quel di Valverde per una camminata in compagnia di Lucio. Nessuna previsione sul tempo in cui sarò in sua compagnia e quindi nessuna previsione sulla mia distanza. Per la verità, son un po' preoccupato per Lucio: ieri ha corso sotto il limite che si è prefissato per terminate la sua impresa, la fine del mese di settembre. Controllo i passaggi ed il dato rimanda all'ultimo giro percorso, pochi minuti dopo la mezzanotte. Sarà in grado di proseguire? Quali sono i problemi che lo affliggono? Queste sono le domande che mi pongo nel viaggio verso il “campo di gara”. Per fortuna appena arrivo ecco Lucio che sta uscendo. Buon segno. Un caffè per partire e ...via! Si parte assieme e mi dice che il problema è al piede sinistro, una specie di ascesso che nella giornata di sabato lo ha costretto ad un forzato riposo. Non avendo trovato nessuno in grado di risolvere il problema al piede, da buon artigiano e con senso pratico, ha deciso di agire sulla scarpa e quindi, “armato” di trapano, ha creato una specie di nicchia, in modo tale che la scarpa non premesse sulla parte dolorante.

domenica 30 giugno 2024

Riprendiamo il cammino: Santhià.Go!

Rieccoci in cammino per un nuovo pellegrinaggio. Dopo alcuni anni di forzata sosta, ci rimettiamo lo zaino in spalla e partiamo per una nuova destinazione. No, non quella che forse avete frainteso leggendo il titolo del post: il nostro non è il cammino verso la tomba di San Giacomo a Santiago; molto più modestamente è il pellegrinaggio che da Santhià raggiunge il santuario di Oropa. Beh, forse qualche piccola analogia con il più conosciuto e frequentato pellegrinaggio la possiamo trovare, infatti anche qui ci sono diversi percorsi che conducono alla meta finale. Scegliamo quello che possiamo paragonare al percorso francese del cammino spagnolo: quello denominato “della Serra”. Anche questo è il più frequentato e, leggendo commenti in rete, sembra essere quello che fornisce servizi più accurati. Vi è la possibilità di percorrerlo in 3 o 4 giorni. Io pensavo di fare quello di tre giorni, ma Rossana ha consigliato l'altra scelta ed alla fine risulterà la scelta giusta.

lunedì 17 giugno 2024

Quarantadumela Pas in Valverda

Prosegue senza grossi intoppi la sfida di Lucio verso il traguardo finale dei diecimila chilometri. Nella settimana appena trascorsa sono già stati raggiunti due traguardi intermedi: i primi 1000 chilometri in “orizzontale” e 8848 metri in “verticale”, altezza della vetta più alta del mondo, il monte Everest. Tutto questo nonostante il tempo non molto favorevole a causa dei numerosi nubifragi che hanno caratterizzato i primi giorni del mese di giugno. Come domenica scorsa, ho deciso di fare un po' di compagnia a Lucio per rendere meno monotono il suo camminare in solitaria. Raggiungo l'anello dove si svolge la sua performance e lo trovo deserto, nessuna ombra di Lucio. Controllo la situazione tramite il sito di Evodata e vedo che è in “stato di riposo”. Decido quindi di iniziare a correre in attesa della sua comparsa sul percorso. Ho un problema: so a quale giro si è fermato, quindi per calcolare il mio arrivo (eh, sì, anche oggi ho deciso di correre, o per essere più precisi di … percorrere, la distanza di una maratona), come posso fare?

domenica 16 giugno 2024

La volpe e l'uva

Sono sicuro che quasi tutti conosceranno la favola di Esopo “La volpe e l'uva”. Per i pochi che non la conoscono ecco il link per rinfrescare la memoria. Dopo questa premessa sono sicuro che il post potrà essere letto con la giusta “lente”.

Ieri, come da tradizione da un paio d'anni, si è disputata una gara riservata ai Runners Bergamo, beh più o meno in quanto erano ben accetti atleti anche di altre società. Lo “Staffettone” nella sua prima edizione era un motivo per ritrovare la collegialità, il contatto umano che si era perso con la “reclusione” dovuta al malo male. Il “correre” era il motivo secondario, quello di “stare di nuovo insieme” il motivo principale. Ma si sa che con gli anni anche le finalità di una manifestazione cambiano, possiamo dire che si evolvono. Lo scorso anno si è data evidenza al correre in “famiglia”, privilegiando l'aspetto famigliare, favorendo le coppie “padre/madre – figlio”, “moglie – marito”, etc. Aspetto che è stato mantenuto pure quest'anno, ma, a differenza dello scorso anno, si è corso non solo per rinsaldare l'aspetto famigliare, ma per poter primeggiare.

venerdì 14 giugno 2024

In vetta all'Everest con le scarpa da running

Si sa che per andare in montagna si deve avere l'attrezzatura adatta, soprattutto si devono calzare ai piedi scarpe adeguate. Ne sa qualcosa l'incauto escursionista che con molta leggerezze e scarso senso civico ha effettuato un'escursione al Lago Lagazuoi (metri 2480), rimanendo bloccato e non riuscendo più a proseguire a causa della neve. Oltre a mettere a repentaglio la sua vita, ha impegnato una squadra del soccorso alpino per il suo recupero, squadra che avrebbe potuto essere utilizzata in altre operazioni più impegnative e di maggiore gravità.

 Come dicevo all'inizio, salire in montagna e raggiungere le vette richiede attrezzatura, preparazione e, se si decide di conquistare la vetta più alta del mondo, il monte Everest (mt 8848 slm), si deve inoltre pagare 11000 dollari per il permesso e cifre più consistenti per tutta l'organizzazione che comporta questa impresa. Ma si sa che, come in tutte le cose, ci sono anche le eccezioni.

domenica 9 giugno 2024

Una maratona per iniziare

Ormai mi è venuto il complesso del criceto: girare, girare … sempre girare e, rimanendo sempre nello stesso posto, completare i 42195 metri che sono la distanza di una maratona. Come tutti ormai sapete, la “mia gabbietta” è l'anello ciclo pedonale del parco Callioni. Qualcuno mi ha definito “pazzo” per questa mia scelta. Pazzo? Si sa però che ci sono vari gradi di “pazzia”. Come definireste chi, invece dei soli 20 giri e rotti della Roncola, che servono per completare la maratona, ha deciso di percorrerne ben 19267 e rotti per raggiungere la sua meta finale di 10000 chilometri? L'atleta in questione è Lucio, sul quale ho già scritto un post relativo alla sua impresa/pazza e non mi dilungo oltre. Potevo forse lasciarlo solo nella sua pazzia? Certo che no! Ecco quindi che oggi la mia gabbietta è stato il tracciato su cui Lucio sta compiendo la sua impresa. Una gabbietta molto più piccola; è infatti lunga solo 519 metri e ha pure la salita! 

venerdì 31 maggio 2024

Qui comincia l'avventura del signor Bonaventura

Nel mio personale ritornare indietro nel tempo per ricordare … no, no, in questo caso non amici che mi hanno preceduto sull'ultimo traguardo, ma avvenimenti che hanno fatto la storia (con la “s” minuscola) in campo podistico nella bergamasca, mi ero segnato la data del 7 settembre per rievocare, dopo i 15 anni del “Mondiale di 24 ore”, i 10 anni trascorsi dal termine di quello che allora io definii “una follia”, ossia la “Corsa dei 100 giorni”, fatta da Lucio Bazzana. Erano infatti le 12.00 del 7 settembre 2014 quando Lucio terminò la sua fatica, dopo 100 giorni di “reclusione” nel campo sportivo di Curno e dopo 8260 chilometri percorsi. Ma si sa, come disse Lorenzo de Medici: “... del doman non v'è certezza ...” e la nuova follia di Lucio mi costringe a rivedere la mia agenda. 


Una nuova “follia” sta per iniziare, sempre a Bergamo, sempre con lo stesso attore, pardon, atleta: Lucio!

domenica 19 maggio 2024

Pronostico rispettato

Premessa

Nella riunione annuale dei Runners Bergamo, tra i vari argomenti discussi, il Presidente Mario ha sollecitato la partecipazione alla “Cronoscalata Neroazzurra”. Una partecipazione nutrita dei Runners Bergamo, non solo averebbe dato visibilità al nostro gruppo, ma anche un “aiuto” al decollo della manifestazione, in quanto il numero degli atleti iscritti era ben al di sotto delle aspettative. Per facilitare l'adesione, veniva offerta l'iscrizione gratuita a tutti i RB. La corsa, secondo Mario, era alla portata di tutti, perché era di soli tre chilometri e con un dislivello tutto sommato contenuto nei 220 metri.

Come tutti sanno, personalmente non amo correre distanze corte, ma soprattutto NON amo la salita.