mercoledì 28 febbraio 2018

Gelido “Burian”: sì, caldo tè: no!

Come da previsioni la giornata si preannuncia gelida e con buone possibilità di nevicate, ma possono le condizioni climatiche impedire la partecipazione alla 21a edizione della maratona delle Terre Verdiane, denominate ufficialmente quest'anno “Sojasun Verdi Marathon” per ovvi motivi di sponsor? Certo che no! Eccomi quindi per la 20a volta allineato sulla linea di partenza, eh sì mi manca una partecipazione! Giunti come di consueto a Busseto, luogo dove la maratona avrà il suo epilogo, prendiamo come da tradizione il caffè al solito bar. Quest'anno non è affollato da podisti in attesa dei bus ma ci sono solo quattro persone anziane del luogo che stanno facendo colazione. Forse si sono alzate presto per vedere quei matti che lasciano la macchina parcheggiata dietro il castello, prendono il bus si fanno trasportare a Salsomaggiore per poi rifare la stessa strada a piedi per riprendere la macchina, il tutto pagando pure una quota di iscrizione.

martedì 27 febbraio 2018

Il nuovo percorso fa ritornare lo “Zio” in … nipote!

La “Stracolognola”, una delle più longeve non competitive che si disputano a Bergamo, quest'anno ha cambiato percorso. Vari sono i motivi che hanno reso quasi obbligatorio il cambio; il più importante è stato quello di assicurare che la gara si svolgesse nella più assoluta sicurezza per i partecipanti! Quello della sicurezza è per molti organizzatori un motivo molte volte messo in secondo piano, privilegiando quella che a loro dire è la “spettacolarità” del percorso. Ecco quindi che molte volte si preferisce far passare la gara su strade trafficate per far ammirare un luogo particolare (che ne so... una chiesa in cui è custodito un dipinto di Lorenzo Lotto), oppure obbligare i partecipanti a percorrere sentieri fangosi, impervi e … “maledetti” (dai corridori) per evitare l'asfalto, non importa se la strada asfaltata corre a pochi metri dal sentiero ed è praticamente senza traffico. Sembra quasi che rendere difficoltose le cose semplici sia un valore aggiunto alla corsa. Spesso si dimentica che alle non competitive partecipano persone anziane o famiglie con bambini piccoli.

martedì 13 febbraio 2018

Vigili poco … vigili

La “Mezza del Castello”, che si disputa a Vittuone all'inizio del mese di febbraio, è diventata un appuntamento a cui sarebbe un “delitto” mancare e per questo sono diversi anni che partecipo. Vari sono i motivi per essere presenti: la facilità con cui si raggiunge Vittuone da Bergamo; il buon servizio offerto dall'organizzazione prima e dopo la gara; nel mezzo un tracciato di gara che per me risulta molto piacevole. Prima, con la consegna dei pettorali rapida e senza particolari adempimenti burocratici (per la verità alla consegna vi era un po' di confusione dovuta alla moltitudine di atleti che si stava cambiando occupando buona parte dello spazio riservato alla consegna dei pettorali, ignorando che vi erano posti più adeguati nelle immediate vicinanze); al termine della gara, con la consegna “in tempo reale” della borsa: un bravo alle persone addette. Nel mezzo: il percorso di gara si svolge all'interno del Parco Agricolo Sud della provincia di Milano. In effetti non sembra affatto di essere alle porte della metropoli milanese, si corre in mezzo a campi agricoli (ora tutti a riposo data la stagione invernale), passando accanto a cascine ed a numerose risorgive.

martedì 6 febbraio 2018

E se togliessimo la crocetta?

Sabato e domenica u.s. strani personaggi si aggiravano per le vie di Fano. Non erano ragazzetti in maschera giunti nella bella cittadina marchigiana per partecipare al famoso Carnevale, noto in tutto il mondo, come si potrebbe pensare, visto il periodo; erano per lo più “vecchietti” che hanno uno strano difetto: amano correre per almeno 42 chilometri! Parafrasando vecchi giornali, si potrebbe dire che “Sono qui giunti da ogni angolo d'Italia per l'avvenimento più importante del triennio: l'elezione del Consiglio Direttivo che avrà l'onere di traghettare la società verso nuovi traguardi... etc. etc...”. Sì, è vero, la votazione era uno degli adempimenti, ma in realtà era solo una scusa: si è venuti a Fano per trovarsi, almeno per una volta, senza calzoncini e canottiera, per trascorrere qualche ora assieme, senza l'ossessione (beh almeno per alcuni) del cronometro, ma soprattutto per correre il giorno dopo una, udite, udite... maratona.