martedì 6 febbraio 2018

E se togliessimo la crocetta?

Sabato e domenica u.s. strani personaggi si aggiravano per le vie di Fano. Non erano ragazzetti in maschera giunti nella bella cittadina marchigiana per partecipare al famoso Carnevale, noto in tutto il mondo, come si potrebbe pensare, visto il periodo; erano per lo più “vecchietti” che hanno uno strano difetto: amano correre per almeno 42 chilometri! Parafrasando vecchi giornali, si potrebbe dire che “Sono qui giunti da ogni angolo d'Italia per l'avvenimento più importante del triennio: l'elezione del Consiglio Direttivo che avrà l'onere di traghettare la società verso nuovi traguardi... etc. etc...”. Sì, è vero, la votazione era uno degli adempimenti, ma in realtà era solo una scusa: si è venuti a Fano per trovarsi, almeno per una volta, senza calzoncini e canottiera, per trascorrere qualche ora assieme, senza l'ossessione (beh almeno per alcuni) del cronometro, ma soprattutto per correre il giorno dopo una, udite, udite... maratona.
 
Per dovere di cronaca, faccio una breve annotazione sulla serata, ma in particolare sul “programma elettorale” dei candidati, beh, almeno di quelli che hanno parlato del futuro del Club e non di quelli che si cono presentati parlando solo del passato, delle cose fatte... ma soprattutto del loro curriculum sportivo... Conoscevo quasi tutti i candidati e con alcuni di loro ho più volte condiviso la “visione” del Club, che si richiama ai valori fondanti di Sergio, Mario William e Giordano, che si possono esprimere sinteticamente in una frase: “Correre per il piacere di … correre, in armonia sia con gli altri sia con il proprio corpo!”. Sembra una ovvietà, ma sentendo i discorsi che giravano in sala sembra che questi principi siano, se non del tutto scomparsi, “mooooolto” affievoliti. Basta solo ricordare la polem...., beh, diciamo la discussione, su come registrare le maratone corse nell'arco dell'anno. Significativo l'impegno preso dall'unica candidata donna: “inserire in classifica solo le gare fatte entro le sei ore, o più in generale entro il tempo massimo...”. Dichiarazione che ha fatto sì che prendesse il mio voto. Per completezza d'informazione segnalo che due candidati, che spero siano eletti, in sintonia con le proprie idee, non inviano più da qualche anno, come per altro faccio pure io, il numero della gare corse, per cui la casella “Numero totale” risulta in bianco … pur essendo evidenziato in giallo! Il non inviare il numero della gare risponde al concetto di una visone più personale: corro per il piacere di correre, io so che gare ho corso, e non certo alla visione più edonistica di far sapere agli altri cosa ho fatto. Mi pare quanto meno errata l'affermazione “... non le hanno inviate... perché hanno corso poche gare nel 2017”, inserita nell'opuscolo dell'assemblea. Io ritengo che TUTTI meritino rispetto e considerazione uguale, anzi chi corre meno magari ha dei problemi che raddoppiano il valore di quanto fatto! Non vorrei essere blasfemo, ma credo che un salto qui non sia poi del tutto sbagliato!
Dopo aver scritto tutto questo, ecco l'idea: “E se togliessimo la crocetta?” delle gare fatte? Nessuna polemica, in quanto, se polemica ci sarà, sarà solo con se stessi, in quanto gestori attivi della propria personalissima classifica!
Ideona o xxxta? Ai posteri l'ardua sentenza!

Bergamaschi & Bresciani
NON
Bergamaschi VS Bresciani
  
Evabbè, esaurita la “vis polemica”, dai, neppure molta e passata la notte, eccoci sul bel percorso ciclabile del centro sportivo Marconi di Fano per la Maratona, anzi la “SuperMarathon” e, per accontentare tutte le gambe, pure le distanze di “10” e “30” chilometri, con in mezzo la … “Mezza maratona”. Tempo decisamente migliore rispetto al giorno precedente: un timido sole rende, se non calda, piacevole la giornata; la compagnia è più che piacevole e c'è la gradita sorpresa di incontrare vecchi amici, come Giovanni, che per anni è stata l'anima della Villa De Sanctis, società sportiva di Roma, da sempre “rivale” dei Runners Bergamo nelle gare di ultra. Era da tempo che non vedevo Giovanni, tenuto lontano dalle gare da vari problemi, che fortunatamente ora sembrano tutti superati. Altro incontro piacevole è stato quello con Giordano, “vecchio maratoneta”, uno dei fondatori del Club Supermarathon, accreditato già nel 1996 di ben 131 maratone (ho la lista delle gare inserite e la sua autorizzazione a pubblicarla. Credo che lo farò, magari più avanti, e questo a GIUSTO supporto di una mia teoria!). Con lui abbiamo ricordato le occasioni in cui siamo stati ospiti, io e Beppe, a casa sua. Di Beppe, Giordano, è stato ottimo amico e mentore delle sue imprese. La gara si è svolta in tutta tranquillità e con il vantaggio di poter sempre correre in compagnia degli amici. Tra l'altro la particolare configurazione del circuito ha fatto sì che si fosse sempre in mezzo alla gara. Se posso esprimere un giudizio sull'organizzazione, segnalerei la mancanza di bevande calde. Credo che un bicchiere di tè caldo sarebbe stato apprezzato da tutti. Altro difetto abbastanza grave è stato il deposito borse non sorvegliato. Ne ha fatte le spese un concorrente che al termine della gara ha trovato la sua borsa alleggerita. Per una strana coincidenza, anche alla “10 maratone in 10 Giorni” era sparito un Garmin ed alla “Maratona del Presidente” una borsa a fine gara era più leggera che all'inizio. Non voglio assolutamente sostenere l'idea che qualcuno tra di noi oltre alle gambe abbia pure le “mani lunghe”, ma converrete con me che è un fatto abbastanza strano.
A fine gara non il solito pasta “scomodo” party, ma un piatto di pasta o una pizza calda servito in pizzeria: molto buona l'idea! Qui nell'attesa di essere serviti, niente code quindi, abbiamo ritrovato i nostri amici bresciani che ci hanno preceduto sul traguardo, ed abbiamo amichevolmente trascorso un'oretta! Ah, se i tifosi dell'Atalanta e del Brescia fossero pure maratoneti...
Un ringraziamento alla Pecora Nera Ferdinando, che ha condiviso questa trasferta, dispensando come sempre consigli su come impostare la gara: è o non è in nostro “coach”?!


L'avvocato
  

... il Fondatore
il Bresciano
 
ed infine ... il mio tempo!
 

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1 commento:

  1. Mi permetto di osservare, riguardo i tempi di percorrenza delle gare,che trattasi di manifestazioni competitive... uno che arriva al traguardo con il doppio del tempo del vincitore può benissimo correre le non competitive senza versare oboli molte volte assurdi! Trabuk

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