Per dovere di cronaca,
faccio una breve annotazione sulla serata, ma in particolare sul
“programma elettorale” dei candidati, beh, almeno di quelli che
hanno parlato del futuro del Club e non di quelli che si cono
presentati parlando solo del passato, delle cose fatte... ma
soprattutto del loro curriculum sportivo... Conoscevo quasi tutti i
candidati e con alcuni di loro ho più volte condiviso la “visione”
del Club, che si richiama ai valori fondanti di Sergio, Mario William
e Giordano, che si possono esprimere sinteticamente in una frase:
“Correre per il piacere di … correre, in armonia sia con gli
altri sia con il proprio corpo!”. Sembra una ovvietà, ma
sentendo i discorsi che giravano in sala sembra che questi principi
siano, se non del tutto scomparsi, “mooooolto”
affievoliti. Basta solo ricordare la polem...., beh, diciamo
la discussione, su come registrare le maratone corse nell'arco
dell'anno. Significativo l'impegno preso dall'unica candidata donna:
“inserire in classifica solo le gare fatte entro le sei ore, o
più in generale entro il tempo massimo...”. Dichiarazione che
ha fatto sì che prendesse il mio voto. Per completezza
d'informazione segnalo che due candidati, che spero siano eletti, in
sintonia con le proprie idee, non inviano più da qualche anno, come
per altro faccio pure io, il numero della gare corse, per cui la
casella “Numero totale” risulta in bianco … pur essendo
evidenziato in giallo! Il non inviare il numero della gare risponde
al concetto di una visone più personale: corro per il piacere di
correre, io so che gare ho corso, e non certo alla visione più
edonistica di far sapere agli altri cosa ho fatto. Mi pare quanto
meno errata l'affermazione “... non le hanno inviate... perché
hanno corso poche gare nel 2017”, inserita nell'opuscolo
dell'assemblea. Io ritengo che TUTTI meritino rispetto e
considerazione uguale, anzi chi corre meno magari ha dei problemi che
raddoppiano il valore di quanto fatto! Non vorrei essere blasfemo, ma
credo che un salto qui
non sia poi del tutto sbagliato!
Dopo aver scritto tutto
questo, ecco l'idea: “E se togliessimo la crocetta?”
delle gare fatte? Nessuna polemica, in quanto, se polemica ci sarà,
sarà solo con se stessi, in quanto gestori attivi della propria
personalissima classifica!
Evabbè, esaurita la
“vis
polemica”, dai, neppure molta e passata la notte, eccoci sul
bel percorso ciclabile del centro sportivo Marconi di Fano per la
Maratona, anzi la “SuperMarathon” e, per accontentare tutte le
gambe, pure le distanze di “10” e “30” chilometri, con in
mezzo la … “Mezza maratona”. Tempo decisamente migliore
rispetto al giorno precedente: un timido sole rende, se non calda,
piacevole la giornata; la compagnia è più che piacevole e c'è la
gradita sorpresa di incontrare vecchi amici, come Giovanni, che per
anni è stata l'anima della Villa De Sanctis, società sportiva di
Roma, da sempre “rivale” dei Runners Bergamo nelle gare di ultra.
Era da tempo che non vedevo Giovanni, tenuto lontano dalle gare da
vari problemi, che fortunatamente ora sembrano tutti superati. Altro
incontro piacevole è stato quello con Giordano, “vecchio
maratoneta”, uno dei fondatori del Club Supermarathon, accreditato
già nel 1996 di ben 131 maratone (ho la lista delle gare inserite e
la sua autorizzazione a pubblicarla. Credo che lo farò, magari più
avanti, e questo a GIUSTO supporto di una mia teoria!). Con lui
abbiamo ricordato le occasioni in cui siamo stati ospiti, io e Beppe,
a casa sua. Di Beppe, Giordano, è stato ottimo amico e mentore delle
sue imprese. La gara si è svolta in tutta tranquillità e con il
vantaggio di poter sempre correre in compagnia degli amici. Tra
l'altro la particolare configurazione del circuito ha fatto sì che
si fosse sempre in mezzo alla gara. Se posso esprimere un giudizio
sull'organizzazione, segnalerei la mancanza di bevande calde. Credo
che un bicchiere di tè caldo sarebbe stato apprezzato da tutti.
Altro difetto abbastanza grave è stato il deposito borse non
sorvegliato. Ne ha fatte le spese un concorrente che al termine della
gara ha trovato la sua borsa alleggerita. Per una strana coincidenza,
anche alla “10 maratone in 10 Giorni” era sparito un Garmin ed
alla “Maratona del Presidente” una borsa a fine gara era più
leggera che all'inizio. Non voglio assolutamente sostenere l'idea che
qualcuno tra di noi oltre alle gambe abbia pure le “mani lunghe”,
ma converrete con me che è un fatto abbastanza strano.
A fine gara non il
solito pasta “scomodo” party, ma un piatto di pasta o una pizza
calda servito in pizzeria: molto buona l'idea! Qui nell'attesa di
essere serviti, niente code quindi, abbiamo ritrovato i nostri amici
bresciani che ci hanno preceduto sul traguardo, ed abbiamo
amichevolmente trascorso un'oretta! Ah, se i tifosi dell'Atalanta e
del Brescia fossero pure maratoneti...
Un ringraziamento alla
Pecora Nera Ferdinando, che ha condiviso questa trasferta,
dispensando come sempre consigli su come impostare la gara: è o non
è in nostro “coach”?!
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Mi permetto di osservare, riguardo i tempi di percorrenza delle gare,che trattasi di manifestazioni competitive... uno che arriva al traguardo con il doppio del tempo del vincitore può benissimo correre le non competitive senza versare oboli molte volte assurdi! Trabuk
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