domenica 19 maggio 2024

Pronostico rispettato

Premessa

Nella riunione annuale dei Runners Bergamo, tra i vari argomenti discussi, il Presidente Mario ha sollecitato la partecipazione alla “Cronoscalata Neroazzurra”. Una partecipazione nutrita dei Runners Bergamo, non solo averebbe dato visibilità al nostro gruppo, ma anche un “aiuto” al decollo della manifestazione, in quanto il numero degli atleti iscritti era ben al di sotto delle aspettative. Per facilitare l'adesione, veniva offerta l'iscrizione gratuita a tutti i RB. La corsa, secondo Mario, era alla portata di tutti, perché era di soli tre chilometri e con un dislivello tutto sommato contenuto nei 220 metri.

Come tutti sanno, personalmente non amo correre distanze corte, ma soprattutto NON amo la salita. 

Ma potevo forse non aderire all'invito del presidente? Prima di prendere la fatidica decisione, mi sono letto il regolamento della manifestazione. Ho preso in particolare considerazione i seguenti punti: “
il tempo massimo per la conclusione è fissato in 45' dalla partenza dell'ultima batteria” … “L'ordine di partenza sarà stilato in funzione del proprio PB sui 10000 metri dichiarato”. Queste frasi sono copiate integralmente dal regolamento, compresa la colorazione in rosso (-vedi-). 

Con queste premesse, i vantaggi erano per me sostanziali: avere il titolo del post pronto “Partito primo, arrivato ultimo!” ed avere un piccolo capitale da investire in “buone azioni” (-vedi-). Il dado è tratto: parteciperò!

Nessun problema per il ritiro del pettorale; consegna senza difficoltà, sarà anche dovuto al fatto che erano poche decine gli iscritti. Il problema si pone quando chiedo al responsabile ENDU di verificare l'ordine di partenza. La risposta mi lascia allibito, non tanto per il modo in cui mi è stata data, ma per il contenuto: “La partenza è in base al numero di pettorale assegnato”. Faccio presente che non può essere, in quanto il regolamento prevedeva la partenza in relazione al tempo sui 10000 metri indicato all'atto dell'iscrizione ed avendo indicato un tempo di 70', credo che sia stato il tempo maggiore e quindi non poteva essere la mia batteria tra le ultime a partire. “Ma noi il regolamento non l'abbiamo neppure visto!”. Non esprimo giudizi su questa risposta. Credo che sia l'organizzazione della gara a dover verificare il mancato rispetto delle regole imposte, anche in considerazione che il servizio di iscrizione ha un costo per l'atleta ed il servizio di cronometraggio e di consegna pettorali ha un costo per l'organizzazione. 

Evabbè, pensiamo alla corsa. Anche qui, parafrasando Fabrizio de Andrè: “... anche sulla partenza c'è poi da ridire ...”; infatti è stata ritardata di mezz'ora, senza che nessuno abbia dato spiegazioni in merito. Tempo in ogni caso non sprecato in quanto ho avuto modo di scambiare qualche parola con amici che non vedevo da tempo, mi ha fatto particolare piacere incontrare Franco, compagno nella mia prima società, l'Atletica Castel Rozzone. Scrivo queste mie considerazioni sperando che possano essere utili suggerimenti per la prossima edizione. Veniamo ora alla gara. Partito tra gli ultimi e “raggiunta” l'ultima posizione dopo pochi minuti, non ci crederete, ma l'ho mantenuta fino alla fine. Devo dire che ho sempre corso (beh, ad eccezione dei 14 gradini). Prima dell'inizio dell'ultima ed impegnativa salita verso san Vigilio, ecco che si è materializzato il mio fan club: infatti Walter & compagna erano presenti per incitarmi. Mi accorgo di essere vicino alla meta vedendo numerosi atleti che, raggiunto il traguardo, stanno già scendendo. Termino con un buon tempo, per me, di 25' 30” e sono nelle prime 100 posizioni. Il fatto che si siano classificati in tutto 83 atleti è … del tutto relativo!

Nessuna difficoltà per il rientro al punto di partenza e per il ritiro delle borse con il cambio. Anche se non era stato predisposto nessun luogo per cambiarsi, le panchine sul Sentierone sono state di aiuto. Buono il ristoro finale, senza nessun assembramento, cosa alquanto rara.

Uno dei motti a cui sono abituati i tifosi dell'Atalanta è “La maglia sudata sempre”, che vuol dire che non importa il risultato, se l'impegno è stato massimo. A questo io vorrei aggiungere “Il rispetto per la maglia sempre”. Non seguo il calcio, ma ho visto la finale di coppa Italia e non mi ha fatto piacere vedere alcuni giocatori dell'Atalanta sfilarsi dal collo la medaglia appena ricevuta. Questo è mancanza di rispetto, non solo nei confronti degli avversari, ma anche e soprattutto della Società e dei tifosi. In fondo si era giunti alla finale. Come pure non mi ha fatto particolare piacere vedere il vincitore della gara, un mio compagno di squadra, salire sul palco senza indossare la maglia della società … ma queste sono solo riflessioni di un vecchio lupo solitario.

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