martedì 10 dicembre 2024

Una vita da mediano

Il mio principale dilemma, molte volte, partecipando ad una maratona o ad una semplice gara podistica non è quello di terminarla ma di avere un argomento per poter scrivere un post che non cada nel banale, nello scontato e che non rifletta lo svolgimento personale della “mia” gara. Infatti credo non sia di nessun interesse per i lettori conoscere il contenuto del pacco gara, dei miei tempi al chilometro, del mio piazzamento finale, anzi, credo che lo sappiano già prime di leggere il post: tempo al chilometro: alto, piazzamento finale: nelle ultime posizioni. Domenica 8 dicembre era in programma la Maratona di Reggio Emilia, la Maratona alla quale sono presente fin dalla prima edizione, che ho corso … il secolo scorso. Quella di quest'anno era la 28a edizione, ma le maratone corse sono state ventinove. Il motivo di questo disallineamento è dovuto al fatto che nell'anno del “malo male” si è disputata solo la maratona per Atleti, quelli con la “A” maiuscola e ad invito. Beh, io, atleta con la “a” minuscola, per non farmi mancare nulla, mi sono organizzato la “mia maratona di Reggio Emilia” sulle rive del Brembo.
Inutile dire che in quella occasione l'ho vinta. Cosa scrivere di nuovo per una gara che ho praticamente corso per più di cinque lustri? Quale argomento scegliere? Qui mi è venuto in aiuto Alfio, un amico di WA, che ogni giorno pubblica sul suo stato una figurina di un calciatore, che per la generalità dei casi è per lo più sconosciuto non solo a me, ma credo anche ai conoscitori più esperti di calcio. A questa situazione ho abbinato una canzone: “Una vita da mediano”, canzone di Ligabue del 1999, che ricorda le gesta calcistiche di Gabriele Oriali.

Ma come abbinare le figurine e la canzone ad una gara di maratona? Qui ci vuole un po' di fantasia ed un pizzico di follia, qualità che non mi mancano. Il tema principale della canzone è quello di evidenziare, di portare alla luce, il lavoro svolto da un calciatore che spesso non viene notato dai più, ma che è importante perché la “stella” di una squadra possa brillare. Al lavoro nascosto non verrà riconosciuto nessun premio, ma senza quel prezioso lavoro nessun premio potrà essere assegnato al compagno più noto. Nella canzone vengono richiamati, attraverso i riferimenti all’attività sportiva del calcio, alcuni valori che fanno parte del nostro vivere: perseveranza, spirito di sacrificio, sofferenza e risultato. Ecco quindi il collegamento con le figurine. Più difficile è trovare l'abbinamento con “il campione” alla quale abbinare il lavoro nascosto del “mediano”. Trovato: MARATONA. 

Eh, sì, di una maratona si sa tutto: degli atleti di rango che partecipano, della città in cui si svolge (New York è l'esempio più noto), etc. etc. Poco si conosce dei “mediani” che consentono lo svolgimento della gara, di quelle figurine che spesso sono considerate “scartine”, che valgono poco o nulla, ma senza di loro l'album non sarà mai completo. Nel seguente elenco sono sicuro di dimenticare qualcuno, ma, se questo accade, sarà solo per una mia non voluta svista. La Maratona inizia mesi prima; qui la figurina principale è il comitato organizzatore, che svolge il compito di raccordo con le varie istituzioni. Ottenere permessi in molti casi non è facile, in quanto molti enti locali non vedono la gara come un'opportunità per la città, ma solo come uno svantaggio. Successivamente le figurine sono rappresentate dal personale delle varie segreterie, che offrono tutta l'assistenza burocratica ai gruppi sportivi ed agli atleti. Prima della gara ecco entrare il gioco gli addetti alla consegna dei pettorali di gara, dei pacchi gara e di coloro che forniscono tutte le informazioni utili per la buona riuscita della gara. Il giorno della gara, per rendere meno stressante l'attesa, ecco che ci pensano gli speaker, che forniscono dati sul percorso, consigli su come affrontare la gara, notizie sui atleti “top” e saluti agli atleti “trip”. Da non dimenticare le figurine in divisa, che forniscono la sicurezza lungo tutto il percorso di gara: sicurezza stradale e sicurezza sanitaria. Importanti gli addetti ai ristori; non importa se qualche volta le regole di igiene siano solo un ricordo, evabbè! Quando tutto è finito, quando gli atleti sono transitati da un luogo, ecco le figurine, a cui spesso rendiamo la vita difficile, gettando rifiuti ben oltre i luoghi deputati a raccoglierli, che devono raccogliere le tracce del passaggio per lasciare il luogo pulito.

Ecco, credo che sia il lavoro nascosto e spesso non riconosciuto di tutte queste “figurine” che rende possibile il buon esito della maratona.

Ah, dimenticavo, forse le figurine di più basso valore, ma che diventano i “mediani” più importanti: I MARATONETI, quelli che corrono la maratona senza ambizioni di vittoria, ma solo per puro spirito sportivo. Quelli il cui motto è “Comunque vada, sarà un successo!”.

P.S. Non è vero che dopo aver corso 28 volte una gara non si trovano spunti per un post. È la gara stessa che offre tale occasione. Per cui … continua...

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