martedì 24 novembre 2020

La Maratona che non c'è

Premessa.

Domenica 17 novembre 2019, ore 15.00.

Sono di ritorno dalla Maratona di Verona, in compagnia di due nuovi amici. Oggi è stato il loro battesimo sulla mezza. Missione compiuta nel migliore dei modi, anche se, per il loro esordio, il tempo non sia stato dei migliori. Come ben sa chi frequenta questo blog, quando parlo di “tempo” mi riferisco quasi esclusivamente a quello atmosferico: oggi giornata con diluvio, sia durante il viaggio che nelle fasi prima della partenza, ma fortunatamente il tempo è migliorato poco prima del via. Ah, la fortuna dei principianti! Loro hanno corso all'asciutto, mentre io, impegnato nella maratona, un po' di acqua l'ho presa verso la fine. Questo evento è solo per colpa mia. Infatti, se avessi impiegato 2h e 30', l'acqua l'avrei schivata... questo mi serva da lezione: correre più veloce per non prendere il temporale.

martedì 17 novembre 2020

20 mezze valgono 10 maratone?

Inizio di maggio. Il confinamento è finito; nessun limite della distanza da casa per poter correre. Ora i circuiti da criceto che molti di noi si sono creati per poter correre diventano un ricordo. Nel mio primo momento di libertà il pensiero è andato a chi ci ha lasciato e quindi mi sono creato un percorso che ha lambito i cimiteri, sia del mio comune, sia dei comuni limitrofi. La domenica successiva doveroso ringraziamento a tutto il personale sanitario che nei primi mesi ha pagato un doloroso tributo al “malo male”. Quindi la mia “gara” partiva dall'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, che in quei tristi giorni è stato in prima linea. Per la precisione, la partenza è avvenuta dalla Cappella della struttura sanitaria. Percorsi di circa 20/25 chilometri, che ricalcavano in gran parte il tracciato della non competitiva autunnale organizzata dall'Avis di Curnasco. Tutti speravamo che con l'inizio dell'estate si sarebbe potuto gareggiare e che le gare programmate nei mesi successivi si sarebbero potute, seppure con maggiori accorgimenti, disputare.

martedì 10 novembre 2020

Fioritura di papaveri a novembre

6 novembre, l'ennesimo DPCM dichiara zona rossa la Lombardia. Confinamento a … zona; ecco che quasi in contemporanea agli Stati Uniti il territorio nazionale viene diviso in zone colorate. Oltre oceano sono gli stati che si colorano … piano piano, rendendo incerta la “corsa” alla presidenza degli Stati Uniti. Zone rosse, zone blu, zone che da rosse diventano blu e viceversa. In Italia sono le regioni che prendono colore e, vista la stagione, sono colori che richiamano l'autunno: giallo, arancione e rosso. La Lombardia viene colorata di un bel rosso, colore che farebbe piacere all'ormai ex presidente USA, ma che getta nello sconforto i Lombardi. Lo so che ci sono motivi molto più importanti della corsa, ma per un attimo anche io mi sento smarrito: correre in giardino di questa stagione non è certo piacevole. Ma, leggendo con attenzione le varie restrizioni, mi rendo conto che se “faccio attività motoria” non mi posso allontanare da casa, ma se l'attività diventa “sportiva” ci si può muovere tranquillamente per tutto il comune. Bene, la maratona in programma per domenica 8 novembre si farà sull'anello del parco Callioni, che, come già detto in molte occasioni, è certificato FIDAL per la maratona.

domenica 1 novembre 2020

Correre con gli amici … di lassù

1 novembre: oggi si sarebbe dovuta disputare la “Maratona del Presidente”, gara organizzata dal Club Supermarathon per ricordare Sergio Tamperi, uno dei soci fondatori del Club. L'organizzazione di quest'anno ha avuto, complice la situazione sanitaria, diverse traversie e, quando ormai tutto sembrava deciso, gli ultimi decreti governativi hanno fatto sì che, nonostante gli sforzi fatti dal Comitato Organizzativo, la gara fosse annullata. Personalmente credo che la decisione presa sia stata, anche se imposta, una decisione saggia e giusta. Ma se è buona cosa ricordare Sergio organizzando in sua memoria una gara sulla sua distanza preferita, la maratona, il tutto nell'arco temporale di una giornata, credo sia più importante ricordare Sergio, i suoi insegnamenti, le sue radicate convinzioni nei restanti 364 giorni dell'anno. A suffragio di questa mia ultima affermazione, prendo in prestito alcuni passaggi del comunicato in cui si presentava la manifestazione: