domenica 22 giugno 2025

Facile come bere un bicchiere d’acqua

È un modo di dire che evoca la semplicità e l'immediatezza di un gesto quotidiano.

Tuttavia, dietro questo semplice atto si celano, molte volte, problemi complessi legati alla mancanza dell'acqua. Se la mancanza d’acqua è dovuta alla natura, l’uomo ha saputo trovare soluzioni; si pensi ai boscimani australiani che riescono a sopravvivere da millenni ai periodi di siccità: hanno trovato sistemi per trovare acqua non solo in lande che sembrano deserte, ma anche utilizzando alcune piante. Nei nostri tempi ed in alcune aree geografiche, però, la mancanza d’acqua è dovuta all’uomo, che usa “la sete” come arma. Due situazioni sono sotto gli occhi di tutti: Ucraina e Striscia di Gaza. Qui la distruzione sistematica di strutture civili, come sono appunto gli acquedotti e le reti idriche (nel caso dell’Ucraina anche si ricorre anche all’incendio di vaste zone coltivate a grano), diventa uno strumento di pressione. In questo caso però assistiamo a due situazioni diverse. Nel primo caso la protezione civile Ucraina, per mezzo di eroici sforzi, riesce in alcuni casi a riparare quanto distrutto e a ripristinare la fornitura e, dove non sono possibili riparazioni, autobotti cercano di alleviare la sete delle popolazioni.

venerdì 20 giugno 2025

Lo Staffettone, il lupo ed il Leone

Cosa unisce lo Staffettone, il pensiero di Lupo (Solitario) maratoneta e le considerazioni espresse nell’omelia di domenica 15 giugno da Leone, capo supremo a cui molto di noi guardano? Per scrivere questo post mi sono avvalso del “pensiero laterale”. Infatti il discorso non segue sempre un percorso lineare, ma vuole approcciarsi all’argomento con una visione che rompe gli schemi a cui noi siamo abituati.

Nello sport ci sono delle valutazioni oggettive che stabiliscono il valore di un singolo atleta o di una squadra: il tempo impiegato per completare una gara di corsa, la misura ottenuta per superare un ostacolo, il risultato finale di una partita. Come notate, sono valori che non ammettono valutazioni che vadano al di là della logica dei numeri.

domenica 15 giugno 2025

Pista libera

Da qualche anno i Runners Bergamo organizzano una “gara non gara”. Ma come è possibile organizzare una competizione con queste caratteristiche? Faccio un passo indietro di 3 anni. Era il 2022, per la precisione marzo. In quel mese il “malo male” era quasi sconfitto e si assisteva alle prime timide aperture, per quanto riguarda le gare podistiche; pur con molti “adempimenti” si tornava a correre in presenza. Nell’anno 2002 erano nati i Runners Bergamo. Ecco quindi l’idea di organizzare la manifestazione denominata “Staffettone del Ventennale”, una corsa a coppie sull’anello del Parco Callioni, sede per molti anni della mai dimenticata “Maratona sul Brembo”. Semplice il regolamento: due giri dell’anello a coppia alternando la partenza degli atleti. Quello che distingueva la manifestazione era la formazione delle coppie; infatti, a parte i soliti “competitivi” che cercavano di formare coppie “performanti”, la maggior parte delle coppie era formata da “parenti”. Padre madre-figlio/a, nonna nonno-nipote, marito-moglie, insomma avete capito e lo spirito era più quello di “stare assieme” che quello di “arrivare primi”.

lunedì 9 giugno 2025

Equivoco chiarito

Ci sono delle date segnate sul mio calendario, segnate in rosso. Quest’anno, oltre alle date delle maratone di Padova e di Reggio Emilia, vi era pure la data del 7 giugno, giorno in cui i Podisti Insonni organizzano la “Papa Gio Run”, giunta alla quinta edizione. Dopo la pandemia sono rare le occasioni in cui partecipo a gare non competitive della mia provincia; in pratica sono presente a tutte quelle gare che posso raggiungere a piedi dalla mia abitazione o che hanno qualche motivo particolare perché io possa essere al via. La Papa Gio Run ha ambedue queste caratteristiche: raggiungibile a piedi ed uno scopo benefico come obiettivo. Attimo di panico però al momento dell’iscrizione; infatti nel volantino si legge “Corsa per Belli”. Questa è la prima volta che trovo questo requisito per partecipare ad una gara. In alcune gare si richiede come requisito un certo tempo acquisto in una gara simile; il tempo è un dato oggettivo, misurabile e quindi certo. Ma la “bellezza” come verrà stabilita?

lunedì 2 giugno 2025

La nostra “Via degli Dei”

Bologna, con i suoi 40 chilometri di portici, è il punto di partenza dell'itinerario. Firenze, patrimonio mondiale dell'Unesco, città del Rinascimento, il punto di arrivo. Tra l'Emilia e la Toscana si trovano le montagne dell'Appennino, che nascondono luoghi da scoprire. Solo per citarne alcuni: la riserva naturale del Contrafforte Pliocenico, la "Flaminia militare", il castello del Trebbio, il santuario di Monte Senario, dove i monaci offrono agli escursionisti il liquore "Gemma di abeto", preparato segretamente in loco. Tutto questo è la Via degli Dei, un percorso nato dallo spirito goliardico di un gruppo di escursionisti bolognesi del C.A.I. (i Dû pâs e 'na gran magnè, "due passi e un gran pasto" in dialetto bolognese) che volevano raggiungere Firenze attraversando l'Appennino e fortificarsi con la tipica carne fiorentina toscana come premio finale.

lunedì 19 maggio 2025

Un vecchio maggiolino

Prologo

Finalmente una domenica senza particolari impegni di corsa. Oggi potrei pure riposare e dare un po’ di sollievo alla mia vecchia schiena messa a dura prova dai lavori del piccolo orto. Il motivo è il fatto che settimana prossima ci attende un percorso di trekking, che alcuni anni fa sarebbe stato affrontato senza particolari problemi, ma oggi, vista l’età non più giovane, ci dà qualche motivo di apprensione, non tanto per la lunghezza quanto per il tracciato, che si snoda sull’appennino Tosco Emiliano. La “Via degli Dei”, 130 chilometri da fare in tutta tranquillità, sperando nel bel tempo. Ma si sa non posso tralasciare il mio santificare laico della domenica, per cui anche oggi indosso scarpette e maglietta ed esco a correre. 

Sarà solo una corsetta di sei sette chilometri, affrontati in tutta tranquillità.

giovedì 15 maggio 2025

Ottimo investimento

Chi fa investimenti si aspetta che dopo qualche tempo il capitale investito subisca un aumento; solo così si potrà capire se il capitale investito ha dato buoni frutti, ma ci sono degli “investimenti” che non fruttano interessi. È questo il caso in cui si voglia investire in beneficenza. Il problema è che molti (a volte a ragione) sono restii a donare in quanto non sono sicuri che quanto donato sia effettivamente usato per lo scopo per il quale è stato donato. Non è questo il caso della … Casa di Leo, che sorge a poche decine di metri da casa mia, per cui ho potuto seguire dal vivo i progressi nell’ampliamento della struttura. Oggi in pratica è terminata, si stanno ultimando le ultime rifiniture ed il parco giochi all’esterno. Finiti i lavori … inizia il lavoro. Eh, sì! Ora inizia, o meglio prosegue, la missione della Casa di Leo, ossia, come si evince dal sito (vedi) “offrire un luogo in cui ritrovare la forza e la tranquillità necessarie per affrontare l’esperienza della malattia e restituire al bambino serenità”.

lunedì 5 maggio 2025

Cinquanta: traguardo raggiunto!

Era ora, finalmente anche tu nel mondo delle ultra!”, questo è il primo commento del Predicatore. “Oh no! Lascia le sue maratone...” il commento di chi associa il mio nik-name alla regina delle corse. I lettori del mio blog sono sempre un po' impazienti e traggono, molto spesso, delle conclusioni leggendo il titolo, ma senza leggere fino in fondo il post. Non sanno che spesso uso nel titolo dei post delle metafore, giochi di parole, contraddizioni, o espressioni inaspettate, che aiutino ad evocare delle immagini nella mente. In effetti, essendo questo un blog che parla di corse e di cammini, è logico aspettarsi che il “cinquanta” si riferisca alla distanza, ma in questo caso “cinquanta” rappresenta il tempo: per la precisione anni. Era il 3 maggio del 1975, quando io e Rossana ci siamo sposati … quindi il 3 maggio 2025 sono passati esattamente 10 lustri! Potevo forse festeggiare la ricorrenza senza una corsa? Certo che no! La prima idea era quella di correre una maratona, ma qui si entra quasi nella banalità, nella logica, e poi, come direbbe Di Pietro, magistrato oggi in pensione: “Che c'azzecca...!”.

venerdì 2 maggio 2025

Maratona di Padova del Giubileo 2050: ci saremo?

Eccomi ancora una volta alla partenza della “Padova Marathon” (ex Maratona del Santo, ex Maratona di Padova). La Padova Marathon, secondo gli organizzatori, 26 anni fa, avrebbe dovuto essere un'edizione “speciale” della Maratona di Vedelago, per celebrare il Giubileo dell'anno 2000. Beh, come avete modo di constatare, non è proprio andata cosi. È pur vero che anche quest'anno è un anno giubilare, e quindi sarebbe plausibile una seconda edizione “speciale”, ma, visto il successo sia di pubblico sia di presenze di atleti, l'organizzazione ha deciso di mantenere questa soluzione: in pratica ha trasformato quella che era un gara nazionale in un'ottima gara internazionale. 

Se non ricordo male, nei primi anni Assindustria Padova avrebbe inviato a migliaia di atleti lettere per pubblicizzare l'evento.

lunedì 28 aprile 2025

25 aprile 1945- 2025: ottanta anni di libertà da …, di libertà di ...

Il giorno 25 aprile, pur essendo una giornata festiva, ha l'esonero, per me, dall'obbligo della regola “corsa”. Come tutte le regole, anche in questo caso vi fu un'eccezione: correva l'anno 2020, il “malo male” era quasi al suo apice e le regole del lock-down impedivano di fatto le uscite, per cui in quell'occasione corsi 25 chilometri in giardino, con pettorale numero 25 ed appunto il giorno 25: 25+25+25= 75, era il 75° anniversario. Quest'anno lo spostamento della maratona di Padova al giorno 27 ci ha consigliato di onorare la ricorrenza in modo leggero e, come consigliato da un ministro, anche “sobrio”! La nostra marcia per la liberazione inizia, come già in altre occasioni, dal monumento a Mozzo, che ricorda la strage di 5 partigiani, trucidati il 26 aprile 1945. Da qui raggiungiamo l'inizio del percorso “Traccia Partigiana”, curato dall'ANPI e posto presso la Villa Masnada, che fu teatro di una sfortunata operazione da parte dei partigiani della Brigata Fiamme Verdi. La nostra meta finale non saranno le colline di Ponteranica, dove è posto il monumento che ricorda i partigiani caduti in questa azione, ma il monumento al Partigiano, opera di Manzù, posto in centro a Bergamo.