lunedì 7 aprile 2025

C'è spinta e spintone!

Ci sono delle maratone particolarmente care ai Runners Bergamo: la maratona di Milano è una di queste e per abbastanza ovvi motivi: la vicinanza del luogo della gara a Bergamo, che consente di raggiungere il luogo di partenza in giornata e senza orari di sveglia impossibili; un tracciato cittadino che tocca i luoghi più importanti della metropoli, luoghi che di sicuro potranno passare inosservati agli atleti che più che guardarsi attorno osservano solo il loro cronometro. Ricordo che anni fa feci la gara in compagnia di Andrea, che per motivi di studio e di lavoro conosceva tutta Milano. In quella occasione la maratona si è trasformata in un lungo giro turistico, con esaurienti spiegazioni anche di luoghi non molto comuni, ma ricchi di storia. Sarà anche per questo fatto che la partecipazione di atleti stranieri, per la prima volta in questa gara, è stata maggiore di quelli italiani, raggiungendo la quota del 56% (fonte speaker ufficiale). Se i turisti/atleti vengono anche per questo motivo, i Runners Bergamo vi partecipano perché, viste le già citate premesse, il Direttivo da qualche anno la inserisce come prova valida per l'assegnazione dei titoli societari della maratona.
Una particolare menzione per i membri del direttivo, in particolare e Mario e Sergio, che anche quest'anno hanno offerto il servizio di “delivery” dei pettorali, con ritiro presso l'organizzazione e consegna direttamente agli atleti.

Anche quest'anno la maratona, a mio giudizio, ha presentato luci ed ombre, correggendo alcuni errori che si erano verificati nelle precedenti edizioni, ma continuando a mantenerne altri, beh, sempre secondo me e … secondo le regole che dovrebbero essere non solo imposte sulla carta, ma verificate in loco dalla FIDAL. Partiamo da queste ultime: gli spugnaggi. In breve gli spugnaggi devono essere posti dal 7,5 km e poi ogni 5 km, se la temperatura lo richiede, e questo era il caso dell'ultima edizione. Ebbene, questi non si sono visti. È pur vero che l'organizzazione aveva inserito nel pacco gara due spugne, ma ai km indicati non era stata predisposta … l'acqua. Sì, qualcuno avrà notato che in alcuni punti di ristoro vi erano delle vaschette con acqua (del tutto insufficiente per il numero dei partecipanti), ma, se avesse osservato con attenzione, avrebbe constatato che quell'acqua sarebbe stata più adatta per un allevamento di rane che per un sicuro e igienico spugnaggio. 

Problema endemico, questo delle spugne a Milano (leggere i post pubblicati su questo blog). Ristori regolari, anche se qui qualche piccola sbavatura l'ho verificata. Per esempio, al ristoro del 20° km, per bere un bicchiere di integratore si doveva fare il “refill” con almeno altri quattro! Diversi atleti hanno lamentato l'assenza di bottigliette con acqua al 30° chilometro. “Scusate, sono finite...” la risposta degli incolpevoli addetti, problema da me superato, in quanto ho corso dall'inizio alla fine con sempre la solita bottiglietta, che riempivo a metà ad ogni ristoro (ah, ecco forse il motivo per cui non ho vinto questa gara. Uhmmm, forse non è questo, evabbè). Così non c'è solo un risparmio di plastica, ma anche un aiuto ai numerosi volontari che hanno tenuto sgombro da bottigliette e bicchieri, con solerzia, il tracciato di gara, consentendo di correre in sicurezza. A loro il mio personale plauso, esteso anche alla società Levissima, che ha fornito il materiale agli addetti (spot gratuito!). Ci sono state anche delle situazioni non del tutto piacevoli ed in questo caso dovute agli atleti: buttare le bottigliette nei prati o molto distanti dai contenitori non è un'azione corretta, come non è corretto “pretendere” di avere via libera da parte degli accompagnatori di “atleti” (leggasi persone) disabili in “carrozzella”. Anche gli ultimi stanno facendo la propria gara, e magari con più difficoltà dei primi e non fa assolutamente piacere essere “spintonati” di lato per cedere il passo. Nessuna colpa a chi è spinto, ma un cartellino rosso a chi spinge, non solo la carrozzella, ma anche … gli atleti che stanno facendo la propria gara. 

Tutto male, dunque? Assolutamente no! Se in alcuni ristori qualche problemino si è verificato, ecco un ristoro del tutto fuori norma in una gara competitiva: un ristoro gourmet, predisposto verso la metà gara e presidiato dal presidente del Club Supermarathon Gino Paolo, oggi in veste di generale Nelson, che ha svuotato la cambusa ed allietato i più golosi maratoneti con varie specialità gastronomiche. Quest'anno, all'arrivo una gradita sorpresa: avere la maglia della taglia desiderata ed indicata sul pettorale di gara. Da rivedere la sistemazione pre/post gara. Di sicuro è un'ottima soluzione turistica, che fa godere di due dei più bei monumenti di Milano: il Castello Sforzesco e la piazza del Duomo; forse meno gradita la distanza da percorrere. Veloce e rapida la cronaca della mia gara: terminata in 5h 25' 32”; lo so che è un tempo alto, ma pur sempre inferiore di circa un quarto d'ora rispetto a quello fatto segnare lo scorso anno. Chiudo ringraziando il supporto ricevuto da Elena & co. Non solo si sono offerti come tassisti, ma anche come validi “commissari tecnici”, sia prima, nelle operazioni pre-gara, che in gara, ritirando gli indumenti “puzzosi” non più necessari, visto l'aumento della temperatura. A fine gara mi ha fatto particolarmente piacere l'attesa di alcuni miei compagni di squadra per poter condividere una foto post gara tutti assieme. 

Questa in breve la cronaca della mia 750a maratona (risposta dovuta per le numerose richieste), che ha fatto segnare anche per me una “prima volta”. Pranzare, con gli amici, in qualche ristorante dopo una maratona mi era già successo; in questo caso essere invitato per un pasta party privato da Elena e Rosario è la prima volta, invito accettato per la compagnia. Ha condiviso con noi la trasferta, la gara ed il piatto di pasta Daniela, che per la “prima volta” ha corsa una maratona. Sintetico in suo commento, dopo aver tagliato il traguardo: “Una felicità immensa”. Come direbbe Roberto (Brighenti), speaker ufficiale di molte maratone: “Questa è tutta un'altra storia...”.

Altra storia, altro post …!

Post sul blog collegati

2024 – Milano Marathon: la maratona degli assenti

2023 – Quando il Branco chiama, Lupo Solitario risponde

2022 – Quell'ultimo dettaglio...

2019 – La prima volta non si scorda mai

2019 – Anno Nero per le Pecore Nere

2018 – Maratone di Roma e Milano: ma sì diamo i numeri

2017 – La felicità negli occhi di Emilio

2014 – MCM: si riduce la quota, si aumenta la partecipazione

2013 – MilanoCityMarathon 3513, MyCountrybremboMarathon 1

2012 – MilanoCityMarathon: ancora luci e ombre

1 commento:

  1. Come alle solite breve commento . Le critiche ok si puo migliorare . La presenza RB alla fine quasi bene il tempo bello cosa vuoi di più dalla vita? Ai finito la tua 750esima maratona complimenti alla prossima ciao

    RispondiElimina