giovedì 11 aprile 2019

La prima volta non si scorda mai

Ci sono degli avvenimenti che non facciamo difficoltà a ricordare. Avvenimenti importanti per ognuno di noi, quali ad esempio la nascita di un figlio oppure la data di matrimonio. Se per caso dovessimo dimenticarla, ci sarà un certificato, come nel caso di un compleanno … oppure il sorriso o il mugugno della moglie nel caso il giorno del''anniversario ci si presenti a casa con un mazzo di fiori o senza! Altri avvenimenti, una volta realizzati, vengono solo ricordati per averli compiuti, ma spesso ci si dimentica la data, come ad esempio dopo aver portato a termine una maratona. Certo, difficilmente è assimilabile la nascita di un figlio all'aver corso una maratona, ma ricordare la data della prima maratona certo non fa male. Alla ricerca dell'argomento per il post riguardante la maratona di Milano, senza dover scendere nella banale cronaca, me l'ha fornito l'aver conosciuto, in occasione della consegna dei pettorali, Ornella.
Lei avrebbe corso la sua prima maratona il giorno dopo. Al momento la notizia è stata posta in un cassetto della memoria, cassetto aperto durante la notte insonne (beh, come al solito) che precede la mia maratona. Mentalmente avevo predisposto il canovaccio del post, ma altri avvenimenti hanno fatto sì che il post sulla maratona riguardasse le pecore nere, mentre la “prima” idea avrebbe meritato un risalto maggiore: non una, ma bensì tre amiche avrebbero portato a termine la “regina delle gare di atletica”: la maratona. Per la verità, se il destino fosse stato più benevolo, anche Elena avrebbe potuto farlo, ma un grave problema famigliare le ha consigliato di desistere. A lei il mio personale augurio che il tutto si possa risolvere nel migliore dei modi.
Pensando a come impostare il post, ho ripensato alla mia “prima”: ottobre 1977. I ricordi prima quasi sbiaditi diventano sempre più nitidi mano a mano che mi avvicino al traguardo. No, non quello dei Giardini di Piazza Venezia, ma quello posto all'oratorio di Semonte. (vi risparmio la noia della descrizione della mia prima, ma se proprio volete... vedivedivedi - ).




 
Arianna Agosti – Atletica Castel Rozzone

Lo so, qualcuno potrebbe obiettare che Arianna non fa parte dei Runners Bergamo, ma … questo è il “mio” blog e lo gestisco IO!

Per prima cosa ricordo che l'Atletica Castel Rozzone è stata la mia prima società e, come ho scritto su vari post di questo blog: il primo amore non si scorda mai”.

Arianna ha dei forti legami con i Runners Bergamo, con i quali spesso si allena, ma soprattutto altri tipi di legami la legano alla nostra società. L'avevo già notata in altre gare, soprattutto per la divisa che indossava. Quello che ricordo è di averla vista sempre, nonostante la fatica, con il sorriso sulle labbra.

 

 


 
Ornella Rizzi – Runners Bergamo

Se per molti la maratona è il punto di arrivo, per Ornella la maratona è solo un punto di partenza. Lei sembra non si alleni per la maratona, notoriamente una corsa su strada … asfaltata, ma usa la maratona come allenamento per gare trail. Infatti la sua prossima gara, a cui la MilanoCityMarathon è servita come allenamento, sarà la Tuscany crossing 50K.

Riporto una sua frase, che sintetizza la sua prima maratona: “Dura la strada (asfaltata), ma tenace io”.

 


 
Giuditta Caforio – Runnere Bergamo

Sono passati un paio di chilometri dalla partenza, quando sento chiamare: “Fulvio... Fulvio!”. Non mi giro, sicuramente non mi stanno chiamando, siamo ancora in un gruppo compatto (beh, qui a Milano si corre sempre in gruppo), ma, appena “una strana coppia” mi si affianca, noto che sono due Runners Bergamo: Giuditta con il marito. Capisco allora che il loro richiamo era rivolto proprio a me. “Scusa, Fausto, ma mi sbaglio sempre” mi dice. Beh, io non ricordo mai i nomi, per cui è scusata. Passano solo pochi secondi e pian piano si allontanano. Il loro passo è leggero e sicuro, anche se in quel tratto di strada in granito la pioggia rende il fondo particolarmente scivoloso.

Il fatto mi riporta indietro di un paio d'anni, quando, in occasione della maratona dei Luoghi Verdiani, Giuditta iniziava la sua carriera podistica, portando a termine la Salso-Fidenza. Ora, solo dopo un paio d'anni, eccola correre la maratona. Certo, avere il marito al suo fianco aiuta molto.

L'argomento di questo post mi ricorda quanto scritto qualche anno fa nel descrivere la maratona del Lago di Garda. Anche in quell'occasione vi fu il battesimo di tre neo-maratonete (vedi). Ho avuto modo di rincontrarle in altre occasioni e tutte ricordavano quella loro prima!
Se posso, un piccolo consiglio, da “vecchio maratoneta”: sappiate correre le future maratone senza particolari problemi sul tempo finale, ricordando che comunque vada sarà un successo.
Io, personalmente, quando al termine di una maratona mi domandano: “Tempo?”, in quella di domenica avrei risposto: “Nuvoloso, con qualche goccia di pioggia!”.
Hhmmm, solo ora realizzo che mentre scrivo questo post sono trascorsi quarantadue anni dalla mia prima!
 

 

1 commento:

  1. Ciao Fausto,è stato un onore conoscerti e spero di rivederti presto per fare quattro chiacchiere e chissà,una maratona insieme! Con grande stima Paoli! 🙋

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