venerdì 26 aprile 2019

25 aprile in compagnia

Oggi, 25 aprile 2019, un cielo nero che promette pioggia e un vento gelido invitano a passare la giornata in casa davanti alla televisione, comodamente seduti sul divano, sorseggiando un caffè caldo!
Fischia il vento, urla la bufera, scarpe rotte e pur bisogna andar …!”.
Nelle orecchie mi sembra di sentire questo ritornello, cantato molti anni fa da giovani mal in arnese, con lo stomaco spesso vuoto, ma con saldi ideali nel loro cuore! Non importa se inquadrati nelle Brigate Garibaldi, nelle Fiamme Verdi, nelle Brigate Giustizia e Libertà, nelle Brigate Matteotti, o nella miriade di altri gruppi. Molti di loro hanno dato la vita per permettere oggi a qualcuno di paragonare il 25 aprile ad una partita di calcio.
 
Eh, no! Oggi anche noi dobbiamo andare!
 

Come ogni anno, con Rossana, cerchiamo di fare qualcosa per “ricordare” questa data. Quest'anno l'occasione è data dall'Amministrazione del comune di Curno che, in collaborazione con associazioni locali, commemora questa importante data, prima con una fase istituzionale, poi con una passeggiata che riproporrà a grandi linee il percorso fatto dai partigiani il 26 settembre 1944, dopo l'assalto a villa Masnada, che a quel tempo ospitava un distaccamento di SS, per sottrarre armi.
Avevamo già fatto visita al monumento eretto nel Parco dei Colli a ricordo delle vittime partigiane di questo attacco nel 2014. (non mi dilungo nel descrivere l'azione nei dettagli, chi volesse può leggere relativo post – vedi -).
Inizio della cerimonia puntuale. Puntuale inizio della pioggia!
Nessuno lascia la piazza, si aprono solo gli ombrelli. La cerimonia prosegue: omaggio ai caduti, non solo partigiani, alzabandiera (no, no, non quella rossa, quella ITALIANA).
La cerimonia ufficiale sta per finire, manca solo il discorso del Sindaco (… o della Sindaca). Sarà il solito discorso noioso, uffa! Dai, iniziamo la camminata prima che la pioggia aumenti. Questo credo sia il pensiero di molti dei presenti. Ci si mette pure Giove Pluvio che, appena la Sindaca inizia a leggere … apre la nuvole. In effetti l'apertura del discorso è secondo un clichè ormai collaudato: ringrazio questo, ringrazio quello, etc. etc. le solite cose!
Ma l'apparenza spesso inganna. Terminata la parte formale, inizia la parte sostanziale. il foglio che tiene in mano trema, non è il vento è l'emozione; sento che le parole che sta leggendo sono scritte con il cuore.
Sintetizzo nelle tre parole chiave il discorso: “gratitudine”, “pace” “democrazia”.
Non voglio togliervi la soddisfazione di leggerlo: credo che ne valga la pena!


 
 
Terminato il discorso, inizia la “ritirata” dei convenuti verso il parco dei Colli. Noi oggi non abbiamo alle calcagna le SS o le Brigate Nere, le nostre scarpe non sono rotte, al contrario sono in goretex, per cui possiamo tranquillamente “... andare!”. La marcia offre l'occasione di conoscere nuove persone, oppure, nel caso di Rossana, di incontrare una sua collega, per cui per una volta non dovrà sopportarmi.
 


 
Arriviamo al monumento, un ricordo & una preghiera!
Ritorniamo, io e Rossana sui nostri passi.
Questo è il racconto del nostro 25 aprile, fatto per la prima volta con altri!
 
 
 
 
In ricordo del Caposquadra “Tito”, 78a Brigata Garibaldi, distaccamento “Devic” … mio padre!
 
 

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