domenica 29 aprile 2018

25 aprile: grazie Mario, grazie Enrico! Grazie a tutti...

… i partigiani che hanno dato la vita per la nostra libertà!
Come ogni anno, cerchiamo di ricordare il 25 aprile, festa della Liberazione, con qualche piccolo gesto che possa tenere in vita, anzi rinforzare, per quanto possibile, il ricordo di quello che è stato un giorno fondamentale per l'Italia.
Quest'anno io è Rossana abbiamo pensato di ricordare due partigiani nativi della Val Brembana, che sono state vittime della brutalità nazifascista. Le lapidi che li ricordano si possono trovare lungo la Ciclabile della Valle Brembana. Quella di Maini Mario, di anni 23, si trova di fronte alla ex-stazione di Ambria, mentre quella di Enrico Ranpinelli, di anni 21, si trova a San Giovanni Bianco, anzi, per meglio dire, si trova in un parco a lui dedicato dall'Amministrazione Comunale nel 2014. In mezzo al parco si può ammirare la statua, integrata in un piccolo monumento “fruibile” da bambini ed adulti.
Molto buona l'idea: Enrico era uno di noi, voi avreste potuto fare quello che lui ha fatto. In pratica, la Libertà siete voi che dovete tenerla stretta.

Diversa la tragica fine dei due partigiani: Mario, caduto in un'imboscata in località Colle del Rondo; Enrico, caduto in un'azione a Molli e Tegoia (Sovicille), in provincia di Siena. Di lapidi come queste è piena l'Italia; durante il nostro pellegrinaggio sulla via Francigena, ne abbiamo incontrate molte.
Anche questo 25 aprile con il nostro piccolo gesto abbiamo ricordato ed onorato due di questi eroi sconosciuti. Nei prossimi anni speriamo di poter portare con noi il nostro nipotino. Sarà l'occasione per spiegare che cosa è la festa della Liberazione e per ricordare che anche il suo bisnonno fece parte di quelli che, se non eroi, furono giovani che combattetterono per un ideale.








In ricordo del Caposquadra “Tito”, 78a Brigata Garibaldi, distaccamento “Devic”  ...   mio padre!







 
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