Come
ogni anno, cerchiamo di ricordare il 25 aprile, festa della
Liberazione, con qualche piccolo gesto che possa tenere in vita, anzi
rinforzare, per quanto possibile, il ricordo di quello che è stato
un giorno fondamentale per l'Italia.
Quest'anno
io è Rossana abbiamo pensato di ricordare due partigiani nativi
della Val Brembana, che sono state vittime della brutalità
nazifascista. Le lapidi che li ricordano si possono trovare lungo la
Ciclabile della Valle Brembana. Quella di Maini Mario, di anni 23, si
trova di fronte alla ex-stazione di Ambria, mentre quella di Enrico
Ranpinelli, di anni 21, si trova a San Giovanni Bianco, anzi, per
meglio dire, si trova in un parco a lui dedicato dall'Amministrazione
Comunale nel 2014. In mezzo al parco si può ammirare la statua,
integrata in un piccolo monumento “fruibile” da bambini ed
adulti.
Molto buona l'idea: Enrico era uno di noi, voi avreste potuto fare quello che lui ha fatto. In pratica, la Libertà siete voi che dovete tenerla stretta.
Molto buona l'idea: Enrico era uno di noi, voi avreste potuto fare quello che lui ha fatto. In pratica, la Libertà siete voi che dovete tenerla stretta.
Diversa
la tragica fine dei due partigiani: Mario, caduto in un'imboscata in
località Colle del Rondo; Enrico, caduto in un'azione a Molli e
Tegoia (Sovicille), in provincia di Siena. Di lapidi come queste è
piena l'Italia; durante il nostro pellegrinaggio sulla via
Francigena, ne abbiamo incontrate molte.
Anche
questo 25 aprile con il nostro piccolo gesto abbiamo ricordato ed
onorato due di questi eroi sconosciuti. Nei prossimi anni speriamo di
poter portare con noi il nostro nipotino. Sarà l'occasione per
spiegare che cosa è la festa della Liberazione e per ricordare che
anche il suo bisnonno fece parte di quelli che, se non eroi, furono
giovani che combattetterono per un ideale.
In
ricordo del Caposquadra “Tito”, 78a
Brigata Garibaldi, distaccamento “Devic” ... mio
padre!
Post
sul blog collegati
|
|
2015 – 25
aprile ricordando...
|
|
Nessun commento:
Posta un commento