In aggiunta punti di spugnaggio e distribuzione di sola acqua potabile debbono essere predisposti approssimativamente a mezza strada tra i due punti di rifornimento, o più frequentemente, in relazione alle condizioni atmosferiche”. Come si vede, è ben chiaro come chi organizza deve comportarsi. Salta subito all'occhio che i punti di spugnaggio nella quasi totalità della maratone sono “fuori norma”! In quanti punti di spugnaggio trovate la possibilità di bere un bicchiere d'acqua? Personalmente ricordo che solo nella maratona di Pisa di qualche anno fa trovai, oltre alle spugne, pure l'acqua da bere. Ormai ci siamo abituati e non facciamo caso a questa mancanza; anzi, molti credono che quando si trova l'acqua sia un “regalo” e non il rispetto di una ben precisa regola. Quello che è successo alla Maratona di Padova è, per me, un fatto inspiegabile. Infatti già nel regolamento di evince che gli spugnaggi saranno ridotti a quattro, invece dei canonici sette: non sono previsti quelli ai km 7,5; 22,5 e 32,5. La domanda sorge spontanea: “Come è stato possibile ottenere l'omologazione da parte della FIDAL?”.
estratto dal regolamento Padova Marathon |
Chi
ha partecipato alla gara di domenica a Padova avrà certamente notato
che le autoambulanze e la auto mediche hanno avuto un gran da fare
per soccorrere i numerosi atleti che hanno avuto problemi durante la
gara. A mia memoria non ricordo in nessuna gara un simile lavora da
parte degli addetti al servizio sanitario. Credo che una buona parte
di questi problemi forse si sarebbe potuta evitare se ci fossero
stati, non dico spugnaggi aggiuntivi, come sarebbe stato opportuno
viste le condizioni atmosferiche, ma almeno quelli previsti. Concludo
dicendo che a mio giudizio la maggior “colpa” deve essere
attribuita non tanto a chi ha organizzato l'evento, quanto a chi ha
omologato la gara. Ma che altro attenderci da chi permette che si
disputino due importanti maratone, Roma e Milano, lo stesso giorno e
che magari impedisce l'organizzazione di una gara FIDAL, se nella
regione se ne svolge un'altra definita più importante? Evvvvvbbbeeé!
Veniamo
ora alla gara, se non “la più amata dagli italiani”, la più
amata (pari merito con Reggio Emilia) da Sir Marathon, cioè da “me”!
Da sempre presente al via e da sempre presente, sudato ma
soddisfatto, a Prato della Valle! Certo il tempo finale ogni anno
cresce, ma crescono pure gli anni! Del tracciato, delle persone che
collaborano per l'ottima riuscita della gara, del gran numero (almeno
nella parte iniziale) di spettatori ho già scritto negli anni
passati. Di quello che non va ho già scritto all'inizio del post.
Tutto finito, allora? Beh, no! Buone notizie per chiudere questo
post: non riguarda la presenza dell'intero gregge delle pecore nere
ai nastri di partenza, già registrata recentemente a Milano e che
probabilmente si ripeterà a … Santhià! La buona notizia riguarda
la presenza, dopo 18 mesi, ai nastri di partenza dell'amico Giacomo,
meglio conosciuto nei peggiori bar come “Giacomino Birra Media”.
Ritornare dopo un infortunio lascia sempre qualche apprensione alla
partenza, apprensione che si è affievolita con i passare dei
chilometri ed è completamente sparita all'arrivo! Sant'Antonio da
Padova deve voler bene particolarmente ai Maratoneti, infatti il
santo ha tenuto a battesimo qualche anno fa pure il rientro in
maratona di Giuliano. Perciò, atleti infortunati, sappiate che qui
il vostro rientro è benedetto!
Al
ritorno pausa in autogrill. Solito caffè? Neppure per sogno! Ieri …
birra media!
Bentornato,
Giacomo!
Sito WEB
manifestazione
|
Ordine di
arrivo
|
-
Padova Marathon-
| |||||||
4h 47' 01"
|
|
648/6
|
1149/1356
-
15/30
| ||||
4h 46' 07"
| |||||||
6'46"
min/km
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Bentornato
Giuliano!
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trip tra i top
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Non è la prima volta che succede a Padova ; direi che è piuttosto un vizio
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