Affermazione impegnativa quella del titolo. Come si può essere sicuri di questo fatto? Dove si vedono i “like”? Beh, in effetti avete ragione. Non ho la certezza di questo fatto, ma alcuni indizi mi fanno pensare che sia proprio così. Posso affermare che i lettori abituali del blog mediamente sono un centinaio. Beh, in effetti non sono molti, diciamo che sono amici affezionati, ma se pensiamo che Alessandro Manzoni nel primo capitolo dei “Promessi Sposi” stima di avere solo 25 lettori, non mi posso certamente lamentare.Domenica mattina, il bar “Ultima Meta”, abituale ritrovo di molti amici che mi hanno preceduto nel lungo viaggio, è più affollato del solito. Appena entrati si sente il battibeccare di Giuseppe e Sergio che, pur conoscendosi da una vita, non si trovano d'accordo su nulla, ma forse è solo un motivo per fare pace davanti ad un bicchiere di vino bianco frizzante.
Franco, che la domenica sfoggia la maglia di campione Italiano di Maratona appena vinta, discute con Giancarlo su come organizzare al meglio la Maratona di Ferrara che è stata proposta come prova per il campionato Italiano. Renzo, un po' imbronciato per il fatto che a Zanica il gruppo da lui creato si sta piano piano sciogliendo come neve al sole, programma un pellegrinaggio virtuale sul Sentiero di Santiago. In disparte, nell'angolo dei fumatori, Antonio, con il suo inseparabile sigaro in bocca, legge le notizie della sua Reg(g)ina sulla “Celeste”. Gianluigi è il più indaffarato in questi giorni: il 1° maggio si corre la sua gara e come sempre si impegna perché tutto fili liscio. Ecco arrivare, carico di doni da distribuire ai presenti, William: a qualcuno dona un cappello di lana merinos, ad altri una maglia da hockey … regali presi, beh conoscendo la sua parlantina, ricevuti in dono dagli organizzatori delle maratona sparse per il mondo. Giulio, come sempre, dà un occhiata qui da basso per vedere cosa fanno i suoi amici. Tutti al bar, ma prima tutti hanno letto il blog! Mania contagiosa questa; ora sembra che pure i Santi lo leggano. Beh, forse non proprio tutti. Di sicuro lo legge Sant'Antonio da Padova!
Perché sono sicuro di questo? Ora ve lo svelo.
Come certamente saprete, la Maratona di Padova è una delle mie preferite e delle più amate: 20 edizioni, 20 presenze, 20 arrivi a Prato della Valle. Ma se si ama qualcosa o qualcuno, si devono anche segnalare le cose “storte”. Ebbene la maratona NON rispecchia le regole imposte dalla FIDAL in fatto di organizzazione, in particolare la regola 240/8: quella che riguarda gli spugnaggi. Questo fu l'argomento del post dello scorso anno, che, vista la mancanza di spugnaggi regolari ed il forte caldo, tanti problemi aveva creato agli atleti in gara ed un gran lavoro alle strutture mediche poste su percorso. Memore di questo, Sant'Antonio aveva dato una sbirciatina al regolamento e scoperto che anche quest'anno il numero dei ristori non era regolare. Come fare per evitare i problemi dello scorso anno? Facile soluzione: una giornata piovosa! E così in effetti è stato. Pioggia fin dai primi chilometri, ma non durante il pre-gara, per cui tutte le operazioni si sono svolte all'asciutto. In più, visto che io ho il mio santo in Paradiso, Giulio, ho avuto il privilegio di correre gli ultimi due chilometri senza la pioggia, più fortunato di così! Ecco il piccolo miracolo che si è verificato a Padova in occasione della maratona: la pioggia, vista più come un vantaggio che come una difetto della gara. “Radio Celeste” riferisce inoltre di un San Giusto piuttosto in****, per il fatto che gli organizzatori della Maratonina di Trieste avevano fatto le cose SBAGLIATE! Non entro nel merito delle decisioni dell'organizzazione; ora sembra che la questione si sia aggiustata. Sarà forse merito del Patrono? Boh! Vorrei inoltre segnalare, e qui chiudo, che Sant'Antonio da Padova era nato a Lisbona in Portogallo, quindi un extracomunitario ante litteram.
Come avete letto, ho scherzato su un argomento abbastanza importante: le regole ed il suo rispetto. È possibile che gli organi preposti, e mi riferisco alla FIDAL, non riescano a fare del rispetto delle regole ... una regola? A volte sembra che impongano delle regole per ribadire il loro motivo di essere. Ad esempio, ai pacer della Maratona di Roma era stato imposto di essere presenti più di due ore prima della partenza. Il motivo? Nessuno ha saputo darlo!
“Sempre polemico sto sir Marathon!”. Vabbè, chiudiamola qui.
Un breve accenno alla mia gara. Quest'anno per la prima volta in questa maratona ho praticamente corso in solitaria dal 5° al 30° chilometro. Non mi era mai successo. Anche il pubblico generalmente presente numeroso a bordo strada quest'anno si era diradato, assenza più che giustificabile vista la pioggia, a tratti battente. Piccole modifiche anche al tracciato di gara, di molto ridotto il tratto nel centro ad Abano Terme. Questo ha avuto il pregio di limitare i tratti sul pavé, che per la pioggia sarebbe stato più pericoloso e faticoso, ma lo svantaggio di non poter ammirare il centro storico. Golosa sorpresa a pochi chilometri dalla fine. Un “santo” che da ore sotto l'acqua dispensava caramelle, non caramelle qualsiasi, ma le mitiche caramelle Elah (pubblicità gratuita!). Quest'anno una Kubik, ma il prossimo anno spero una Cremliquirizia, la mia preferita!
Un dubbio ora mi assale: ho perso la gara perché qui ho perso secondi?
Noooo! I primi erano già arrivati e pure premiati!Da parte mia eccomi al 20° arrivo di questa maratona!
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Mentre sto scrivendo questo post, Mario mi comunica che Gennaro ci ha preceduti nell'ultimo viaggio.
Sono sicuro che all'arrivo troverà ad accoglierlo tutti gli amici del bar “Ultima Meta”.
Ciao, Gennaro!
Padova Marathon
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Data
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28.04.2019
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Progressivo
anno
|
3
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Progressivo
totale
|
665
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Tempo
ufficiale
|
4h 43' 36”
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Tempo
reale
|
4h 42'
27”
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Media
min/km
|
6' 41”
| |
Posizione
assoluta
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928/1243
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Posizione categoria (SM65)
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19/38
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