Ci sono delle date segnate sul mio calendario, segnate in rosso. Quest’anno, oltre alle date delle maratone di Padova e di Reggio Emilia, vi era pure la data del 7 giugno, giorno in cui i Podisti Insonni organizzano la “Papa Gio Run”, giunta alla quinta edizione. Dopo la pandemia sono rare le occasioni in cui partecipo a gare non competitive della mia provincia; in pratica sono presente a tutte quelle gare che posso raggiungere a piedi dalla mia abitazione o che hanno qualche motivo particolare perché io possa essere al via. La Papa Gio Run ha ambedue queste caratteristiche: raggiungibile a piedi ed uno scopo benefico come obiettivo. Attimo di panico però al momento dell’iscrizione; infatti nel volantino si legge “Corsa per Belli”. Questa è la prima volta che trovo questo requisito per partecipare ad una gara. In alcune gare si richiede come requisito un certo tempo acquisto in una gara simile; il tempo è un dato oggettivo, misurabile e quindi certo. Ma la “bellezza” come verrà stabilita? Qui il mio dubbio: mando l’iscrizione e al ritiro del pettorale ci sarà un giuria, tipo quella del concorso di “Miss Italia”, che darà un voto con le palette e, se ottenuto il minimo, allora verrà consegnato il pettorale? Oppure saranno altri i criteri? Per fortuna Rossana, viste le mie perplessità e dopo avere letto con attenzione, forse più della mia, mi conferma che non avrò nessuna difficoltà al ritiro del pettorale. Ho ancora qualche perplessità; infatti quello di Rossana è un giudizio di parte, come dice un detto napoletano: “Ogni ‘scarrafone’ è bello a mamma (in questi caso moglie) sua”. Rossana però mi spiega che “belli” non è usato come aggettivo aggregato a podista, ma si riferisce all’associazione ONLUS “Paolo Belli” per la lotta alle leucemie ed altre patologie. Tutti i dubbi sono spariti al ritiro del pettorale di gara, che viene consegnato senza nessun tipo di votazione e di controllo estetico. Quest’anno grosse novità alla manifestazione: cambiata la data, cambiato il percorso e variata pure l’ora di partenza.
A posteriori posso dire che sono state modifiche apprezzate. Tra i vari agganci che Margaret ha, e che sono particolarmente “visibili” nei vari promo che pubblicizzano la gara fatti da molti personaggi pubblici, ne ha uno anche “moooolto” in alto. Infatti prima della partenza, fissata per le 17, alcune nuvole passeggere hanno reso meno afoso il tempo di attesa. Modalità di partenza che ci ha riportato indietro di molti anni; infatti non è stata una partenza alla spicciolata, come ormai di abitudine nelle gare non competitive (almeno nella bergamasca), ma una partenza di massa e, salvo qualche rara eccezione, tutti assieme. Partenza avvenuta con una decina di minuti di ritardo, nessuno si è lamentato, anzi ha approfittato di questi minuti per trovare nuovi amici e compagni di avventura. Percorso variato, secondo me in meglio, inserendo le salite all’inizio e perciò affrontate in allegria; ottima la scelta di far fare la scaletta del Paradiso in salita; certo, sarà stata più faticosa, ma anche meno pericolosa. Qualche perplessità ha destato in molti il non trovare la deviazione dei 10 e dei 14 chilometri, deviazione posta praticamente a poche centinaia di metri prima dell’arrivo, naturalmente della dieci chilometri. Devo dire che questa è un’ottima soluzione, in quanto consente a chi è stanco di terminare subito la gara, mentre chi ha ancora forze e voglia può percorrere la distanza più lunga e tutto questo indipendentemente dalla distanza che uno si era prefissato in partenza. Come ultima annotazione, segnalo che praticamente è stata una gara “plasic free”; infatti sui ristori erano presenti solo bicchieri in carta ed all’arrivo era possibile dissetarsi con acqua, sia naturale che gassata, erogata non da bottiglie ma da una mini autobotte. Io ho usato per tutta la gara un solo bicchiere! Non è stato certo questo peso che mi ha impedito di classificarmi primo, come quasi sempre, nelle “mie” gare; sono stati gli altri partecipanti a … precedermi, perché più veloci!
Al termine di questo post mi rimane ancora un dubbio: la certezza di Rossana per la mia partecipazione era dovuta al fatto che mi considera “bello”, oppure al fatto che “Belli” era legato all’associazione? Mah...
Aggiornamento del 15 giugno
OK, ok non avevo citato i dati della mia gara in quanto non credevo che interessassero a qualcuno, qui mi sbagliavo. non credo però che sia qualche allenatore che cerca maratoneti per la prossima olimpiade, in questo caso faccio presente che per quel periodo ho già preso impegni. Anche se il percorso è stato variato, secondo me in meglio, il mio tempo finale quest'anno è stato superiore a quello dello scorso anno: 1h 58' 05", ok mi sono pure fermato a parlare con una mia ex collega lungo il percorso, ma credo che il tempo in più impiegato sia dovuto alla mancanza al mio fianco di Stefano (allenatore/massaggiatore/motivatore, etc.etc.). In ogni caso sono, come sempre soddisfatto del mio tempo perché "... comunque vada sarà un successo".
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