sabato 7 aprile 2012

Via Vs Camino: il percorso. Tempi e tappe


Dopo aver presentato una breve descrizione, con notizie sulla storia sia dei “Cammini di Santiago” che delle “Vie Francigene”, cercheremo di rispondere alla domanda che molti ci hanno posto: “Quale dei due è il migliore?”, o meglio più che dare una risposta definitiva, cercheremo di evidenziare le peculiarità specifiche dei due cammini, evidenziando gli aspetti che più ci hanno colpito.
Prima di iniziare alcune brevi precisazioni: i giudizi sono soggettivi e come tali vanno presi, Quello che per noi può sembrare un aspetto negativo per altri potrà al contrario essere considerato un aspetto positivo. Per brevità, parlando dei percorsi effettati da noi indicheremo “Via Francigena” o più semplicemente “Via” e “Camino de Santiago” o “Camino” (con una “m”, alla spagnola), il tutto al singolare
perché, se in fase di descrizione, si deve necessariamente, per capire anche la storia, tenere in considerazione il complesso dei cammini, il cammino è stato fatto seguendo necessariamente un solo percorso.
Le guide
Sono parte essenziale del nostro equipaggiamento. Prima di iniziare i pellegrinaggi abbiamo fatto ricerche in internet, non solo documentandoci sui percorsi, ma anche leggendo numerosi diari pubblicati sul web.
Molti sono i siti che abbiamo frequentato per attingere informazioni, sia italiani che spagnoli. Tra tutti ci sentiamo di consigliare “Cammini verso ... Santiago” (http://www.pellegrinando.it/) curato da Luciano Callegari  e “Il Cammino di Santiago e ... oltre” (http://www.pellegrinibelluno.it/ ), curato da Oriano Rinaldo, “La via Francigena dei Pellegrini” (http://www.confraternitadisanjacopo.it) curato dalla Confraternita di San Jacopo di Perugia e “Cammina Francigena” (http://www.camminafrancigena.it/it/) curato di Itiner Aria sas.
Nostre fedeli compagne di viaggio però sono state le guide dell’editore “Terre di Mezzo”: “Guida al Cammino di Santiago” di Alfonso Curatolo, Miriam Giovanzana (a cui abbiamo aggiunto le guide “Il cammino di Santiago, la via francese in 31 tappe”, guide forse queste più aggiornate soprattutto per quanto riguarda le strutture di ospitalità, scaricate dal sito “Il Cammino di Santiago e ... oltre”).
“Guida alla Via Francigena” e “La Via Francigena Cartografia e GPS”, di Monica D’Atti e Franco cinti.
Le tappe
Mentre la Via è stata percorsa in più periodi, il Camino è stato effettato “tutto d’un fiato”. Queste diverse soluzioni hanno una spiegazione logica.
Passaggio a carponi
su sentiero ghiacciato
Innanzi tutto dobbiamo rilevare che spezzare il percorso non è, come può sembrare più facile, ma riprendere a camminare dopo una sosta è più faticoso, in quanto si devono riprendere i ritmi a cui eravamo abituati.
Spezzare il percorso della Via ha le sue ragioni. La prima è forse la più ovvia: non avendo mai provato percorsi di più giorni e, diciamolo pure, avendo una certa età non eravamo sicuri di essere in grado di portare a termine il nostro impegno. Altro motivo era quello di “testare” i materiali: cosa portare, cosa lasciare a casa, cosa è indispensabile, cosa è superfluo, ma soprattutto che scarpe usare. Ognuno ha la sua teoria, quindi nulla di meglio che provare direttamente.
Devo dire che questo ci è servito molto. Eravamo al via del Camino con uno zaino il cui contenuto era stato testato nel “riscaldamento” sulla Via.
Via Francigena. Partenza dal Monginevro il 10 febbraio ed arrivo a Roma l’8 settembre.
Sotto il sole nella meseta
In particolare:
Monginevro – Torino: 10 febbraio / 14 febbraio  
Torino – Mortara: 17 marzo / 20 marzo
Mortara – Fiorenzuola: 3 aprile / 7 aprile
Fiorenzuola – Pontremoli: 25 aprile / 29 aprile
Pontremoli – Siena: 24 luglio /  2 agosto
Siena – Roma: 29 agosto / 8 settembre
Camino di Santiago. Partenza da St Jean Pied de Port (F) il 16 maggio ed arrivo a Santiago de Compostela il 13 giugno dopo 29 tappe.
Tempo meteorologico
Devo dire che il tempo è stato molto clemente durante i nostri cammini. Percorrendo la Via abbiamo trovato tutte le temperature, siamo passati dai -2° dell’ inizio ai +30° delle ultime tappe. Questo è abbastanza comprensibile, in quanto l’arco di tempo utilizzato per completare il pellegrinaggio ha coperto tre stagioni.
Temperatura accettabile lungo il Camino: il periodo maggio/giugno credo sia quello più indicato per percorrerlo. Anche attraversando la Meseta, nel periodo fine maggio/primi di giugno, non abbiamo trovato le tanto temute temperature torride. Da segnalare che all’inizio di giugno al mattino la temperatura era abbastanza fredda, considerato il periodo.
Abbiamo avuto pioggia, durante i nostri pellegrinaggi, solo per circa 4/5 ore in tutto, tra l’altro pioggia leggera e non temporali. Crediamo da questo punto di vista di essere stati molto fortunati.

Bene, terminiamo qui questa prima puntata di “Via Vs Camino”. 
Nella prossima parleremo di “Segni, segnali e cartelli”.  



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