Oggi ho corso con Fausto la non competitiva di Arcene. Una
bella gara che si snoda principalmente tra sentieri di campagna e strade con
poco traffico, strade per altro già percorse in numerose altre occasioni per
gare che si sono svolte nella zona. Il tempo è stato clemente: nonostante in
cielo ci fossero minacciose nuvole nere, non ha piovuto, se si fa eccezione per
qualche goccia d’acqua caduta verso la fine della gara, almeno della nostra.
Non ci sarebbe da dire altro per questa manifestazione, ma
forse vale la pena di segnalare un fatto che succede dall’inizio dell’anno
all’atto delle iscrizioni alla gara.
Segnalo questo perché, nonostante siano già trascorsi
parecchi mesi dall’entrata in vigore della norma che maggiora di 50 centesimi
il costo dell’iscrizione alla gara per i non iscritti alla FIASP, si sentono
sempre più lamentele.
Per togliere ogni dubbio sullo scritto faccio presente che,
personalmente, sono iscritto alla FIASP fin dal 1984.
Oggi per la prima volta ho letto con attenzione il regolamento sul volantino della manifestazione e mi sono venuti alcuni dubbi, che spero qualcuno mi possa risolvere.
Oggi i tavoli per l’iscrizione alla gara erano due: uno
gestito dal CSI ed uno gestito dalla FIASP. La differenza sta nel fatto che nel
secondo punto i costi dell’iscrizione erano maggiorati, come già detto, dei
famosi 50 centesimi.
Se ne dovrebbe dedurre che un costo maggiore, per la stessa
manifestazione, regolarmente omologata FIASP (omologazione nr. 31 – 8 febbraio
2012) e CSI (omologazione nr. 28 – 8 febbraio 2012), offra maggiori servizi
oppure premi diversi.
Ho riletto con attenzione il regolamento e non ho trovato,
in nessun punto, nulla che facesse riferimento a qualcosa di diverso.
Si è sempre detto che la differenza sta nel fatto che la
gara omologata CSI non offre garanzie assicurative idonee per i partecipanti.
Il punto del regolamento che richiama l’assicurazione, in
questo caso è il punto 6, che tra l’altro dice: “... dei partecipanti che siano essi Soci PIASP, oppure no, senza limiti di età.”.
L’unica condizione posta è “... che siano in possesso del documento individuale
di partecipazione ...”.
La condizione posta per poter essere in regola con le norme
assicurative è “... che lo stesso (nominativo n.d.a.) abbia riscontro nella
lista dei partecipanti”, lista che deve essere predisposta dall’organizzazione.
Quest’ultimo fatto non mi risulta essere rispettato da nessun organizzatore,
almeno nella bergamasca.
Il punto 9 dice che ogni partecipante è tenuto a rispettare
i regolamenti FISAP, ma non fa riferimento ai regolamenti CSI. Questo è un
controsenso, in quanto la gara è omologata dalle due organizzazioni, fatto
confermato dalla nota finale posta al termine del regolamento:
“Per quanto non citato vige regolamento F.I.A.S.P. – I.V.V.
C.S.I.”. Ho scritto pari pari la “regola” (compresi i punti degli acronimi, che
non andrebbero mai inseriti!).
A quanto è scritto sembrerebbe che ci sia un regolamento
UNICO (è scritto “Regolamento” al singolare, fatto che viene rafforzato
dall’assenza della congiunzione tra IVV e CSI), regolamento di cui non ho trovato
traccia facendo ricerche sul WEB.
In conclusione, vorrei capire i motivi per cui
l’organizzazione di una manifestazione faccia pagare quote differenti per gli
stessi servizi, fatto che per altro sarebbe legittimo se la manifestazione
fosse solo omologata FIASP; in questo caso la regola “dei 50 centesimi” è
chiara: manifestazione FIASP, regole FIASP.
siamo i solito polli da spennare... ma polli tanto perchè siamo noi a farcelo fare!!!
RispondiElimina