giovedì 29 marzo 2012

Itinerari culturali "I Cammini di Santiago"


La domanda più frequente che viene posta a chi ha frequentato sia il “Cammino di Santiago” che la “Via Francigena” è: “Quale è il migliore?”.

Risposta difficile da dare, soprattutto se chi li ha percorsi lo ha fatto con lo spirito “pellegrino” e non con lo spirito “turistico”, ma aver percorso sia il Cammino che la Via, e soprattutto averli percorsi nello stesso anno, ci permette di dare alcune risposte sui “pregi e difetti” dei due itinerari con una certa cognizione di causa.

Naturalmente sono valutazioni personali e possono non collimare con altre esperienze vissute da chi ha frequentato gli stessi luoghi.


Potremmo quindi inserire una nuova rubrica “Camino vs Via / Via Vs Camino”

Prima di entrare nello specifico vogliamo tracciare una breve storia sia del “Camino” che della “Via”.
Per chi volesse approfondire basta fare una semplice ricerca con Google e troverà tutte le risposte a quanto non descritto, per motivi di spazio, in questo post (o nei successivi).
Iniziamo quindi il nostro cammino dal ... “Camino de Santiago”
Principali Cammini verso Santiago 
Il pellegrinaggio a Santiago de Compostela, meglio conosciuto con il nome di “Camino de Santiago”, rappresenta una delle tre grandi “peregrinationes maiores” dell'Occidente cristiano; le altre due conducono a Roma e a Gerusalemme. Tutti sono pellegrinaggi, però Dante fa una precisazione per distinguere gli uni dagli altri. Infatti i pellegrini che vanno a Gerusalemme si chiamano “palmieri”, quelli che visitano la tomba di San Pietro a Roma “romei”, mentre si definiscono  “peregrini” (o “pellegrini”), nel vero senso del termine, quelli che viaggiano verso Santiago di Compostella o che ritornano da laggiù.
La storia
(e in parte la tradizione e la leggenda) di Santiago de Compostela affonda le radici nell’epoca apostolica: dopo la morte e la resurrezione di Gesù gli apostoli si disperdono per annunciare il Vangelo fino ai confini della Terra. Secondo la tradizione, l’apostolo Giacomo il Maggiore arriva nella penisola iberica, attraversa l’Andalusia e giunge fino alla remota regione, popolata dai Celti, della Galizia. Ritornato in Palestina Giacomo il Maggiore muore martire, primo tra gli apostoli, decapitato nel 42 o nel 44 dopo Cristo. I suoi discepoli Teodoro e Anastasio ne trafugano il corpo e lo trasportano via mare nuovamente in Galizia. Passano i secoli e della tomba si perdono tracce e memoria, fino a quando nell’VIII secolo gli Arabi invadono la penisola iberica, ma un pastore galiziano, l’eremita Pelayo comincia a vedere ogni notte, sul monte Libradon, dove era stato sepolto san Giacomo, delle misteriose luci sul tumulo di un campo. Gli appare quindi in sogno l’apostolo Giacomo che lo invita a scavare lì per riportare alla luce il suo sepolcro. Pelayo informa il vescovo della località portuale di Iria Flavia e, durante i lavori di scavo, viene alla luce un’arca di marmo all’interno della quale si trovano i resti di un uomo decapitato. Si grida al miracolo e la notizia del ritrovamento del corpo di san Giacomo comincia a diffondersi”.
Da lì in poi, milioni di piedi hanno solcato la via che va verso Santiago, ideando e segnando anche percorsi nuovi. Santiago è così diventata la terza città santa della cristianità dopo Roma e Gerusalemme.
La rinascita
Dopo vari secoli di abbandono, attorno al 1950, qualcuno riprese a camminare verso la tomba dell’apostolo Giacomo.Il tracciato è stato recuperato e sono molti i pellegrini che desiderano realizzarlo, alcuni mossi dal loro senso religioso ed altri per cultura, sport e turismo.
"La flecha amarilla"
La “freccia gialla” è la segnaletica principale del Cammino. Esiste dal 1984 quando Elías Valiña Sanpedro, il parroco di un paesino in provincia di Lugo, cominciò a dipingere le frecce con una vernice gialla che operai addetti alla manutenzione della segnaletica stradale gli regalarono. Valiña inoltre, realizzò varie opere di pulizia, di ricupero di tratti perduti, di conteggio chilometrico, etc. Il suo lavoro fu così importante che il sacerdote viene considerato il maggiore promotore e conservatore del Cammino di Santiago come itinerario di pellegrinaggio e turismo. 
Elías Valiña Sanpedro
Nel 1987 il Consiglio d’Europa  dichiarò il pellegrinaggio verso Santiago di Compostella “primo itinerario culturale d’Europa”.
Sicuramente l’attuale sviluppo di questa grandissima espressione di umanità ha consentito alle popolazione dei territori toccati dal percorso di emanciparsi dal sottosviluppo e di limitare lo spopolamento delle terre attraversate. Tutto ciò ha reso agevole tracciare sentieri dedicati ai pellegrini ed offrire pasti e pernottamenti a basso costo.
Attualmente a Santiago de Compostela confluiscono il Camino Frances (quello più conosciuto e frequentato), il Camino de Forsagrada, la Via de la Plata, il Camino del Norte, il Camino Ingles, il Camino de Fisterrra, la Ruta del Mar ed il Cammino Portoghese.
Durante tutto l’anno (con una piccola pausa nei mesi più freddi) il Camino Frances è  percorso da un flusso continuo di pellegrini di ogni nazionalità.
Il cammino classico, “Camino Frances”, inizia in territorio francese, a Saint Jean Pied de Port, e consta di circa 30 tappe per un totale di circa 750 chilometri.



Nessun commento:

Posta un commento