Questo è il primo di una serie di commenti riguardanti i nostri "cammini" nella Bergamasca. Questi cammini, se volete chiamateli "pellegrinaggi" ci stanno facendo scoprire un mondo sconosciuto anche se è praticamente accanto a noi.
Ci auguriamo che leggendo questi brevi scritti, vi "venga la voglia" di provare di persona gli itinerari e siamo sicuri che scoprirete delle cose che a noi sono passate inosservate.
Buona lettura, ma soprattutto "Buon cammino!"
Era una grigia giornata di gennaio... |
Oggi, nonostante la giornata “grigia”, ho colmato questa lacuna.
La giornata, tipicamente invernale, ha reso ancora più suggestivo questo pellegrinaggio in terra Bergamasca. Certo il percorso non ricalca i sentieri percorsi nei pellegrinaggi dello scorso anno, ma si è svolto sempre su strade secondarie e con traffico assente o quasi nullo.
Stezzano - Santuario Madonna dei Campi |
E’ stato uno spettacolo camminare tra alberi resi bianchi, non dalla neve, ma dalla galaverna che ci accompagna da alcuni giorni. Paesaggi suggestivi tipo “vedo e non vedo” con i contorni delle cosi resi indefiniti dalla foschia, il sole sembrava un lampione acceso, ma come un lampione non riusciva ad illuminare il “tutto” ma solo una “parte” del panorama.
Un mondo perduto |
Il percorso, o meglio il “cammino”, si è snodato nella campagna della bergamasca e ha rivelato una situazione “antica”: cascine abbandonate, cascine ancora abitate. La differenza sta nel fatto che ora non si vedono nelle più poche cascine abitate contadini intenti, vista la stagione, a preparare o riparare attrezzi che avrebbero utilizzato nella bella stagione, ma pochi contadini su grossi trattori.
Cammino agevole e senza difficoltà attraverso i comuni di Treviolo, Lallio, Stezzano (dove siamo passati davanti al Santuario della Madonna dei Campi), Zanica ed infine Basella di Urgnano, e come già detto, su strade secondarie. Sicuramente la prossima volta sarà leggermente diverso, in quanto abbiamo potuto constatare che in alcuni tratti è possibile “sostituire” le strade comunali, con strade vicinali che collegano le cascine: questo è il vantaggio di andare a piedi!
Siamo arrivati al Santuario della Basella quando il campanile stava suonando mezzogiorno: purtroppo la Basilica era chiusa!
Basella di Urgnano - Santuario |
Pranzo presso il ristorante “Al Santuario” (poteva forse chiamarsi diversamente un ristorante sul piazzale? Certo che no!). Lo consiglio vivamente a tutti quelli che faranno questo pellegrinaggio: gentilezza del personale, velocità nel servizio e prezzo da... pellegrino!
Il pellegrinaggio ha suscitato in noi alcune riflessioni, che ora condivido con voi.
Molte volte cerchiamo lontano quello che possiamo trovare anche vicino a noi: quanti luoghi della fede, con storia millenaria, abbiamo nella Bergamasca? Quanti “mini pellegrinaggi” possiamo fare senza grandi spostamenti partendo da “fuori la nostra porta”?
Beh, per ora non lo sappiamo, ma dateci tempo e ve lo sapremo dire.
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