domenica 10 marzo 2013

BresciaArtMarathon: una marea verde sommerge i puntini blu!

Oggi era in programma la Maratona di Brescia, lasciatemela chiamare così: in fondo siamo Italiani e non capisco la mania di usare la denominazione in inglese. Sarò d’accordo solo nel caso in cui, invece di indicare le distanze in chilometri, si indicheranno le distanze in miglia, per cui la maratona non si correrà sulla distanza di 42,195 chilometri, ma di 26.2 miglia (indicate esattamente così, in quanto nella numerazione inglese il carattere per la separazione dei decimali è il punto!).
Alla partenza,nonostante si corresse in terra Bresciana, numerosi atleti dei Runners Bergamo erano presenti. È infatti notoria la rivalità tra i tifosi del Brescia e quelli dell’Atalanta, ma si sa i podisti sono di altra stoffa, non importa il colore della maglia, la fatica è sempre la stessa e si è sempre pronti a darsi una mano in caso di difficoltà.
Brescia Art Marathon Medaglia e pettorale
Come dicevo, eravamo in molti (all’arrivo saranno 67 gli atleti dei Runners Bergamo presenti nelle varie classifiche), ma risultavamo quasi invisibili. Il motivo? C’erano moltissime maglie con il classico logo dei RB, il profilo di Città Alta e l’Omino che corre (beh, come al solito, qualcuno si è dimenticato la maglia della società nel cassetto...). Qual è il problema allora? Tanti atleti, quasi tutti con la maglia dello società, quindi massima visibilità. Sì, se le maglie fossero tutte uguali. Invece vi era una notevole varietà... Un bene forse per alcuni, in quanto sta a dimostrare che abbiamo un ricco guardaroba, che organizziamo le gare, che ...
Di contro i nostri cugini della BresciaMarathon erano tutti perfettamente in “regola”: maglia verde con il Leone ruggente. Unica variante era se indossare la canottiera o maglietta. Risultato: un bel colpo d’occhio, non solo perché erano vestiti in modo uniforme, ma perché prima della partenza facevano “gruppo”.
Credo che su questo fatto si debba fare una bella riflessione.
Ecco il motivo del titolo del post. Titolo pensato correndo; corro piano, ma penso molto, anzi avevo anche il titolo di scorta: “Il Leone bresciano divora l’Omino bergamasco!”.
Ma veniamo alla gara. Ecco alcune riflessioni in “pillole”, riflessioni personali, che naturalmente ognuno potrà condividere in tutto, in parte o magari per niente.
Siamo sempre in tre Fausto, Fausto & Hector!
Diciamo riflessioni “chilometriche”...
Km 3. “Inchino” della Maratona di Brescia per gli atleti del BresciaMarathon (s,ì quelli delle maglie verdi!). Infatti la gara passava accanto al luogo di ritrovo degli atleti bresciani per gli allenamenti del mercoledì.
Km 8. Raggiungo Dario, non è un buon segno, infatti di questi tempi lui vale molto più di me. Sta camminando, rallento e cammino qualche metro con lui. Ha un problema ad una gamba, mi dice che proverà a concludere la gara. Gli faccio gli auguri di tutto cuore, anche se penso che non riuscirà a concluderla, mancano ancora troppi chilometri. Sarà così!
Km 10/17. Un buon motivo per parlare. Si parla di pellegrinaggi con due atleti. Hanno percorso Santiago, vorrebbero percorrere la Via di Sigerico; posso non dare alcune informazioni? ... se mi leggono il libro dell’autore “inaffidabile” che abbiamo usato noi come guida, sarebbero nei guai...
Km 20. Ecco il “triste” palloncino delle 4.15. Sta correndo solo, spero non soffra di solitudine.
Km 22/27. Per la prima volta riesco a correre un tratto della maratona con Antonio; fin qui nulla di strano, la novità è che riusciamo anche a parlare.
Km 38. Altro palloncino “solitario”, quello delle 4.30. Anzi, non è solitario: una ragazza rallenta per fargli compagnia. È l’atleta che accompagna il pacemaker.
Km 40. Punto di ristoro presidiato dagli atleti del BresciaMarathon. Finalmente riesco ad incontrare “Mr Marathon” (Ivano, per la famiglia), responsabile di uno dei siti (...blog) di una società atletica, che io reputo tra i migliori (vedere per credere). Un’ottima occasione per scambiare qualche parola e ... riprendere fiato.
Km 41 e rotti. Manca poco, ricevo dagli amici un tifo da stadio... ecco il motivo per cui oggi ho impiegato più del solito per correre la maratona: ho lasciato a tutti il tempo di arrivare.
La gara è finita, ma un pensiero va a Giuseppe; oggi ho corso la maratona anche per lui. Spero che il prossimo anno sia in piazza della Loggia per ringraziarmi!

5 commenti:

  1. Grazie Sir Marathon
    Peccato solo di non averti e di non esserti fatto riconoscere anche da me. Dopo aver corso la TEN mi sono precipitato a prendere la fotocamera a casa e fotografavo tutti i nostri leoncini di passaggio. In un attimo di distrazione mi sono perso la cara Rossella. Ma alla prossima gita in terra bresciana una bella foto tra cugini è doverosa.
    Un saluto a te e a tutti gli omini orobici.
    Stefano Beltrami

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    1. Ciao complimenti x l'articolo molto sintetico e perfetto, cero anchio è vero bello vederli tutti prima della partenza in tuta biancoverde,peccato che noi una tuta sociale non l'abbiamo?

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  2. Un cordiale saluto agli amici bergamaschi, onorati per la loro valida compagnia

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  3. Bell'esempio di sportività per molti.
    Grazie

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  4. Bell'articolo Sir Marathon, grazie. L'ho letto volentieri e, non lo nascondo, provando orgoglio per il nostro "bel gruppo".
    Ero anche io al ristoro del 40° ma non ti ho visto/riconosciuto.
    Avrei fatto volentieri la tua personale conoscenza. Complimenti per il blog che spesso leggo.
    ... ma ci sarà una prossima volta, in terra bresciana o bergamasca!

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