Innanzi
tutto è una corsa che si può classificare come una “competitiva/non
competitiva”, nel senso che, pur non essendo stilata nessuna
classifica alla fine della gara, è l'occasione per verificare sul
campo certe gerarchie che ci sono all'interno dei gruppi, ma in modo
più soft rispetto ad una gara omologata. Questa gara è anche
l'occasione per cementare amicizie che vanno al di là del gruppo
sportivo, almeno nella prima parte, nella quale si è obbligati a
correre tutti in gruppo e ad un passo lento, per i più forti, ed
accettabile per i tipi come me! Ecco quindi l'opportunità di
scambiare giudizi sulle gare dell'anno appena terminato, propositi
per l'anno nuovo, di rafforzare conoscenze e scoprire lati
sconosciuti di amici/atleti.
Per la verità, visto il tracciato della
gara che includeva una salita di sei chilometri, non era mia
intenzione partecipare, ma la ditta F&F” (Ferdinando e
Fausto) è molto persuasiva e poi... sono, per questo tipo di cose,
un soggetto molto facile da convincere. Avevo anche programmato la
gara: sarei partito nelle ultime posizioni e le avrei mantenute fino
alla fine. Avrei così avuto la possibilità di pensare a come
impostare questo ultimo post dell'anno: una sorta di riassunto di
quanto fatto negli ultimi dodici mesi, per quanto concerne il
principale argomento del blog: il camminare. Aver partecipato a
maratone “irrinunciabili”, quali la maratona
di
Padova e quella di Reggio Emilia, oppure aver terminato
il pellegrinaggio della Via Francigena seguendo il percorso di
Sigerico, che da Canterbury raggiunge Roma, tra l'altro raggiunta il
giorno del 50o anniversario della morte di papa Giovanni
XXIII. Ma, come spesso accade, gli avvenimenti non sono mai come uno
se li aspetta.
Come dicevo all'inizio, questa gara è l'occasione per chiacchierare e chiacchierando si scoprono situazioni sulle quali credo si possa, anzi si debba, soffermasi e fare una piccola riflessione.
Ci
sono atleti che corrono “...con il cronometro al polso, altri
con le lacrime in tasca!”. Facile individuare i primi, certo
atleti di valore: preparano meticolosamente la gara, non lasciano
nulla al caso e raggiungono un risultato che molto presto sarà un
ricordo sbiadito, sia perché questo risultato potrà essere
migliorato dallo stesso atleta, e questo sarà vissuto come un fatto
positivo, ma potrà essere superato da altri e questo sarà vissuto
come un fatto negativo.
Ma
chi “...corre con le lacrime in tasca!” vivrà il suo
momento come un attimo che rimarrà impresso indelebilmente nella sua
mente. Non crediate che questo tipo di atleta sia un atleta di
secondo piano, uno che affronta le competizioni senza preparazione,
solo per finirle. Ma, come dicevo poche righe fa, ci sono degli
imprevisti che possono cambiare il futuro. Fatti negativi, come la
perdita di un amico fraterno che comporta la rinuncia ad una gara
importante, come la “Nove colli”, preparata in mesi di duri
allenamenti, con sacrifici che coinvolgono la famiglia. Passato un
anno, la sfortuna si accanisce: un infortunio poche settimane prima
della gara sembra riproporre un copione già visto. No, ora la gara
“s'ha da fare!”. Lo si deve all'amico! Sedute dal
massaggiatore e riposo assoluto non sono certo una fine preparazione
ideale. Ma il massaggiatore in questione non sistema solo i muscoli
(vedi),
ma ritempra pure lo spirito. Il finale di questa storia “ve lo”
devo dire: “Nove colli” finita in quarta posizione, “...con
le lacrime in tasca”. Sono sicuro che un giudice attento e
severo avrebbe squalificato l'atleta, in quanto sulla linea del
traguardo non era solo... ma erano in due!
Tifo sponsorizzato! |
Credo
che non ci sia modo migliore per chiudere questo post, in quanto le
idee di questo atleta sono molto simili alle mie!
Vero?
O per dirla alla cinese (visto che il blog è sicuramente letto da
cinesi), “Velo?”.
Anche
se l'obiettivo della prossima partecipazione dell'atleta in questione
sarà quello di correre con(tro) il cronometro, gli auguro di tutto
cuore di raggiungere quello che si è prefisso... e che non svelo ora
(pensate ho già l'argomento del post con mesi di anticipo). Sono
sicuro però che nulla sostituirà la soddisfazione del passaggio sul
traguardo... con l'amico!
Tornando
alla gara, oggi ho “Chiuso la porta!”.
Panorama... visto da mezza salita! |
Un
buon 2014 a tutti!
©
foto Fausto Dellapiana 2013
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