domenica 29 dicembre 2013

E l'ultimo chiuda la porta!

Oggi in programma una corsa che nel suo genere è forse l'unica che si disputa a Bergamo: la “Presezzo Roncola Presezzo”. Ma cosa ha di particolare questa corsa? Cosa la distingue dalle decine di corse, competitive o non competitive, che si organizzano nella nostra provincia?
Innanzi tutto è una corsa che si può classificare come una “competitiva/non competitiva”, nel senso che, pur non essendo stilata nessuna classifica alla fine della gara, è l'occasione per verificare sul campo certe gerarchie che ci sono all'interno dei gruppi, ma in modo più soft rispetto ad una gara omologata. Questa gara è anche l'occasione per cementare amicizie che vanno al di là del gruppo sportivo, almeno nella prima parte, nella quale si è obbligati a correre tutti in gruppo e ad un passo lento, per i più forti, ed accettabile per i tipi come me! Ecco quindi l'opportunità di scambiare giudizi sulle gare dell'anno appena terminato, propositi per l'anno nuovo, di rafforzare conoscenze e scoprire lati sconosciuti di amici/atleti.
 

F & F & F
Fausto, Ferdinando, Fausto

Per la verità, visto il tracciato della gara che includeva una salita di sei chilometri, non era mia intenzione partecipare, ma la ditta F&F” (Ferdinando e Fausto) è molto persuasiva e poi... sono, per questo tipo di cose, un soggetto molto facile da convincere. Avevo anche programmato la gara: sarei partito nelle ultime posizioni e le avrei mantenute fino alla fine. Avrei così avuto la possibilità di pensare a come impostare questo ultimo post dell'anno: una sorta di riassunto di quanto fatto negli ultimi dodici mesi, per quanto concerne il principale argomento del blog: il camminare. Aver partecipato a maratone “irrinunciabili”, quali la maratona di Padova e quella di Reggio Emilia, oppure aver terminato il pellegrinaggio della Via Francigena seguendo il percorso di Sigerico, che da Canterbury raggiunge Roma, tra l'altro raggiunta il giorno del 50o anniversario della morte di papa Giovanni XXIII. Ma, come spesso accade, gli avvenimenti non sono mai come uno se li aspetta.
Come dicevo all'inizio, questa gara è l'occasione per chiacchierare e chiacchierando si scoprono situazioni sulle quali credo si possa, anzi si debba, soffermasi e fare una piccola riflessione.
Ci sono atleti che corrono “...con il cronometro al polso, altri con le lacrime in tasca!”. Facile individuare i primi, certo atleti di valore: preparano meticolosamente la gara, non lasciano nulla al caso e raggiungono un risultato che molto presto sarà un ricordo sbiadito, sia perché questo risultato potrà essere migliorato dallo stesso atleta, e questo sarà vissuto come un fatto positivo, ma potrà essere superato da altri e questo sarà vissuto come un fatto negativo.
Ma chi “...corre con le lacrime in tasca!” vivrà il suo momento come un attimo che rimarrà impresso indelebilmente nella sua mente. Non crediate che questo tipo di atleta sia un atleta di secondo piano, uno che affronta le competizioni senza preparazione, solo per finirle. Ma, come dicevo poche righe fa, ci sono degli imprevisti che possono cambiare il futuro. Fatti negativi, come la perdita di un amico fraterno che comporta la rinuncia ad una gara importante, come la “Nove colli”, preparata in mesi di duri allenamenti, con sacrifici che coinvolgono la famiglia. Passato un anno, la sfortuna si accanisce: un infortunio poche settimane prima della gara sembra riproporre un copione già visto. No, ora la gara “s'ha da fare!”. Lo si deve all'amico! Sedute dal massaggiatore e riposo assoluto non sono certo una fine preparazione ideale. Ma il massaggiatore in questione non sistema solo i muscoli (vedi), ma ritempra pure lo spirito. Il finale di questa storia “ve lo” devo dire: “Nove colli” finita in quarta posizione, “...con le lacrime in tasca”. Sono sicuro che un giudice attento e severo avrebbe squalificato l'atleta, in quanto sulla linea del traguardo non era solo... ma erano in due!

Tifo sponsorizzato!
Credo che non ci sia modo migliore per chiudere questo post, in quanto le idee di questo atleta sono molto simili alle mie!
Vero? O per dirla alla cinese (visto che il blog è sicuramente letto da cinesi), “Velo?”.
Anche se l'obiettivo della prossima partecipazione dell'atleta in questione sarà quello di correre con(tro) il cronometro, gli auguro di tutto cuore di raggiungere quello che si è prefisso... e che non svelo ora (pensate ho già l'argomento del post con mesi di anticipo). Sono sicuro però che nulla sostituirà la soddisfazione del passaggio sul traguardo... con l'amico!

Tornando alla gara, oggi ho “Chiuso la porta!”.
 
Panorama... visto da mezza salita!
 
Un buon 2014 a tutti!



© foto Fausto Dellapiana 2013


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