giovedì 8 febbraio 2024

Foto sfocate, foto nitide

Qualcuno dei miei venticinque lettori non sarà molto d'accordo sulle motivazioni per cui corro le mie gare solitarie; “parli sempre di morti ...” questo è quello che mi si rimprovera. Beh, quando a ottobre corro la mia “Maratona delle Foglie Morte” è pur vero che faccio riferimento ad amici che non ci sono più, amici che mi hanno preceduto sul traguardo dell'ultima corsa, quella che ha un unico concorrente. Ma in quel caso sono per me momenti, sì di tristezza, ma anche di una genuina gioia nel ricordare momenti trascorsi assieme, ma soprattutto per tenere viva, non solo in me, ma anche e soprattutto per gli amici la loro memoria. Diverso discorso l'avere “memoria” o tenere il “ricordo” di fatti tragici, avvenuti nel secolo scorso, ma che oggi sembrano essere nuovamente di attualità. Il giorno 10 febbraio è la giornata del ricordo delle Foibe. Non mi dilungo in spiegazioni in quanto credo che siano noti a tutti i fatti (ho già spiegato e al termine del post troverete i link relativi). Quest'anno la corsa viene disputata a livello nazionale l'11 febbraio, a Roma: la “Corsa del Ricordo”, una 10 chilometri organizzata dall'ASI (Associazioni Sportive Italiane).
Beh, io, come al solito e come … Lupo Solitario, sono un po' fuori dalle regole, per cui mi sono organizzato, come negli ultimi due anni, la “mia” corsa del Ricordo. Il primo anno fu una maratona, l'anno scorso una mezza e quest'anno … pure. L'importante è mantenere vivo il ricordo di quei tragici avvenimenti, che per molti anni sono stati quasi dimenticati. Già nel post dello scorso anno ho ricordato il fatto per cui il ricordo della tragedia degli italiani esuli dall'Istria era per mio papà un vivo ricordo. Breve descrizione della mia gara corsa come sempre in solitudine e che anche quest'anno mi ha visto vincitore. Ok, oltre ad essere il primo ero pure l'ultimo. Pignoli! Nulla di importante da segnalare, e quindi ecco il tempo finale: 2h 42' 16”. Anche in questo caso rispettata la regola del 60!


Potrei terminare qui il post, con gioia di Rossana (la mia correttrice di bozze), me se il post, fino ad ora e stato più corto del normale è dovuto al fatto che, terminato di correre la mia mezza, devo correre a Bergamo per vedere gli atleti del mio gruppo, i Runners Bergamo, impegnati nella “Mezza di Bergamo” (e nella 10 km). 

Grandi assenti i miei “allievi” maratoneti, Angelo, impegnato a preparare una MilanoCityMarathon in grande stile, e Mattia, per ora ancora fermo ai box. Naturalmente a loro i miei migliori auguri per poter raggiungere presto gli obbiettivi che si sono prefissi. Ma, si sa, i Runners Bergamo sono come il prezzemolo, che si sposa bene con tutti i cibi. Raggiungo la gara (come spettatore) dal 19° chilometro, quando sta transitando l'ultimo concorrente della 10 km, scortato dall'addetto al servizio scopa, che lo accompagnerà fino all'arrivo. Percorro con tutta tranquillità i due chilometri finali ed ho modo di fare il tifo per i miei “sconosciuti” compagni di squadra (eh, sì, purtroppo li distinguo, salvo qualche eccezione, solo dalla maglia della società). Raggiungo la zona di arrivo proprio quando stanno per iniziare le premiazioni della gara corta, la “10 chilometri”. Vedendo lo svolgimento delle premiazioni mi sovviene la frase, anzi la semplice parola, che un “vecchio compagno di squadra” solea dire in determinate situazioni … non all'altezza della situazione: “Tristezza!”. In effetti, come dargli torto? In molti casi i premiati, chiamati sul podio per ritirare il premio e per il meritato applauso, non si presentavano. Questo credo sia un gesto antisportivo, soprattutto nei confronti della società di appartenenza, ma anche nei confronti degli organizzatori della gara. Beh, questo è quello che io penso. Meno male che a tirarmi su il morale ci hanno pensato i miei compagni Miki, Patrizio e Renato, che hanno monopolizzato il podio della categoria M60. Bravi! Un momento! Noto qualcosa di strano: tre Runners Bergamo sul podio e … tre divise diverse. Beh, forse pure io potrei appropriarmi della frase già citata, ma lasciamo correre. Un bravo pure a Giacomo, primo della sua categoria. Mentre ritorno verso casa, stanno giungendo al traguardo gli ultimi concorrenti della mezza maratona, le cui premiazioni saranno tra molti minuti. Evabbè, sarà per il prossimo anno, sperando che tutti i premiati della mia società abbiano la stessa divisa quando si presenteranno sul podio.

Riprendo la parte iniziale del post ed il titolo che fino ad ora non sembra essere in sintonia con quanto scritto. Dicevo all'inizio di deve tenere “memoria” e “ricordo” del passato per non commettere più oggi certi tragici errori. Mi sembra che non sia così. Nel ricercare materiale, non solo per un attimo di riflessione ma anche per poter disegnare il pettorale della mia corsa, la foto più iconica e ricorrente, foto sfocata dal tempo, è quella di una bambina con uno sguardo triste, con una piccola valigia, con un numero scritto, nella quale credo abbia tutto il suo povero avere. Foto che rimanda ad una foto molto più nitida della bambina palestinese che ha in mano il suo tesoro: due bottiglie di acqua potabile (?). Di sicuro per il passato possiamo solo ricordare, ma sono certo che tutti noi possiamo fare qualcosa per il presente. in modo che questi fatti terribili non si ripetano mai più.

Post sul blog collegati

2023 – Corsa del Ricordo

2022 – Maratona del Ricordo

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Integrazioni del 10 febbraio

Pubblico, in aggiunta a quanto scritto, il discorso del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sul dramma delle foibe. In particolare estrapolo due frasi che sono in perfetta sintonia con il mio scritto, certo diversa è la caratura di chi le pronuncia, ma uguale l'aspettativa per il futuro.

Gorizia, la città simbolo della divisione, è oggi associata - grazie a una generosa intuizione della Slovenia - a Nova Gorica: due città, due Stati, una sola capitale della cultura europea per il 2025.”.

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Se non possiamo cambiare il passato, possiamo contribuire a costruire un presente e un futuro migliori”. (*)

(*) Sergio Mattarella – 9 febbraio 2024








Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della Celebrazione del “Giorno del Ricordo” - Testo -

1 commento:

  1. Ciao complimenti x la tua relazione però consentimi 2 parole . Passano 22 anni e non è cambiato niente la divisa sociale? Ma dove ciao da un amico con il tuo stesso nome. Un saluto a Rossana 👏👏👏

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