La pandemia è ormai un ricordo, o meglio le restrizioni legate ad essa, infatti secondo i dati GIMBE i decessi riferiti alla settimana 27 gennaio 2 febbraio sono 439. Non avere le restrizioni ha permesso un ritorno alla nornalità e tra gli effetti positivi è stato il ritorno alle gare podistiche competitive di “massa”, anche se in molti casi si ha una partecipazioni con numeri ridotti in relazioni al pre pandemia. Il 5 febbraio si è disputata nella mia città la “Mezza di Bergamo” che con la “10 km” ha visto regolarmente classificati più di 1600 atleti. Ecco un occasione per correre senza problemi a casa mia. Ma … come ho già scritto in molti post l'obbligo forzato di correre da solo nel periodo di isolamento ha modificato il mio approccio alla corsa. Ecco la “corsa” è diventata non il fine ma il mezzo. Ora quasi sempre corro (beh, ho capito mi correggo subito prima che mi correggiate voi) … “corricchio” per un motivo. Domenica 5 febbraio l'ASI ha organizzato la “Corsa del Ricordo” giunta alla decima edizione. Dal loro sito prendo le motivazioni “Dieci chilometri di corsa per continuare a tenere vivo il ricordo e perché certi fatti non avvengano mai più. Non è difficile imbattersi in polemiche, in Italia, quando si devono fare i conti con la Storia, e questo avviene anche quando si tratta di ricordare eventi drammatici come la tragedia delle Foibe e l'esodo delle popolazioni Giuliano-Dalmate. Invece di unire, questi eventi continuano, dopo decenni, a dividere. Fino a non troppi anni fa l'argomento era, persino tabù sui libri di storia, pochi, pochissimi conoscevano i fatti che hanno insanguinato, martoriato, fino a dover subire l'umiliazione di un esodo, gli Italiani che abitavano quelle terre.”. Ebbene anche io, nel mio piccolo, condividendo a pieno le motivazioni mi sono organizzato la mia “Corsa del Ricordo”, unica differenza e che i chilometri sono 21,097, una mezza insomma. Già lo scorso anno, avevo organizzato la “Maratona del ricordo”, ma quest'anno per i motivi che capirete più avanti mi sono limitato alla mezza. Essere organizzatore, nonché unico participante, mi permette di avere ampia libertà sugli orari ecco quindi che la partenza è fissata per le 7.00 di domenica, come sempre con elasticità. Partenza anticipata rispetto al solito, per mia fortuna a fronte di una temperatura di -1° alla partenza, la giornata era soleggiata e dopo pochi giri il termometro era già di qualche grado sopra lo zero. Non la faccio lunga nel descrivere la gara: sempre al comando, fin dal primo giro termino la mia gara con un tempo di 2h 49' 23”. Con questo tempo sarei andato fuori tempo massimo alla Mezza di Bergamo!
Epilogo
Durante la mia corsa solitaria ho riflettuto a lungo sulle sorti delle popolazioni Giuliano-Dalmate che hanno dovuto abbandonare con la forza le loro terre d'origine e sui molti che sono stati uccisi. Mi sono venuti alla mente anche fatti della mia infanzia. Ricordo che nelle case popolari della Celadina, dove abitavamo era presente una famiglia esodata dall'Istria. Ricordo che mio papà, forse ricordando l'aiuto avuto dopo l'8 settembre non solo dalla popolazione jugoslava ma anche dagli italiani d'Istria , ha cercato per quanto possibile di ricambiare. Allora era cosa comune dividere il poco con chi aveva niente.
Lascio alle parole del Presidente Mattarella commemorare, a nome di tutti noi, il ricordo di quei tristi fatti. Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della Celebrazione del “Giorno del Ricordo”
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