mercoledì 22 febbraio 2023

Quando gli amici chiamano...

… non si può dire di no! 
Mi ero abituato troppo bene nell'affrontare la mia corsa della domenica: oltre a decidere solo alla sera del sabato la lunghezza, mi riservavo di decidere alla domenica mattina l'orario di partenza. Per quanto riguarda il tracciato, sono certo che gli abituali lettori del blog avranno già indovinato. Per le gare “ufficiali” la scelta, certo senza molta fantasia, era tra il percorso della “Mezza del Brembo” (vecchio tracciato) o l'anello della pista ciclabile del parco Callioni, dove, ricordo, si sono disputate varie edizioni della “Maratona sul Brembo”, che, come tutti sanno, sono percorsi misurati e certificati dalla FIDAL, mentre per le gare “non ufficiali” le vie di Treviolo e dei comuni limitrofi vedevano il passaggio del corridore solitario. In questo ultimo caso, la partenza e l'arrivo erano l'uscio di casa e la distanza, variabile secondo il tempo e la voglia, era resa possibile dalle numerose variabili offerte dalla conoscenza del territorio. A scanso di equivoci, intendo per gare ufficiali quelle con la distanza canonica della maratona e della mezza, mentre le gare non ufficiali hanno una distanza che va dai dieci ai trenta chilometri.
Naturalmente la cronaca, ma soprattutto le classifiche delle gare ufficiali le trovate solo su questo blog; infatti la partecipazione non molto nutrita non consente l'ingaggio di giudici che stilino le classifiche e di società per la rilevazione dei tempi. 
Il grosso vantaggio di quest'approccio alla corsa domenicale è il fatto di poter definire l'orario di partenza solo pochi minuti prima della partenza stessa e quindi di scegliere l'orario in cui alzarsi. Giornata fredda? Giornata piovosa? Nessun problema, partenza rinviata di un'oretta. Giornata che promette afa e caldo soffocante? Ecco che l'uscita è anticipata. Bene, con queste premesse domenica 12 febbraio avevo in programma una mezza sul circuito della Roncola. Dico “avevo” perché al sabato mi arriva il messaggio del Piro che propone una non competitiva di circa 19 chilometri ad Arcene, comune non molto distante da casa mia. Si offre anche di fare da tassista e quindi mi toglie ogni possibilità di declinare l'invito. Certo, mi dovrò alzare un'oretta prima del previsto, ma posso dire di no a Stefano? Sono inoltre sicuro che, avendo promesso di fare corsa comune, manterrà la sua promessa. Raggiungiamo la zona che l'organizzazione ha indicato come parcheggio, ma, non vedendo nessun podista in zona, decidiamo di tentare la fortuna cercando un parcheggio più vicino alla partenza. Si sa, la fortuna aiuta gli audaci e Stefano lo è; si trova un posto per l'auto ad un paio di centinaia di metri dalla partenza, mentre l'altro distava più di un chilometro. La giornata è fredda ma soleggiata e, mentre ci accingiamo a partire, incrociamo Elena, che sarà nostra compagna per tutta la gara. Elena è reduce dalla mezza di Bergamo e questa volta è felice. Il motivo? Beh, non ha ricevuto la medaglia (le sarà consegnata successivamente), ma almeno ha potuto fare il ristoro finale. (*) Sento già molti di voi che diranno: “E dov'è la novità? Terminata la gara, vi è il ristoro per tutti!

Beh, questo era quello che anche io pensavo, ma Elena mi ha raccontato che lo scorso anno terminata la mezza di Treviglio, con largo anticipo sul tempo massimo concesso, non ha trovato nulla al ristoro finale e la risposta data dall'organizzatore non è stata: “Ok, abbiamo finito tutto, andiamo al bar che ti offro un tè caldo”, come sarebbe stato giusto e corretto, ma: “La prossima volta arriva prima ...”, forse non proprio con questa parole, ma questo era il senso. A proposito di ristori, qui ci sono delle Streghe tentatrici”, che offrono pane e nutella! Per fortuna, come Ulisse, che non ha ceduto al richiamo delle sirene, anche io ho resistito e ho rifiutato il dolce dono. Beh, se vogliamo dirla tutta, al ristoro successivo sono rimasto pure io irretito da un dolce richiamo: un paio di pasticcini fatti in casa. Potevo forse deludere le pasticcere che offrivano il loro prodotto con il sorriso sulle labbra?

Percorso in gran parte sterrato o su strade con scarso traffico e dove era presente un ottimo servizio di sicurezza offerto dall'organizzazione. Un po' di tristezza passando accanto a numerose risorgive ora in secca. Qui, anni fa, gli abitanti dei paesi limitrofi venivano nelle giornate estive per trovare refrigerio ed i campi bagnati dalle acque fornivano uno o due tagli di fienagione in più rispetto ad altre zone.

Tagliamo il traguardo, senza particolari problemi, tutti assieme, come sempre in compagnia abbiamo fatto tutta la corsa.

Elena, si si vede alla MilanoMarathon ...


Mariaclotilde Adosini


(*) Bergamaschi sportivi
Scherma, il fairplay della bergamasca Mariaclotilde Adosini conquista la Francia Alla Coppa del mondo Under 20 di spada femminile, la giovane atleta ammette l'errore dell'arbitro e rinuncia alla vittoria. "Rispetto della mia avversaria e del nostro sport, lo rifarei". (vedi)

Atletica, anche noi, Runners Bergamo, abbiamo il nostro atleta che con molto fairplay rinuncia alla medaglia per donarla ad un'atleta che, condividendo tutta la corsa con Elena, ha portato a termine la sua prima mezza maratona. Potevo il nostro atleta lasciarla senza medaglia? Certo che no! Ah, dimenticavo il suo nome Rosario, ora non più “Predicatore”, ma “Rosario cuore d'oro

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