venerdì 23 febbraio 2024

A caro prezzo

Eccomi al secondo appuntamento con le mie corse per la pace. Questa volta la motivazione aggiunta è “libertà”. Quindi in sintonia con la denominazione, un po' presuntuosa per la verità, delle gare solitarie, oggi correrò la “Run for Peace & Freedom”. Il primo riferimento, parlando di libertà, credo che a tutti farà pensare agli ostaggi rapiti dai terroristi di Hamas in Israele il 7 ottobre. Non si hanno notizie certe sulla loro sorte; con tutta probabilità sono tenuti prigionieri nella rete di tunnel sotterranei nella strisci di Gaza; alcuni potrebbero essere morti in seguito ad attacchi israeliani, altri a causa di torture; tutto è incerto e non verificato. Quello che è certo è che non hanno nessuna libertà di movimento. Ma non avere libertà di movimento non è la sola causa di una mancanza di libertà. A poche decine di metri da dove sono tenuti prigionieri gli ostaggi, altri hanno la libertà di potersi muovere a proprio piacimento (?), ma si può considerare libera la popolazione palestinese?
Certo che no! La reazione, a mio giudizio, non proporzionata al feroce ed inumano attacco dell'ottobre scorso, sta privando della libertà donne, bambini, anziani che, pur potendo muoversi, non hanno cibo, acqua, riparo. Tutte e due le popolazioni stanno pagando a caro prezzo la ricerca di una libertà declinata in varie forme. Non mi dilungo oltre; questo è uno spunto per il lettore più attento a riflettere sul concetto di libertà, ma soprattutto di libertà negate. Beh, anch'io per la verità ho pagato a caro prezzo la mia libertà … di correre secondo la mia andatura. Domenica ho in programma di correre, come seconda tappa, una maratona. Ma … ecco che, dopo qualche centinaio di metri, mentre sto ancora camminando, mi incrocia in senso contrario Sabrina. Oggi ha deciso di effettuare la sua corsa domenicale, non avendo trovato parcheggio ad una non competitiva programmata, qui sull'anello della Roncola. Propone di correre assieme, cosa che di buon grado accetto: correre in compagnia rende meno noioso il susseguirsi dei monotoni giri della pista ciclo pedonale. Noto subito che il mio passo è più lento di quello di Sabrina, anche se lei cerca di rallentare la sua andatura. I giri passano “tranquilli”, chiacchierando. Sabrina sta per concludere la sua gara e finalmente può correre con il suo passo, beh, almeno un giro. Subito è un punto distante lungo la ciclabile. 

Terminata la sua gara, una foto di rito e io riparto. A questo punto però decido di accorciare la mia gara odierna. Sarà quindi una mezza maratona. È stato veramente un piacere correre con una compagna di viaggio e spero che si possa rifare in seguito. I giri sono sicuramente stati meno noiosi, ma alla fine ho pagato a caro prezzo la libertà di correre in simpatica compagnia!

Anche questa volta rispettata le "regola 60": 2h 44'14"

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