Non me ne voglia il mio gruppo sportivo, i Runners Bergamo, nel sentirsi apostrofare come “branco”; il termine è usato in modo assolutamente affettuoso, infatti dove può essere di casa, a quale gruppo può appartenere un vecchio Lupo Solitario se non ad un … branco? Certo, se lo stesso post lo avessi scritto lo scorso anno, il titolo sarebbe stato leggermente diverso ed il mio gruppo sportivo lo avrei paragonato ad un gregge; beh, fino a settembre dello scorso anno non ero una … Pecora Nera? Dopo questa introduzione zoologica, spiego subito il senso del titolo: la Milano Marathon è una delle prove inserite nel calendario dei Runners Bergamo, valida come campionato sociale di maratona.
Ecco quindi un valido motivo per esserci; non certo, nel mio caso, per la ricerca di un risultato, ma per un sano spirito di appartenenza alla squadra.
Se le mie informazioni sono esatte, saranno 65 gli atleti che indossano i colori dei Runners Bergamo presenti sulla linea di partenza e con qualche piacevole sorpresa. Quale? Non sarei un bravo giallista se svelassi subito il mistero!Un rapido commento sulla Maratona di Milano. Come ormai di abitudine, oltre alla classica denominazione della Milano Marathon, è obbligo (?) abbinare da qualche anno anche il nome del major sponsor, quest'anno ENEL. Una maratona con più di ventimila partecipanti, numeri che tornano a salire dopo le restrizioni dovute al “malo male”, grossi sponsor all'attivo; questo farebbe pensare una maratona “ricca”, sia per il corridore della domenica, ma soprattutto per gli atleti top. Beh, a mio giudizio, non è stato così. In questo post prendo in considerazione quanto offerto al partecipante normale. Per quanto riguarda il trattamento riservato ad atleti top, come direbbe Roberto Brighenti “Questa è tutta un'altra storia …”. Altra storia, altro post, allora. Premesso che, personalmente, non sono molto interessato al contenuto nel pacco gara, quello di Milano mi sembra particolarmente misero, in relazione alla quota di iscrizione pagata, ed anche la decisione di consegnare la maglietta della manifestazione solo a chi ha portato a termine la gara è un motivo di risparmio per l'organizzazione. C'entra forse con la possibilità di acquistare una maglietta “speciale” della manifestazione? Mah... La zona della partenza era facilmente raggiungibile con le varie linee della metropolitana e gli scorsi anni, unitamente al pettorale, veniva consegnato un biglietto giornaliero, quest'anno assente. Beh, solo pochi euro in più per ogni atleta, ma migliaia di risparmio per l'organizzazione. Veloci i controlli pre-accesso alla zona partenza, anche se credo del tutto inutili. Infatti, una volta consegnate la borse fornite dall'organizzazione nei vari stand allestiti (personale gentile e disponibile sia alla consegna che al ritiro), ampi varchi erano presenti nel tratto che conduceva alla griglie di partenza e quindi venivano del tutto vanificati i controlli fatti all'ingresso. A differenza dei primi anni, il percorso di gara era perfettamente presidiato, sia da volontari che dalle forze dell'ordine e non si sono più viste le scene di intolleranza nei confronti degli atleti. Questo, forse è anche dovuto al fatto che le staffette hanno contribuito a “rimpolpare” anche il gruppo degli atleti che non hanno una corsa veloce e quindi la fila presentava una sua continuità. Vuoi anche per l'aumento del senso civico dei cittadini, che hanno capito che poche ore di relativo disagio possono essere positive per il buon nome di Milano. Correre in città ha i suoi problemi: non si trova fango, ma in certi tratti si corre su un fondo sconnesso: sul pavet, tra le rotaie dei tram e sui sanpietrini (… si chiameranno così anche a Milano?). Ottima la soluzione di consegnare il ristoro finale personalizzato (ad ognuno un suo sacchetto). All'arrivo maglietta di finisher a … misura! Strano, vero? Non capita molte volte, ma in questo caso vi erano le taglie giuste per tutti.
Un breve accenno alla mia maratona. Alla partenza incontro l'amica bresciana Paola, oggi dice di non essere in forma, ma non sarà così. Pronti, partenza … VIA! Eccomi in gara, anche oggi la mia sarà una corsa “solitaria”, anche se sempre in mezzo al gruppo. Pensavo di essere posizionato nelle ultime posizioni (buona la mia tattica: più parto in fondo alla fila, meno atleti mi potranno superare), ma scopro che non è così. Dopo un paio di chilometri sono raggiunto da Elena e Rosario. Bene, penso, ecco ho trovato la compagnia, ma … piano piano li vedo allontanarsi e sparire all'orizzonte. Mantengo il mio passo, forse un po' troppo lento per loro, ma sono contento. Correre in compagnia di Rosario è un buon viatico per una buona gara, ha sempre la battuta pronta per farti superare i momenti di difficoltà. Si passa per il centro; pubblico in buon numero e pronto ad incitare tutti. Osservare i vari monumenti impegna la mente e non fa pensare alla fatica. Verso il 14° chilometro raggiungo Elena; sta camminando, però mi tranquillizza: “Tutto bene, con calma ma arrivo” sono le sue parole. Non so come comportarmi: stare assieme o proseguire? “Vai, Fausto, ci penso io”. È Rosario. Beh, per una volta sarà lui a portare la croce (in senso buono, naturalmente). Anche se potrà sembrare strano, nella maratona di Milano trovo pure le salite, ma la cosa più strana è che le corro tutte. Certo non sono come il Mortirolo, ma pur sempre salite. Eccomi ripassare nel parco del Castello Sforzesco. Cinque chilometri all'arrivo, circa. Una fila di bambini sorridenti offre il “cinque”, come non approfittarne? Attenti a non saltarne nessuno, altrimenti si deve tornare sui propri passi. Evvabbè, credo che ormai la gara sia già stata vinta, facciamo contenti tutti i bambini! Quattro chilometri all'arrivo. Si ripassa su strade già percorse alcune ore prima; il pavet ora sembra più “amico” e … riesco pure ad aumentare il passo. Raggiungo due mie compagne di squadra: Stefania e Sibilla. Dobbiamo arrivare al traguardo assieme, sarebbe una bella cosa. Così facciamo, ultima curva, ultimi metri. Termino così la “mia” settecentoventitreesima maratona!
Buona la prestazione di squadra dei Runners Bergamo; alla fine saranno 60 gli atleti classificati. Tra tutti devo citare la prestazione dei miei due amici e freschi RB, che mi incolpano di aver trasmesso loro il virus della maratona: Angelo ha fatto il suo PB, mentre Mattia attende di migliorarsi nella maratona di Verona, prossima gara del campionato sociale. Ottima la prestazione di Chiara (Milanesi), che si classifica seconda nella sua categoria.
Alla prossima!
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Ok, non me ne sono dimenticato, visto che siamo vicini a Pasqua vi svelo qual è la sorpresa: il ritorno in maratona di un “top” (beh, anni fa lo era): Michelangelo (Morlacchi), ok ... Miki. Dopo aver fatto man bassa, quest'anno, di podi nelle gare campestri, eccolo di nuovo correre una maratona, bentornato!
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