Ecco
quindi che non è passato inosservato un bel graffito che è comparso
su un muro di Treviolo. In questo caso non si è trattato di un
graffito clandestino fatto nottetempo da qualche “writer”, ma di
un graffito fatto alla luce del sole e con il beneplacito del Comune.
Il graffito, con tanto di stemma comunale,
era stato realizzato
sui muri di uno dei tanti nuovi sottopassi della strada Dalmine-Almè.
Buona la tecnica, buoni i contenuti. Alcuni riguardavano i lavori dei
contadini, un chiaro riferimento ad arti e mestieri tipici del nostro
paese; in altri era raffigurata Piazza Vecchia, un chiaro legame con
la città. Ecco un esempio di come un muro insignificante possa
“raccontare” un po' di storia, sicuramente non
una
storia con la “s” minuscola, ma pur sempre storia.
Tutto bene
dunque? Avrei sicuramente risposto di sì, se qualche “imbecille”
non
avesse
pensato bene di sovrapporre una sua personale interpretazione,
dipingendo delle scritte, magari ben fatte, ma incomprensibili e che
di fatto hanno rovinato i disegni sottostanti. Tra l'altro, non
si è rispettata
una legge non scritta dei “writer” che giudica sconveniente
rovinare il lavoro di altri. Se proprio avevano delle bombolette
spray in eccesso da usare, potevano utilizzare la parete opposta, che
è ancora intonsa, per esprimere la loro creatività. Altro
esempio di “buona” educazione e di “rispetto” della cosa
pubblica, è stato messo in atto da altri imbecilli, che qualche
giorno fa hanno pensato bene di distruggere la piantina che indica i
percorsi dei mezzi pubblici di Bergamo, ad
una fermata dell'autobus.
Si è trattato di un piccolo ma
stupido
atto di vandalismo,
che può mette in difficoltà le persone che si muovono con i mezzi
pubblici.
Murales Stemma del Comune di Treviolo (particolare) |
Cosa
posso augurare a questi imbecilli? Nel primo caso che qualcuno possa
dar loro “pan per focaccia” e rovinare il loro miglior disegno
fatto nottetempo su qualche parete; nel secondo che loro stessi o
qualche persona a loro vicina possa perdere un buon affare, un lavoro
o qualche altra buona opportunità arrivando in ritardo ad un
importante appuntamento per aver sbagliato a prendere un mezzo
pubblico ritrovandosi dalla parte opposta.
Certo
noi siamo un piccolo paese ed abbiamo piccoli imbecilli; vuoi mettere
la diversità con gli “imbecilli” della capitale?
Ecco
un esempio, che calza a pennello con il nostro.
L'argomento
è sempre un disegno murale.
Viene
raffigurato come Superman mentre prende il volo. Croce di ferro al
collo, nella mano una borsa sulla quale compare la scritta "valori"
e dalla quale spunta la sciarpa del San Lorenzo, la squadra del
pontefice argentino. Un murales fatto con gusto e senza alcuna
volgarità. E per una volta nessuno ha gridato al vandalismo.
L’idea
è di un writer romano, ma la notizia è che l’immagine è stata
pubblicata su un account Twitter ufficiale del Vaticano, quello del
Pontificio consiglio per le comunicazioni sociali. Il testo, che
accompagnava l’immagine postata, era molto “social”: "Ecco
cosa abbiamo visto su una strada di Roma vicino al Vaticano".
Ecco
che anche qui entrano in ballo degli “imbecilli”. Qualche solerte
dirigente dell'azienda comunale AMA, tirando il ballo il decoro dei
muri romani, si è messo subito in moto per far eliminare dal muro il
graffito. Ma perché quando c’è per una volta un’immagine che
richiama il
sentimento popolare, oltretutto davvero ben realizzata, viene
cancellata? Non risulta che l’Ama sia efficace ed efficiente nelle
operazioni di pulizia della mura della Città Eterna. (vedi)
Piccolo
paese: piccoli imbecilli; grande città: grandi imbecilli!
Buongiorno,le ho mandato una email al suo indirzzo riguardo questo articolo.
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