giovedì 6 giugno 2013

Pensieri in libertà camminando verso Roma

Arrivo Roma
È tradizione che tutti i pellegrini tengano un diario giornaliero dei loro pellegrinaggi, dove annotare le cose importanti del cammino. Io ho la fortuna, camminando con Rossana, di avere chi tiene il diario, per cui lascio a lei questo compito.
In questo post segnalo il fatto del giorno di cammino che più mi ha colpito. Racconto di piccole cose, che magari nessuno nota o che sono ritenute poco importanti e di “grandi” persone che sono quasi una “parte” della via. Grandi persone perché con piccoli gesti fanno sentire il vero spirito del camminar pellegrino... questo secondo me!
  






24 maggio - Siena1 – Il timbro negato.

Rieccoci sulla Via: partenza da Siena e arrivo a Roma, dove concluderemo la nostra avventura iniziata lo scorso anno a Canterbury. Nostra fedele compagna di viaggio la Credenziale, che non solo serve come “passaporto” per i moderni pellegrini, ma finirà, inquadrata, in bella mostra su qualche parete di casa. Sarà anche l’occasione per ricordare, vedendo i timbri apposti, il tragitto seguito attraverso Gran Bretagna, Francia, Svizzera, Italia e Città del Vaticano. Tra i timbri di varie dimensioni, colori e forme mancherà quello di Siena, in quanto l’ufficio del Turismo di Siena non ha voluto apporlo, dicendo di rivolgerci alle Suore. Nessun problema: noi eravamo ospitati proprio là. Noi volevamo un timbro in più, per le ragioni espresse sopra. Faranno bella figura di sé e sarà occasione per parlarne i timbri di uffici del Turismo di sperduti villaggi francesi, dove solerti e gentili impiegati non solo erano orgogliosi di apporre il timbro, ma ci fornivano utili informazioni logistiche.
In conclusione... un vero peccato per Siena! 
   
25 maggio – Siena2 – E il cammino fu lieve.

A differenza dell’ufficio del Turismo di Siena, Suor Ginetta è una figura quasi leggendaria per tutti i pellegrini che transitano per Siena. Disponibile, gentile, non solo appone il timbro, ma lo accompagna con una frase per dimostrare la sua vicinanza ai pellegrini.
Il suo raggiante sorriso in fase di commiato rende il cammino della giornata più lieve...









26 maggio – San Quirico d’Orcia – Tutte le strade portano a Roma, ma...
Un antico proverbio recita così: “tutte le strade portano a Roma”. In effetti l’antico sistema viario, di cui le strade consolari erano la struttura principale, partivano e quindi arrivavano, quasi tutte, a Roma.
Quello che non capisco però è come sia possibile che, già in vista di San Quirico, percorrendo sì la Cassia, ma quasi senza traffico, si possa trovare questa segnalazione.


27 maggio – Vignoni Alto - Il gruppo di pellegrini aumenta...

Grossa novità oggi: il gruppo aumenta. Da oggi sarà con noi Manuela, novella pellegrina, che ci accompagnerà fino a Roma. È la sua prima esperienza di pellegrinaggio e per affrontarla si è molto allenata in questi mesi. Al lavoro a piedi (oltre che essere salutare è pure un risparmio), nei fine settimana passeggiate più lunghe sui colli con zaino. Spero sia anche pronta a sopportare un brontolone come il sottoscritto... in questo campo non ha certo l’allenamento di Rossana!







28 maggio – Radicofani – La lotteria dei buoni pensieri.

Tappa e fermata d’obbligo all’ostello gestito dalla Confraternita a Radicofani. Un motivo in più quest’anno: è di turno come ospitaliera Elisabetta, una delle responsabile della Confaternita nella Bergamasca. È lei che ci ha consegnato, assieme alle credenziali, anche preziosi consigli sui pellegrinaggi.
Al momento del commiato si presenta con un cestino pieno di bigliettini: una variante del gratta e vinci? Si ritorna alla vecchia lotteria con i biglietti? In un certo sì! Solo che la vincita è sicura, tutti vincono. Cosa? Una perla di buon senso che è scritta sul biglietto stesso, uno diverso dall’altro... accomunati solo dalla spiritualità di Elisabetta. 





29 maggio – San Lorenzo – Come il cammino di Santiago

Si può dire che la nostra esperienza sulla via Francigena sia abbastanza consolidata, però oggi per la prima volta abbiamo la sensazione di non essere sulla Via, ma sul Cammino: non ci era mai capitato di vedere una fila di pellegrini così numerosa (?), certo non sono molti, ma possiamo dire che la Via sta prendendo... piede!










30 maggio – Parco del lago di Vico – Come le briciole di Pollicino

Stiamo attraversando il bellissimo bosco che sovrasta il lago di Vico. Due anni fa le sue piante ci hanno ristorato con la loro ombra, nella giornata odierna ci riparano da una pioggerellina fine. Un bel sentiero largo consente un cammino agevole e piacevole. Ma... ecco lungo il sentiero molti “segnavia” non previsti; sono belli, colorati, di varie forme e dimensioni e non biodegradabili. Sono i blister che contenevano reintegratori, che bikers non certo educati, hanno pensato bene di lasciare lungo la via, quasi ad indicare la strada da seguire, come fece Pollicino. Alla fine ne conteremo qualche decina. E pensare che l’organizzazione della gara per segnare il percorso era stata molto attenta a non deturpare il bosco: solo frecce, ben visibili, per terra, disegnate col gesso!




31 maggio – Sutri – La dolce colazione di Suor Renata.
“Un sacco vuoto non sta in piedi!”. Con questa affermazione suor Renata ci invita a fare un’abbondante colazione prima di partire per il nostro cammino quotidiano. Devo dire che la gentile suora ci ha c(i)occolato molto. Sulla tavola deliziose marmellate fatte in casa, tra cui la nuova di limoni, ma soprattutto, visto che siamo a Sutri patria della nocciola, due creme di cioccolato fatte in casa: la tradizionale e quella bianca. Devo dire che alla fine della colazione il sacco era tanto pieno che si faceva fatica a partire. Un “dolce” inizio di giornata!

1 giugno – Campagnano Romano – Rivincita della natura o incuria delle istituzioni?

I tratti “protetti” lungo la via Francigena sono molto pochi e questa non è certo una novità. Due anni fa era stata messa in sicurezza una curva abbastanza pericolosa alla fine del paese di Campagnano Romano. “Bene” ci eravamo detti allora, “ecco che qualcosa si sta muovendo anche qui da noi”. A distanza di due anni l’ammirazione di allora si è tramutata in disappunto: la curva è ancora pericolosa, la via di cammino sicuro è ancora presente, solo che è invasa da arbusti e rovi, segno del disinteresse della pubblica amministrazione. Non aggiungo altro!



2 giugno – Roma – È finita!
Senza parole... strano, ma vero!


3 giugno – Roma – A Roma si sono estinte le zebre!

Va bene che Roma è la patria di lupi ed aquile, ma le zebre da queste parti non sono ben viste, anzi, per meglio dire, non si vedono proprio! Mi riferisco alle zebre che segnalano i passaggi per i pedoni: si vedono a malapena le prime due righe, mentre scompaiono quelle centrali, quelle che dovrebbero segnalare agli automobilisti di prestare attenzione per il possibile passaggi di pedoni. Mi auguro che il futuro Sindaco di Roma, più che aquile e lupi, ami le zebre... almeno quelle pedonali.







Ho proprio finito... un momento!

Il nostro ultimo pensiero va a Paolo e a Manuela. Il primo, compagno di viaggio fino al Gran San Bernardo; la seconda accanto a noi in piazza San Pietro. La nostra speranza è di poter condividere nuovamente con loro il Cammino... 

© Foto Fausto Dellapiana 2012/2013









1 commento:

  1. eccomi,non sono partita per un nuovo cammino (magari) ma ho voluto sedimentare tutte le emozioni vissute e godute in questi 7 giorni. Ho fatto una delle esperienze più belle dei miei, primi, 50 anni grazie a voi e, statene certi che la ripeterò!
    Manuela VF

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