Ultima chiamata! Questo era il senso della mail che qualche mese orsono mi sono ritrovato nella casella di posta. Mittente era l'organizzazione della RiminiMarathon. Regolarmente iscritto per l'edizione 2020, annullata per il “malo male”, rinviata all'anno successivo dall'organizzazione, quella del 2021, in quanto erano ancora troppo confuse le regole per una partecipazione in “sicurezza”. Saltata per un mio problema fisico quella del 2022, ecco che nel 2023 approfitto della possibilità di utilizzare la quota già pagata. Per dovere di cronaca, segnalo che nessuna integrazione è stata dovuta, nessun diritto di segreteria da pagare. Alcune organizzazioni hanno invece imposto questo balzello suppletivo per lo spostamento, anche se il fatto non era assolutamente dipeso dall'atleta. Non che qualche euro in più avrebbe fatto la differenza, ma questo fatto sottolinea la serietà dell'organizzazione.
Nessun problema neppure per il ritiro del pettorale di gara: bastava segnalare il numero di pettorale ed in pochi secondi l'iter burocratico era esaurito. Nella norma il centro maratona; si poteva visitare in pochi minuti, visto che non vi erano molti stand e gli spazi erano ampi. Il centro maratona è l'occasione per incontrare vecchi amici. Qui ho incontrato Paolo Manelli, che era in veste ufficiale quale promotore della sua maratona: quella di Reggio Emilia. Ecco quindi che i pochi minuti si sono trasformati in molti minuti, ma si sa che il tempo trascorso con gli amici non ha prezzo. Non vi annoio con i ricordi di vecchi amici, che hanno come spazio temporale 25 anni, ma lo spazio fisico è limitato in quel di Reggio Emilia. La soluzione logistica della domenica prevedeva spogliatoi e deposito borse presso una scuola distante circa seicento metri dal luogo di partenza. Nessun problema per il deposito borse: veniva utilizzata l'intera palestra; qualche problema per la zona spogliatoio … non pervenuta, o meglio erano le scale utilizzate come tale, il che rendeva difficoltoso accedere alla zona consegna borse.
Puntuale, alle 9.30, la partenza. Non sono più abituato alle partenze di massa, qui abbastanza “caotica”, beh, diciamo “gioiosa”. Oltre ai partecipanti alle gare competitive, vi erano amici che partecipavano alla family run. Per fortuna oggi non era mia intenzione fare gara di testa e tentare di vincere la gara! Alla fine saranno più di quattro i minuti che impiego per raggiungere la linea di … partenza. Dopo tre chilometri raggiungo Alfio, che oggi sarà quello che chiuderà gli arrivi. Lo scorso anno accompagnò l'ultimo con un tempo superiore alle sette ore; quest'anno ha avuto l'ordine dai Vigili Urbani di stare nel tempo massimo indicato dall'organizzazione (sette ore). Per questo gli hanno dato pure la divisa, ma si sa che anche i comuni sono in ristrettezze economiche, per cui la sua divisa di gendarme/vigile urbano era un po' datata; infatti risaliva ai tempi di Augusto! Beh, almeno la taglia era della sua misura.
Come previsto, la mia sarà una gara in solitaria; per fortuna riesco a correre la prima parte della gara in compagnia di Roberta, alla sua prima mezza maratona. Abita a Riccione, per cui conosce molto bene il percorso. Beh, nulla di più facile che seguire le indicazione degli addetti: “Sempre diritto ...”. Roberta è alla sua prima gara ufficiale, ma è sulla buona strada e non mi riferisco all'andatura. A metà gara prende un gel e … non getta il contenitore per terra, ma, appena nota un cestino porta immondizie, allunga la sua traiettoria per utilizzarlo. Brava!
Accc... ecco che anche qui io trovo le salite, nulla di impegnativo, ma … una serie di sottopassi... Per qualcuno rendono meno monotono il percorso, ma per me lo rendono meno piatto! Ormai sono quasi alla fine della mia gara; si passa nel vecchio villaggio dei pescatori e ho ancora l'occasione per ammirare i murales dipinti sulle case. Ultima curva, ponte di Tiberio sullo sfondo, ora sempre più vicino appare l'arco di Augusto, dove è posto il traguardo. Fine gara. Il tempo? Beh, oggi soleggiato!
Buono la zona ristoro finale, dove ci sono molti tavoli con panche e, sarà forse perché sono arrivato tra gli ultimi, non faccio difficoltà a trovare posto. Al ristoro dell'arrivo speravo di trovare acqua frizzante, come in molti punti ristoro in gara, ma era finita. Nessun problema, in quanto scambio la birra che mi era stata consegnata alla fine della gara con una nota bevanda gassata.
Tutto bene, dunque? Non sarei una ex Pecora Nera se non avessi qualche piccola lamentela, per altro condivisa con molti atleti. Non sarebbe stato più opportuno, invece del gonfiabile con il logo della manifestazione inserito nel pacco gara, consegnare un articolo più legato al mondo sportivo? (es. un paio di calzini, magari inserendo, come fanno in molte gare, il nome della gara?).
Voto alla manifestazione? Beh, visto che siamo a Rimini, patria del grande regista Federico Fellini, non potrebbe che essere 8 ½!
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