Adunata. Parco Callioni, ore 7.00. Contrariamente al solito, oggi, domenica, il parco non è solitario come sempre. Si notano numerose persone indaffarate. Sotto la guida attenta dei generali Ro & Nik, truppe scelte e volenterose dei RB stanno preparando la logistica per accogliere nel migliore dei modi tutti gli atleti che, aderendo alla chiamata dei Generali del Comando Ultra, oggi compiranno un “addestramento”. In pochi minuti, quando già stanno arrivando i primi atleti, tutto è già pronto. Accorpamento presso la base, in questo caso la casa degli alpini di Treviolo, per la classica foto di rito. La logistica ha fatto in modo che in primo piano ci fosse l'immancabile cappello con la piuma. Tutto è pronto per la partenza; infatti lo scopo principale è correre, o meglio la scusa della corsa sarà motivo per ritrovarsi e stare assieme qualche ora, senza l'assillo del cronometro (uhmmm, sarà poi vero?). Pronti, partenza … via, come direbbe il mio nipotino Tommaso. Ecco il gruppo che piano piano si trasforma in colonna e “conquista” la pista ciclabile. Una conquista pacifica, naturalmente. Dopo poco ecco i primi abbandoni, beh, più che abbandoni sono occupazioni della zona rifornimento. Nessun problema nel mantenere la posizione. Qui, a differenza di Venezia che il 24 agosto 1849 dovette capitolare perché “ il morbo infuria, il pan ci manca ...”, la posizione è saldamente tenuta, in quanto “l'allegria regna, il pan con salame arranca ...” (lo so che è un verbo sbagliato, ma … licenza poetica). Sono passate ormai alcune ore: “ tutti arrivati, tutti salvi, nessun disperso” recita il bollettino dell'adunata. Ecco quindi che arriva l'ordine di smobilitazione. Come sempre, tutto eseguito in maniera perfetta. Raccolta differenziata di tutti i rifiuti, pulizia generale dell'area, che alla fine è stata lasciata più pulita di quanto è stata trovata. Per il generale Nik è stata la prova generale per Udine.
Grazie, Rosario e Nicola.
Accendiamo la PACE. Il raduno degli amici che prediligono le lunghe distanze mi ha offerto la possibilità di promuovere una raccolta di materiale da inviare alla martoriata popolazione Ucraina, che da mesi sta soffrendo per una guerra. Se azioni di guerra possono fare vittime civili per cause accidentali (es. avere la propria abitazione lungo la linea del fronte), quello a cui stiamo assistendo oggi in Ucraina io personalmente lo paragono ad un “holodomor 2.0”. Ma quale aiuto inviare ad una popolazione che ha bisogno di tutto? Ecco qui che mi sono venuti in mente racconti di amici che fanno le ultra, ed in particolare quello che quasi tutti considerano un fatto positivo: vedere la luce del giorno, che per incanto toglie tutte le ansie (sbagliare percorso, cadere per non aver visto qualche ostacolo), ma anche fa emergere nuove energie, in quanto il traguardo finale è più vicino. La luce è vita, gioa e speranza: “Dare alla luce”, “Vedere la luce alla fine del tunnel”. Il mio pensiero è andato alla gente Ucraina che sta vivendo momenti di buio. In senso figurato, in quanto la situazione attuale non dà adito a molte speranze per una pace a breve termine. Per questo io, noi non possiamo fare nulla. Ma anche in senso materiale. Gli sconsiderati bombardamenti su obiettivi che nulla hanno di militare, come le centrali elettriche poste a centinaia di chilometri dalla linea del fronte, che hanno come unico obiettivo “fare del male a inerme popolazione”. Beh, per questo noi possiamo fare qualcosa, certo una piccola cosa, ma almeno non restiamo indifferenti. Ecco quindi l'idea di raccogliere materiale per fare LUCE: lampade frontali, pile, batterie e … candele! Molto buona, Runners Bergamo, la vostra risposta.
Grazie, Runners Bergamo!
La mia corsa verso la PACE. Questo parte del post … parte dalla fine. Io ed Elena abbiamo completato i nostri dieci giri che ci eravamo proposti, ma … continuiamo, non ostante il numeroso pubblico ci inviti a fermarci al luculliano ristoro. Forse pensano che siamo impazziti, ma non è così. Siamo solo precisi: per completare la mezza, nostro dichiarato obiettivo, manca solo qualche decina di metri! Fatti i quali, Elena ferma il suo smartwatch, mentre io attendo ancora qualche minuto: 2h 42' 22” (da leggere 24.2.22, in altro post ho già spiegato il motivo di questo strano tempo). Accc... questa mia mania, oggi mi ha fatto terminare il seconda posizione; oggi il primo posto è stato di Elena!
Quinto giro. Strano ma vero: Mattia è ancora al mio fianco, forse oggi non ha particolari obblighi di allenamento, forse non vuol svelare ad Angelo, che ci sorpassa almeno un paio di volte, il suo stato di forma. Sarà per la contemporanea presenza di Elena?
Eccomi al termine del primo giro, fatto in compagnia di Giuditta e di Carmela. In ultima posizione e staccati dalla compagnia. Questo nostro correre nelle retrovie ci ha permesso di chiacchierare in tutta tranquillità. Alla fine quello che mi ha colpito è stata la soddisfazione di Carmela che è riuscita a correre, forse per la prima volta, due chilometri senza fermarsi. Il premio più bello è stato vedere il sorriso stampato sulla sua faccia.
Pronti, partenza …. via! Anche l'ex Pecora Nera, ora Lupo Solitario, ha un cuore grande, per cui termino qui la terza parte dello strambo post.
Capito, Tartallegra Rosa e Generale Nik? Vi abbraccio.
Grazie a Elena, mia compagna di questa strana, ma piacevole, avventura.
Immagine post: "Fiori per la Pace" Prymachenko anno 1965
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