Antica la passione che anima Giancarlo (Chittolini), che si “ostina” ad organizzare questa maratona nonostante le sempre più pressanti difficoltà economiche. “Antichi” i suoi collaboratori, che lo aiutano in questa sua “follia”; da anni vedo le stesse facce, ora forse con qualche ruga in più sul viso, ma conservano la stessa energia di quattro lustri fa. L'unione della passione di Giancarlo e la professionalità dei collaboratori fa sì che questa gara non presenti particolari intralci per gli atleti. Ok, ok... un po' di confusione per il ritiro dei pettorali di gara, ma siamo sicuri che sia colpa solo dell'organizzazione? Forse se anche noi atleti ci comportassimo con un po' più di senso civico il tutto sarebbe agevolato. Gradita sorpresa al ritiro del mio pettorale: il numero 42! Un grazie a Christian (Memè), responsabile SDAM, che ricorda la mania di questo vecchietto! Beh, per la verità non proprio vecchietto, in quanto solo ieri ho
raggiunto la maggiore età... in maratona; infatti ieri ho corso questa gara per la diciottesima volta! Come dicevo all'inizio, il percorso ha subito una variazione: completamente nuovo il tratto di gara che dall'11° chilometro porta al traguardo della mezza a Fontanellato, con la gradita sorpresa dell'eliminazione di una salita; vabbè, era solo un cavalcavia... ma pur sempre in salita! Seconda parte invariata, con il suggestivo passaggio all'interno della Rocca di Soragna, trasformata poi in residenza. Giunge voce che tra gli stucchi di Domenico Dossa e Giacomo Mercoli e gli affreschi di Ferdinando e Francesco Galli-Bibbiena e di Andrea Appiani, qualche maratoneta abbia intravisto il fantasma di donna Cenerina. Altre voci contestano questa affermazione e sostengono che è solo frutto della stanchezza accumulata nei primi trenta chilometri di gara. Come sempre, nell'affermare la visione di un fantasma non vi mai nulla di certo. Illusione o realtà? Il prossimo anno cercheremo di dirimere la questione. Quello che tutti hanno potuto verificare, almeno quelli che hanno terminato la maratona sopra le quattro ore, è stato il peggioramento del tempo.
Acqua ed un vento gelido sono stati compagni, non certo ben accetti, dei maratoneti.
Ben accetto invece è stato per tutti il bicchiere di tè che puntualmente si trovava sui ristori.
All'arrivo ecco la solita enfasi di Roberto (Brighenti) nell'accogliere “Fausto Dellapiana..., il rappresentante dei Runners Bergamo, uno di gruppi migliori in circolazione...”. Fa sempre piacere ricevere questo trattamento; questo dimostra l'amicizia di Roberto, non solo nei miei confronti, ma anche nei confronti del nostro gruppo. A proposito di Runners Bergamo, grande prestazione di squadra, in tutte le gare. Non mi dilungo in questo, non è certo il mio compito (per maggiori dettagli vedi ), ma voglio evidenziare la grande prestazione di una nostra atleta, Simona Pievani, che ha vinto la maratona femminile. E non ha vinto una categoria, ma la gara!
Terminata la gara, si
ritrovano gli amici in pizzeria. Gran bel vantaggio essere veloci:
per loro pizza ed un ottima “Fidanzata”! Tranquille, mogli,
è solo la denominazione di un vino lambrusco; per noi solo un bel
caffè caldo! Qualche anno fa vestivamo tutti la stessa divisa, ora le
nostre strade si sono divise, ma è rimasta immutata l'amicizia ed il
rispetto tra le persone. Sembra di dire una banalità, ma, credetemi,
molte volte non è così: il compagno di un tempo non diventa
l'avversario da battere in gara, cosa del tutto normale, ma il nemico
da combattere in tutte le maniere. Condividere con loro questa
trasferta in terra di Lambrusco e Parmigiano è stata forse la
miglior cosa della fredda e bagnata giornata.
Alla prossima...
Alla prossima...
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Ordine di arrivo
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- Sojasan Verdi Marathon 2016 -
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4h 21' 05"
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3
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614
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4h 19' 18"
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