Per alcuni la prima
denominazione di “Linea Verde” fu utilizzata per indicare il
confine che a Cipro divide l'isola tra la zona greco-cipriota e
quella turco-cipriota. Sembra che il generale Young, in un incontro
tra le parti, del 1964, abbia tracciato sulla cartina una linea di
divisone con un pastello verde, da cui la denominazione (vedi).
In realtà già nel 1357 nel libro “Trattato fra sua Maestà
Imperatrice Regina e la Serenissima Repubblica di Venezia” si legge
a pagina 88: “La linea verde marca il confine accordato pacifico
da ambo le parti” (vedi).
Oggi si usa comunemente
questo termine in senso figurato, per indicare confini non fisici e
non territoriali. Non mi dilungo, ma se volete approfondire …
(approfondimenti).
...Ok, ma cosa c'entra
una linea, seppur verde, con una maratona?
Ci sono molte maratone
che indicano con una linea sulla strada il percorso da effettuare. In
teoria dovrebbe essere il “tracciato ideale”, quello seguito dal
giudice misuratore che certifica l'esatta distanza della gara: 42195
metri. Nella “32a Zurich Maratòn
Svilla”, che si è disputata il 21 febbraio, questa linea era
di colore verde.
Idealmente molti dei
partecipanti alla gara hanno una loro “linea verde”, un confine
che, a differenza di una meta da raggiungere, è una linea da non
superare.
Come sempre, anche
domenica, fin dal primo chilometro, sono rimasto attardato nelle
retrovie: le pecore nere si sono trasformate in piccoli puntini
all'orizzonte, dispersi nella marea di atleti. Il numero elevato di
partecipanti, 13.000, non permetteva certo di correre isolato; il
problema caso mai era trovare la compagnia giusta, quella che, oltre
ad avere lo stesso passo, avesse anche lo stesso spirito con cui
correre la maratona. Ecco, dopo un paio di chilometri, individuo
subito il gruppetto con cui condividere, se non tutta, almeno buona
parte della maratona: sono spagnoli, due ragazze e due ragazzi. Le
ragazze, Rosaria ed Isabel, non smettono un attimo di chiacchierare
e, quando incontrano un gruppo organizzato di tifosi lungo la strada,
ne approfittano per un piccolo, improvvisato balletto. Naturalmente
non capisco molto dei loro discorsi, ma ci scambiamo qualche battuta
in inglese. Temperatura gradevole, compagnia piacevole ed il tifo del
pubblico rendono la corsa meno pesante. I ristori sono ogni 2,5
chilometri e sono presidiati da una marea di addetti entusiasti, che
offrono bicchieri con bevande, acqua ed integratori, non è previsto
l'uso di bottigliette, cibi solidi (pezzi di banana) dopo la mezza
maratona. La maratona ha praticamente paralizzato tutta la città, ma
non abbiamo visto una macchina né sentito un clacson. Certamente la
maratona, anzi l'evento maratona, a Siviglia è un fatto importante,
non solo per l'indotto che l'evento crea (è stato valutato in 8
milioni di euro), ma anche per l'immagine promozionale della città
stessa. Passano i chilometri e la compagnia piano piano si
assottiglia. Sono i ragazzi, in questo caso, ad essere l'anello
debole. Piano piano si staccano e rimangono indietro. Nel frattempo
un nuovo compagno si aggiunge, è un loro amico. Verso il 30°
chilometro mi tocca … la stessa sorte. Ecco, ora si vede lo stadio,
un paio di chilometri alla fine.
D'improvviso si materializza Isabel! È sorretta dal suo nuovo amico, l'espressione del viso non è più quella gioiosa e sorridente dei primi chilometri. Sparito il sorriso, rabbuiato il volto! Si materializza d'improvviso la “linea verde”, quella che divide la delusione di un ritiro dalla gioia di raggiungere un meritato traguardo. Rallento e corriamo affiancati per qualche centinaia di metri. Piano piano il suo volto si distende, non più un'espressione rabbuiata, anche se a tratti si vede la fatica che sta facendo. Io ed Rafael (il suo compagno di squadra) sembriamo due cavalieri che scortano la principessa e mi piace pensare che il bicchiere d'acqua che le porgo all'ultimo ristoro, venga visto come una coppa di fresco vino. Ora sono io a lasciare la compagnia, le basterà un solo cavaliere per raggiungere la fine. La linea verde è stata raggiunta, ma non superata, sarà superato invece il traguardo di questa maratona da Isabel!
D'improvviso si materializza Isabel! È sorretta dal suo nuovo amico, l'espressione del viso non è più quella gioiosa e sorridente dei primi chilometri. Sparito il sorriso, rabbuiato il volto! Si materializza d'improvviso la “linea verde”, quella che divide la delusione di un ritiro dalla gioia di raggiungere un meritato traguardo. Rallento e corriamo affiancati per qualche centinaia di metri. Piano piano il suo volto si distende, non più un'espressione rabbuiata, anche se a tratti si vede la fatica che sta facendo. Io ed Rafael (il suo compagno di squadra) sembriamo due cavalieri che scortano la principessa e mi piace pensare che il bicchiere d'acqua che le porgo all'ultimo ristoro, venga visto come una coppa di fresco vino. Ora sono io a lasciare la compagnia, le basterà un solo cavaliere per raggiungere la fine. La linea verde è stata raggiunta, ma non superata, sarà superato invece il traguardo di questa maratona da Isabel!
Della compagnia che da
Bergamo si è trasferita in terra spagnola faceva parte anche Rosa,
nostra compagna di squadra, anche lei con la sua “linea verde”:
partecipare alla maratona, anche se non in perfette condizioni,
correre con la consapevolezza di un possibile (ma altamente
improbabile) ritiro, ma con la certezza di non superare la “linea”!
Questo le ha consentito di impostare la gara in tutta tranquillità e
di terminarla in tutta serenità. Il tempo finale? Io non lo conosco,
ma sono certo che anche Rosa durante la gara avrà avuto mille
pensieri, l'ultimo dei quali sarà stato quello di guardare il
cronometro!
Sito WEB manifestazione
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Ordine di arrivo
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- Zurich Maratòn Svilla 2016 -
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4h 26' 19"
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2
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613
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4h 21' 59"
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Bravi.... quest'anno tocca a me.
RispondiEliminaBravi.... quest'anno tocca a me.
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