domenica 7 febbraio 2016

Rat Top Flop Boh

Il titolo ricorda molto la corrente artistica e letteraria denominata futurismo (vedi). Molto più semplicemente serve, secondo una mia visione, a riprendere la storia del mio gruppo sportivo che va oltre l'oggi. In pratica, passato presente e futuro sono racchiusi nel titolo, beh almeno queste sono le mie intenzioni. Sicuramente chi è nel gruppo dall'inizio ha già colto i vari riferimenti che per molti, soprattutto per i nuovi arrivati, possono non essere chiari.
Di certo non può più essere di aiuto leggere le pagine scritte anni fa, che racchiudevano la storia del gruppo dalla sua fondazione, in quanto sono, cosa più unica che rara, sparite dal web.

 
 
 
 
 
Maratona di Verona 2009
Runners Bergamo primo classificato
Rat
Il gruppo Runners Bergamo era nato con l'intenzione di aggregare atleti che condividevano la stessa passione: la corsa in tutte le sue discipline, soprattutto gare di lunga distanza. Il collante era la passione e la condivisione della fatica. Tutti erano “uguali”, nessuno era privilegiato. All'interno di questa filosofia vi erano certamente atleti che, vuoi perché più dotati, vuoi perché vivevano la corsa con più agonismo, primeggiavano, insomma erano considerati atleti “Top”. A questi, per assonanza, Miki (con uno dei suoi pseudonimi di allora, “Il guardiano dell'orto”) aveva contrapposto i “Rat”, atleti il cui unico obiettivo era di trascorrere una serena giornata correndo. Questo sano agonismo divideva le due categorie solo il lunedì, quando sul sito venivano pubblicate pagelle, inflitti cartellini rossi e gialli, fatti resoconti scritti, il tutto in maniera ironica e divertente. Allora tutti conoscevano tutti ed era un piacere ritrovarsi la domenica successiva allineati sui nastri di partenza, pronti … per correre, ma soprattutto per osservare nuovi indizi per le “pagine del lunedì”. Rat e top era una divisione fittizia e giova ricordare che le vittorie di gruppo in ambito nazionale o di singola gara sono state per lo più dovute sì alla presenza di buoni atleti, ma anche e soprattutto alla presenza di “massa” di atleti che alcuni considerano di “basso” livello. A suffragio di questa tesi, basta osservare le classifiche di società in importanti gare o trofei nazionali, ad esempio, nella “100 Chilometri del Passatore” (vedi) o nel “Gran Prix IUTA” (vedi). Anche le vittorie di squadra in molte maratone hanno la medesima caratteristica, come conferma anche la recente vittoria alla “Maratona di Verona”.
Top
Piano piano questa filosofia di squadra è cambiata. Da qualche tempo si tende a privilegiare atleti “top”. In questa filosofia, da quest'anno, si pongono come condizioni per essere in questa categoria delle regole ben precise. (vedi tabella)
 
 
Uomini
Donne
10 chilometri
35 minuti 0 secondi
38 minuti 30 secondi
Mezza maratona
1 ora 17 minuti
1 ora 25 minuti
Maratona
2 ore 45 minuti
3 ore 0 minuti
Tempi conseguiti nell'anno precedente

Non mi dilungo oltre, ma è previsto il passaggio “di categoria” con ulteriori benefit, se i tempi indicati sono migliorati (per tempi e modalità vedi verbale
Al Gruppo la Coppa,
a Renato la Miss!
riunione del 18 gennaio u.s.).

Una prima lettura dei tempi indicati nella tabella impone qualche riflessione. “È il tempo ottenuto in una gara la discriminate per assegnare la qualifica di Top?”.
Credo che il metodo, seppur con qualche valenza, dovrebbe essere integrato. Chi segue abitualmente le gare di atletica sa che esistono due tipi di gare: quelle in cui conta la misurazione (metri e centimetri, minuti e secondi, etc.) finale; quelle in cui conta la posizione (primo, secondo, terzo) finale. Mi spiego meglio. Se un atleta partecipa ad un meeting dove è in palio un bonus se migliora il tempo, adotterà una strategia di gara, che sicuramente sarebbe diversa se partecipasse a competizioni dove è in palio un titolo olimpico o una medaglia mondiale, che risulterebbe essere più tattica. Ne consegue che un atleta potrebbe vincere medaglie olimpiche senza avere prestazioni eccellenti in valore assoluto. Nel nostro piccolo non possiamo certo pretendere di avere atleti che vincono Olimpiadi o Mondiali, ma nella storia recente abbiamo vincitori passati da circuiti di cross (ad esempio: Miki, lo scorso anno) e probabili vincitori di campionati Italiani, regionali o provinciali (non faccio nomi, per scaramanzia). Ecco, in questo caso non sarebbero da considerare atleti “top”? Non è forse fonte di prestigio annoverare tra le nostre fila atleti che portano ai massimi livelli il nome dei Runners Bergamo? Per ultimo, sarebbe opportuno che i benefit siano concessi solo a quegli atleti che presenziano anche alle premiazioni; infatti la gara per i premiati non termina dopo aver tagliato il traguardo, ma dopo essere stati sul podio per il ritiro della medaglia o del premio, che è anche occasione per mostrare con orgoglio la maglia della propria società.
Si vedono i tentativi di rendere più trasparente la gestione della Società, ma sarebbe anche auspicabile la pubblicazione della lista degli atleti “top” ed i benefit loro concessi consistenti in:
 “... rimborso spese (iscrizione gare e abbigliamento)...
omissis …
ulteriore rimborso spese
(da estratto verbale riunione Consiglio Direttivo del 16 gennaio u.s.)
Boh
Non so se l'impostazione che viene data ora alla società sia migliore di quella originaria; in ogni caso queste sono le decisioni del Direttivo ed a queste ci si deve attenere. La Società potrebbe dare, come compensazione ai “Rat” (che sono la maggioranza degli iscritti n.d.a.), il “diritto di mugugno” … gratuito (vedi).

Nel titolo originale sarebbero da inserire due virgole... mettetele voi dove volete!




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1 commento:

  1. parole santissime,da vera pecora nera..condivido pienamente..ciao Mao

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