MilanoCityMarathon: 3513 MyCountrybremboMarathon: 1

Questo è il risultato degli arrivati nelle due maratone che si sono disputate oggi in Lombardia.

Ma che gara è la MyCountrybremboMarathon? Che per pura (?) combinazione ha lo stesso acronimo della sorella maggiore: MCM!

La MyCountrybremboMarathon è la gara, naturalmente del tutto non ufficiale, che ho corso io stamattina sul percorso della ormai defunta, e da molti compianta, Maratona sul Brembo.

Insomma una MCM d’oro ed una mcm di ferro, per di più arrugginito...

Per capire meglio è necessario da parte mia fare una piccola premessa.

Premessa

Correre una maratona ha sempre le sue incognite e tra questa vi è la possibilità di terminare la gara prima dei canonici 42195 metri, insomma uno può anche ritirarsi. Se per tutti questa è un opzione, non è il mio caso.

Pettorale MyCountrybremboMarathon

Masochista? Forse, ma ho deciso di tagliare il traguardo delle seicento maratone corse senza avere fatto registrare un solo ritiro, per cui quando parto per la maratona sono sicuro (beh, diciamo che spero sempre) di tagliare il traguardo. Fino ad ora mi è andata sempre bene, anche se ad onor del vero in qualche occasione avrei fatto bene a fermarmi, ma questo sempre con il senno di poi.

Viste queste premesse e complice una serie di fattori (fermo in pratica dalla BresciaArtMarathon del mese scorso, un problema alla coscia e altri problemi vari), oggi non ero sicuro di essere in condizioni di confermare la “mia regola” oppure, cosa peggiore, di confermarla arrivando con una gamba distrutta.

Per la verità Stefano, il mio massaggiatore, mi aveva confermato che il problema alla coscia era superato e, viste la caratteristiche della mia corsa (?) o meglio della mia andatura, il muscolo posteriore era impegnato solo al 2%, quindi non avrei avuto nessun problema. Ok, ma forse perché avevo camminato male per giorni, sabato il problema si era spostato più in basso. Per farla breve, la sera prima ho eseguito le solite operazioni: preparazione della borsa, cambio per l’arrivo, etc. etc.; unica variazione l’aggiunta di una bustina di antidolorifico alle due confezioni di gel.

Stamattina, dopo la notte passata quasi insonne, ma questo è normale, ho raggiunto Ferdinando che mi ha consegnato pettorale e chip... e qui i dubbi si sono trasformati in certezza: ho deciso di non seguirlo verso la partenza. Ho restituito il chip per farlo consegnare all’arrivo: questa volta sarebbe arrivato da solo (il chip)!

Dopo esserci salutati, vi è stato un abbraccio spontaneo ed inatteso; in quel momento ho capito che Ferdinando aveva compreso il mio piccolo dramma.

Siamo ripartiti quindi in due direzioni diverse: lui verso la partenza della MCM (quella ufficiale) ed io verso casa.

La premessa è terminata e forse è stata un po’ lunga... ma non si è ancora capito nulla della MCM non ufficiale. Beh, avete ragione, infatti fino a questo momento non era ancora in cantiere.

Non fiocchi di neve, ma...
petali di biancospino
sulle strade della maratona


Tornando verso casa non ho percorso la strada provinciale, ma sono ritornato per vie secondarie, vie che guarda caso mi hanno portato a soli 500 metri dal circuito dove si disputava la Maratona sul Brembo. Cosa fa definire una gara come maratona? Sicuramente la distanza che deve essere di 42195 metri. Ecco quindi l’idea: percorso misurato trovato, gara subito organizzata!

Definita la gara, ecco le motivazioni per correrla.

Sarà stato l’abbraccio del mio amico Ferdinando che mi ha infuso coraggio, saranno state le parole di Stefano, il massaggiatore, sarà che io sono “Sir Marathon”, sarà... in quel momento ho deciso che avrei tentato di correre la MyCountrybremboMarathon, maratona organizzata in solo cinque secondi.

In pochi minuti eccomi sul percorso; pochi minuti per cambiarmi, consegnare la borsa, prendere posto sulla riga di partenza... non ci crederete, ma non ho trovato nessuna coda ed alle ore 7 07’ 07” del 7 aprile è partita la gara. Ho subito preso le posizioni di testa... o di coda, questo non l’ho ben capito, posizioni che ho mantenuto fino alla fine.

Bene i primi giri, nessun dolore o sensazione strana, solo l’inizio di una pioggia che via via si intensificava. Nessun pensiero particolare in testa; pensavo alle edizioni passate, soprattutto a quella fatta sotto la neve, neve che ora vedo anche. “Ecco –penso-, ho corso solo 10 chilometri ed ho già le allucinazioni, meglio che mi fermi... un momento”. Le “cose bianche” che volano nell’aria ci sono veramente, solo che non sono fiocchi di neve, ma petali dei biancospini che la pioggia stacca dai rami e fa volteggiare nell’aria.

Passa il tempo, nessun problema; anche la pioggia smette di scendere ed un pallido sole fa capolino tra le nuvole. Solo ora mi accorgo che indosso la divisa ufficiale dei Runners Bergamo; ecco un motivo in più per non fermarmi neppure in questa gara.

Passaggio alla mezza in linea con i miei tempi attuali, 2h 15”, quindi in perfetto orario e questo mi dà ancora più sicurezza. L’auto fa da posto medico (non utilizzato) e da punto di ristoro e sosta ogni due/tre giri. 

Al quindicesimo giro, uno dei gemelli Gamba appena mi vede e scopre che sto correndo mi incita a continuare. Vista la caratura del soggetto, mi sento inorgoglito e questo è un ulteriore motivo per proseguire.

Siamo quasi alla fine e come un angelo spunta Virgilio. Sarà non solo il mio angelo custode negli ultimi tre giri, ma anche giudice e fotografo. Non potevo sperare tanto. Correre e chiacchierare fa sì che anche gli ultimi giri passino.

Arrivo al ventesimo giro.

Maratona finita?

No! Devo fare i metri iniziali che non ho fatto alla partenza. Nessun problema: anche questa maratona (NU) non vedrà il ritiro di Sir Marathon.

Tempo impiegato: 4h 35’ 34”. Primo ed anche... ultimo classificato. 

Della MyCountrybremboMarathon 2013, a parte questo post, non si troverà traccia, ma ora la gara non è più per me ferro vecchio arrugginito, ma oro, Oro Zecchino!!!



Arrivo: 4h 35' 34"



© Foto Fausto Dellapiana - Virgilio Barcella 2013