Questa volta il titolo del post è già definito da più di un mese, cioè dal giorno in cui nella casella della posta vi era il pettorale della “Maratona di Padova”: pettorale giallo numero 42!
Insomma un numero da “top”. L’assegnazione del numero 42 è una gentilezza che chi assegna i numeri mi “concede”, quando possibile, per la mia predilezione verso questo numero: quarantadue, come i chilometri della maratona. Non che il numero mi faccia andare più veloce, ma mi fa piacere quando mi viene assegnato ed in modo particolare quando si tratta di una grande maratona. Sulla linea di partenza oggi in prima fila si sono visti moltissimi atleti “top” ed in posizione più defilata un atleta “trip”, io insomma... in pratica il mio peso corporeo era pari al peso di due atleti “top”... insomma, posso affermare di essere un atleta di peso!
Allo sparo la mia unica preoccupazione oggi è stata quella di mettermi al lato della strada per permettere agli atleti più veloci di prendere subito le posizioni che spettavano loro, senza porre nessun intralcio. Bene, così è iniziata la mia gara.
Risolto già da tempo il problema del titolo, ora si tratta di scrivere il post, cosa per altro non facile: conoscete la mia predilezione per il fatto di trovare argomenti sulla maratona senza dover necessariamente parlare di tempi, andature personali oppure descrivere la gara copiando da altri siti.
Che dire della Maratona di Padova, maratona che conosco benissimo, in quanto ho corso tutte le edizioni? Forse che è una delle maratone con il pubblico che incita tutti i concorrenti?
È risaputo e la dimostrazione sta nel fatto che oggi, nonostante la giornata non proprio limpida e soleggiata ma con pioggia, non sono mancati i soliti incitamenti.
Io & Corrado |
Oppure che, oltre ai canonici otto ristori con acqua, the, reintegratori e frutta, ci sono dei ristori autogestiti con cibi (formaggi o salumi) e bevande (vini o liquori) non proprio indicati per chi corre una maratona? Questi ristori non saranno certo indicati, ma sono molto apprezzati da chi vi partecipa con spirito “decubertiano”.
Potrei forse segnalare che il percorso è totalmente chiuso al traffico, il personale sul percorso è gentile ed in gran numero? Lo si è potuto subito notare recandosi nel luogo di partenza: il personale era già presente ed in piena attività fin dal primo mattino.
Tutte queste caratteristiche sono però già note ai partecipanti.
Eppure, nonostante tutto, ho trovato motivi per qualche riflessione nuova.
Alla partenza i recenti fatti di Boston hanno consigliato, più per prudenza che per motivi reali, l’introduzione di qualche misura di prevenzione in più. Ecco quindi un reparto di Carabinieri ispezionare con cani addestrati la zona di partenza, soprattutto i tombini, alla ricerca di qualche anomalia. La loro professionalità e discrezione ha fatto sì che tutto sembrasse una cosa normale e la loro presenza è passata quasi inosservata.
La maratona l’ho corsa in compagnia del mio amico Corrado ed è stata un’esperienza del tutto nuova. Forse per la delusione patita domenica scorsa a Seregno, dove si è dovuto ritirare, oggi Corrado ha deciso di correre la maratona con me. Per la verità non è che l’idea mi facesse impazzire. Le rare volte che abbiamo corso “assieme” questa definizione era un puro eufemismo, in quanto la sue corsa era un continuo accelerare, rallentare, tornare indietro, ma soprattutto un parlare continuo, a tratti quasi un urlare.
Nuovi amici bresciani |
Oggi... oggi invece è stato piacevole scoprire la seconda anima di Corrado. Ha sempre tenuto un ritmo costante, il mio. Tutte le volte che si rivolgeva alle persone lungo la strada od ai ristori era per ringraziarle della loro presenza o per il loro lavoro.
Abbiamo corso la maratona scambiandoci pochissime parole, ma questo non vuol dire che abbiamo corso separati; il silenzio forse ci ha uniti più di mille parole.
La più bella soddisfazione che ho avuto oggi sta nelle parole che Corrado mi ha detto dopo aver tagliato il traguardo, mano nella mano: “Ti ringrazio per la compagnia. Mi hai insegnato a correre la maratona e questa di Padova mi rimarrà sempre nel cuore”. Parole che, dette da chi ha corso decine e decine di gare, fanno un certo effetto.
Da ultimo vorrei segnalare un simpatico dopo corsa. Al pasta party, visto che avevo la felpa dei Runners Bergamo, un corridore bresciano mi ha detto di aver conosciuto Giovanni (Dolci) e se possibile di portargli i suoi saluti. Per il semplice fatto che avesse corso con Giovanni, mi è subito rimasto simpatico (...abbiamo gli stessi tempi in maratona!).
È stata l’occasione per scambiare quattro chiacchiere anche con i suoi due amici, parlando naturalmente di corse e di maratone in particolare, dimostrando ancora una volte che si possono avere ottimi rapporti con i cugini bresciani... basta parlare di corse e non di calcio!
Segnalo a Giovanni che potrà trovare il suo amico alla Proaj - Golem... è già iscritto!
© Foto Fausto Dellapiana 2013
brao gnaro.
RispondiEliminaè stato un piacere scambiare due parole con te.
ci vediamo alle prossime.
uno dei tre amici bresciani.
Il quarto Bresciano (purtroppo non presente a PD) spera di unirsi alle prossime...
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