
Chi ha corso qualche maratona sa che verso fine gara spesso si hanno dolori alle gambe, ci si domanda chi ci abbia imposto di correre la maratona e si dice che quella in corso sarà l’ultima maratona a cui si partecipa, ben sapendo di mentire.
Questo fino ad ora.
Questo attentato mi ha molto colpito, non solo per il fatto in se stesso, ma perché ha colpito per la prima volta in una manifestazione sportiva persone inermi, persone che si preparavano a piangere di gioia perché mancavano pochi metri al traguardo, ma che hanno invece pianto per il dolore...
Sono sicuro che, quando verso la fine di una maratona mi capiterà di avere ancora le gambe indolenzite, il mio pensiero ritornerà al tempo 4h 09’ 43” della Maratona di Boston ed alle vittime innocenti...
Non voglio dare altra pubblicità all’attentato pubblicando uno dei moltissimi video che sono stati postati in rete. Credo che la pubblicità sia uno degli aspetti cercati dai vili attentatori, ma sono sicuro che apprezzerete la pubblicazione del video dell’arrivo della Maratona di Boston del 1990, in cui vinse Gelindo Bordin. Un modo per esorcizzare la paura, per riportare la maratona nel suo alveo naturale, che è lo sport e non la cronaca nera.
ho fatto circa 10Mrt all'estero sono sempre andato con la mia fam. e mia figlia e moglie erano sempre 500mt prima dell'arriavo ad aspettarmi per poi finirla mano nella mano com mia figlia, e purtroppo ora le prospettive cambiano e cambieranno per tutti quelli che hanno un pezzo di cuore che li aspetta 500Mt prima dell'arrivo come quel bambino. ciao
RispondiEliminaMax.