A raccontarla così sembrerebbe che corridori scatenati, a folle andatura, vogliano quasi investire pacifici camminatori.
La realtà dei fatti è un po’ diversa.
Inizio di mattinata con pioggia battente. Nonostante ciò molti podisti hanno partecipato alla 34a edizione della camminata non competitiva “Cologno e frazioni”.
Il dialogo sopracitato si svolge un paio di chilometri dopo la partenza, su strada asfaltata, ma completamente occupata da cinque podisti che chiacchierano tranquillamente, affiancati gli uni agli altri e con ombrelli aperti. La loro dislocazione fa sì che non ci sia un tratto di strada libero per quelli che sopraggiungono alle loro spalle.
Ho già espresso il mio parere, in altri post, riguardo agli atleti veloci che “pretendono” il passaggio anche su sentieri dove si deve camminare in fila indiana, affermando che non si può pretendere che altri (quelli più lenti) si debbano fermare sul bordo del sentiero, per cedere il passo. Basta aspettare un tratto di strada più largo e quindi “mettere la freccia e sorpassare”.
D’altra parte i camminatori devono rendersi conto che anche gli atleti che interpretano le gare non competitive con uno spirito più sportivo hanno le loro ragioni. Impedire loro di correre “facendo muro” per chiacchierare non è certo una buona cosa. Usare la strada per metà potrebbe essere la soluzione più giusta. Un po’ come sull’autostrada: una corsia per “camminatori” lenti ed una corsia per “corridori” veloci.
Basta così poco per passare una tranquilla domenica “camminando” o “correndo” lungo strade e sentieri della nostra provincia... basta essere in compagnia della signora Educazione!
... o forse è signorina?
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