5 aprile 2022, ritorno
alla normalità. Dopo due anni si può ricordare la festa della
Libera*ione … liberi dai confini imposti dal “malo male”. Il
confine due anni fa era il giardino di casa propria; lo scorso anno
il limite si estendeva al confine comunale. Questi limiti non mi
hanno certo impedito di festeggiare, ma soprattutto di ricordare gli
insegnamenti della festa di Libera*ione. Ricordo e festa fatti a modo
mio: correndo! Non vi annoio con il passato; se volete a fine post
trovate i collegamenti alla descri*ione del mio (nostro) personale
modo di ricordare. Quest'anno la festa
della Libera*ione del 25 aprile viene dopo domenica 24. Bella
scoperta, anche gli altri anni il 25 viene dopo il 24! Avete, come
sempre ragione, ma domenica ho corso la XXI Maratona di Padova, e
quindi dovevo trovare un percorso che fosse si evocativo della
ricorren*a, ma anche vicino a casa e soprattutto “facile”.
La
cosa mi è riuscita a metà: ho trovato un percorso collegato al 25
aprile, poco distante da casa, ma non certo facile, soprattutto il
giorno dopo una maratona! La scelta è caduta su un percorso curato
dall'ANPI di Bergamo e denominato “Traccia Partigiana”,
che ricorda l'a*ione fatta dai partigiani della Brigata Fiamme Verdi
il 26 settembre 1944 (-
vedi -). Come sempre non mi rendo le cose facili, per cui la
parten*a della nostra “traccia” è il cippo commemorativo eretto
in onore dei partigiani trucidati dai fascisti il 26 aprile 1945
(Serighelli Ambrogio, Rota Pierino, Mariani Massimo, Capelli Paolino
e Trabucchi Costantino). La nostra traccia, beh il nostro percorso,
sarà quindi più lungo di un paio di chilometri. Da questo cippo
parte da diversi anni anche una corsa/ricordo per la festa della
Libera*ione: “Corridori resistenti bergamaschi ritornano di
corsa sulle tracce della Libera*ione da ogni dittatura”, così
recita il volantino. Parten*a alle ore 4 & 25, e con destina*ione
diversa ogni anno. Credo che il numero dei partecipanti alla CO.RE.BE
non abbia mai superato le poche unità; di sicuro era sempre presente
Lucio (Ba**ana), unico organi**atore e (forse) unico partecipante.
Testimonian*a di questo corsa ricordo sono le strisce rosse (poteva
forse essere diverso il colore?) poste sul cedro a fianco del
monumento. Quest'anno accanto alla striscia rossa io ho appeso anche
una coccarda con i colori dell'Ucraina: blu e giallo. Non una
coccarda qualsiasi, ma quella con la quale ho corso, in segno di
vicinan*a e solidarietà al popolo Ucraino, le maratone di Brescia,
Milano e Padova! Raggiungere il punto finale della “traccia” è
stato facile: numerosi cartelli indicavano la via, il tempo è stato
clemente e la pioggia caduta il giorno prima non ha compromesso il
fondo del sentiero più di tanto. Ecco raggiunto il monumento che
ricorda, anche in questo caso le vittime dell'ennesimo eccidio
fascista. Caduti il 26 settembre 1944: Capelli Mario, Milesi
Tranquillo, Signori Giuseppe, Tironi Luciano, Bonadeni Virgilio.
Ecco, qui termina il ricordo del nostro 25 aprile, qui termina la
nostra “traccia” con una silen*iosa preghiera.
Ma “traccia”
oltre ad indicare “Segno lasciato nel terreno, su una superficie
o in altro ambiente, da qualcosa che vi passa sopra o attraverso, ….”
indica anche “Segno visibile, o, anche, non materiale, che
rimane come documento, testimonian*a,
eco o ricordo di un fatto, di una situa*ione, di una condi*ione ...”.
Ecco, la
lotta di Libera*ione ci
ha anche lasciato questa “traccia”. Recenti polemiche, a
cui non mi associo, hanno riguardato stragi compiute in Ucraina,
stragi che vanno condannate sen*a se e sen*a ma, sen*a nessun
tentennamento! Una condanna MORALE deve essere immediata. Ricordo
solo che per la strage di Sta**ema il processo si è aperto a La
Spe*ia solo il 24 aprile del 2004!
Lascio alle parole di
persone più autorevoli di me la chiusura del post.
19 aprile 2022:
Mauri*io Verona, il sindaco di Sant’Anna di Sta**ema
“I partigiani hanno
donato pace e democra*ia al nostro paese – dice – Sono addolorato
che l’Anpi finisca in me**o a polemiche e battute per colpa delle
posi*ioni del suo presidente pro tempore, che non sta rendendo onore
alla nostra storia. E non tutela un’associa*ione che ha un ruolo
importantissimo. Tutti ci auguriamo che il dialogo riprenda il suo
cammino e che ci sia a un cessate il fuoco immediato – prosegue il
primo cittadino. Tutti siamo per la diploma*ia. Ma questo non può
significare resa e sottomissione per gli ucraini. Vede, io sono il
sindaco di un borgo martire. Qui a Sant’Anna, nel 2000, fu
istituito il parco na*ionale della pace. Noi siamo per la pace, con
tutte le nostre for*e. Ma di fronte all’invasore, di fronte ai
massacratori, di fronte alla violen*a cieca, si deve resistere”.
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In
ricordo del Caposquadra “Tito”, IX
Divisione d'Assalto Garibaldi “A. Imerio”
Tutto bene, tutto bello ma quello di levare le * mi sembra una ca**ata come distruggere i monumenti o impedire agli sportivi dei gareggiare nelle gare individuali!!
Poiché il mio cognome comincia con Z (orgogliosamente maiuscolo per di più) dovrei rinunciare a quel poco di identità che compete per nascita a ciascuno di noi? Sergio Zapparoli
Tutto bene, tutto bello ma quello di levare le * mi sembra una ca**ata come distruggere i monumenti o impedire agli sportivi dei gareggiare nelle gare individuali!!
RispondiEliminaPs: sono Trabuk e non anonimo!!
EliminaPoiché il mio cognome comincia con Z (orgogliosamente maiuscolo per di più) dovrei rinunciare a quel poco di identità che compete per nascita a ciascuno di noi?
RispondiEliminaSergio Zapparoli
Ciao Sir, bel post! Un saluto da spadinoii :-)
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