martedì 26 aprile 2022

Maggiorenne!

Ecco, finalmente ho raggiunto la maggiore età: 21 anni!

Con questa frase ho già rivelato che la maggiore età l'ho compiuta molto tempo indietro, esattamente 50 anni fa; sapete, la memoria ad una certa età è quella che è.
Infatti la legge 67 dell'8 marzo 1975, n. 39 attribuisce la maggiore età dopo il compimento del 18° anno. Siete sempre pignoli, in realtà volevo dire che sono maggiorenne … per la “Padova Marathon”.

Infatti con la gara di quest'anno ho corso tutte le edizioni fin qui disputate. A voler essere pignoli, la maratona, nata in occasione del Giubileo del 2000 sulle “ceneri” (beh, diciamo le “orme”) della maratona di Vedelago, solo negli ultimi anni ha preso l'attuale denominazione, prima era la “Maratona S. Antonio”. Le “antiche cronache” riportano che ci sarebbe dovuta essere un'unica edizione, nel anno giubilare 2000, della maratona con partenza da Vedelago ed arrivo a Prato della Valle, nel centro di Padova. Sappiamo che non è andata così; si è passati da un'organizzazione “paesana ed artigianale” (detto in senso non certo dispregiativo, sappiano che certi prodotti artigianali sono fatti con il cuore ed hanno un'anima), ad una organizzazione “cittadina ed industriale”. Questo passaggio non ha certo influito sulla qualità del prodotto, ma ne ha certamente aumentato la visibilità. “Assindustria” di Padova, il nuovo organizzatore, ha apportato professionalità e … capitali, pur mantenendo un'“anima paesana”. È facile per chi organizza tenere rapporti “privilegiati” con atleti “top”, di prima fascia, ma accontentare anche piccole manie di atleti “trip”, più che atleti amatori della corsa, non è da tutti. Io sono uno di questi, ho le mie piccole manie, una delle quali è avere il numero 42! Ebbene, anche se nelle passate edizioni, il regolamento specificava chiaramente, che i numeri sotto il 100 dovevano essere assegnati ad atleti di livello assoluto, ho più volte partecipato alla gara padovana con il “mio” numero. Non mi dilungo oltre per non annoiarvi, in fondo non è cosa interessante, e, se devo essere sincero, il numero basso qui mi ha creato molti problemi. Curiosi? Al termine del post, ho inserito i link ai vari racconti, così potrete soddisfare la vostra curiosità.

Vecchio maratoneta, vecchi ricordi, evabbè, passiamo all'edizione 2022, ritornata a disputarsi in presenza, visto che il “malo male” sembra quasi debellato. Anche, qui se vogliamo essere precisi, lo scorso anno si è disputata la “Padova Marathon”, ma con un percorso decisamente un po' cortino: 21.097 metri! Non ho capito bene il senso della cosa; non era forse più semplice e corretto cambiare il nome della gara? Gara che naturalmente non ho corso e solo ora mi rendo conto che ho fatto un grande errore. Visti i miei tempi di … questi tempi avrei certamente ottenuto un ottimo risultato cronometrico in una maratona!

Il percorso di quest'anno è stato leggermente variato nel tratto iniziale, non si partiva più dalla pista dello stadio, ma nelle immediate vicinanze. Nessun problema per tutte le operazioni pregara: parcheggio auto, consegna pettorali e borse. Qui una buona novità: venivano accettati gli zainetti personali che dovevano essere inseriti in capienti sacchetti trasparenti. Igiene assicurata e nessun problema per inserire tutto quello serve all'arrivo. Come sempre gli alpini garantivano una bevanda calda prima della partenza, molto gradita da tutti viste le condizioni atmosferiche, servita in bicchierini. Ma allora è possibile servire bevande in tali recipienti? Vedremo che non sarà così, infatti sui ristori solo acqua e tè in bottiglie da mezzo litro … rigorosamente chiuse!

Come tradizione da queste parti, pubblico, nonostante la giornata un po' piovosa, caloroso e … rumoroso: al passaggio dei maratoneti era tutto uno scrosciare di applausi “made in Cina”. ??? Ok, spiego: erano le numerose “manine” di plastica distribuite dall'organizzazione (credo) agli spettatori. Un sorriso ed un incitamento erano assicurati per tutti i corridori, almeno fino alla mezza. Passaggio che avveniva ai bordi di Abano Terme. Qui si era tenuti fuori dal centro per non disturbare i villeggianti che sorseggiavano aperitivi tranquillamente seduti al bar (almeno questa è la mia interpretazione). Passato il 30° chilometro, ecco il lungo rettilineo che porta alla periferia di Padova. Qui pubblico assente, beh, in effetti era ora di pranzo, ma il personale di servizio, Vigili Urbani, addetti alla Protezione Civile e gli immancabili Alpini non facevano mancare l'incoraggiamento ed era frequente sentire la frase “Forza che ormai è finita ...”. Forse intendevano dire che era finita la loro presenza, in quanto i chilometri erano ancora molti. 40° chilometro, solo due all'arrivo, ma qui inizia per molti, ed anche per me, un piccolo calvario, non tanto e non solo per i chilometri già fatti, ma per il fondo di acciottolato sconnesso ed a tratti scivoloso per la pioggia caduta in mattinata. Il pensiero vola ai ciclisti della Roubaix ed allora tutto diventa accettabile. In fondo noi pensiamo di stare meglio, quando qualcuno sta peggio. Ultima curva, ultimo rettilineo. Assente quest'anno il pubblico, ma almeno una spettatrice tutta per me: Rossana, che mi fa pure un servizio fotografico personale. Ventunesima maratona terminata, no, no, non ancora! Osservo il cronometro, rallento, mi fermo.

5h 42' 42” segna il cronometro con il tempo ufficiale della gara. Ora posso tagliare il traguardo.

Sono maggiorenne! Si sa che la maggiore età merita un regalo speciale. Ecco, io lo ricevo: a mettermi la medaglia al collo è Ruggero Pertile, un onore riservato ai Senatori, non della Repubblica, ma della Padova Marathon!

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2017 – Il leone di San Marco sventola il tricolore

2016 – Maratona di S. Antonio: da un Giubileo all'altro

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2014 – Padova in pillole

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