La gara novarese, che per la cronaca non è gara FIDAL, ma UISP, ha raggiunto ottimi risultati di partecipazione: 2045 gli atleti al via (fonte organizzazione), percorso collaudato e ben segnalato, completamente chiuso al traffico; negli incroci che non si potevano chiudere vi erano i Vigili Urbani che controllavano e disciplinavano il traffico con professionalità. Ottima la logistica e i servizi pre-gara: consegna pettorali, consegna borse e nessun problema per cambiarsi: le gradinate della palestra offrivano un'ottima soluzione. Qualche problema da segnalare alla fine per la consegna del pacco gara, ma soprattutto per la riconsegna delle borse. Non che mancasse l'impegno dei ragazzi, che si davano un gran da fare, ma forse sarebbe da rivedere la logistica. Ricordo che un paio d'anni fa le borse erano stipate in palestra e non si erano verificati inconvenienti. Immaginate la scena: atleti stanchi per la corsa e sudati per la fatica che sventolavano i pettorali di gara per richiamare l'attenzione degli addetti. Mi ha fatto venire alla mente le scene che in questi ultimi tempi spesso si vedono in televisione: migranti infreddoliti ed affaticati da “corse” ben più lunghe di questa gara che sventolano i loro documenti in faccia ad impassibili poliziotti o a guardie di frontiera per poter passare, spesso al freddo o sotto la pioggia e con bambini piangenti al loro fianco. Questo “flash back” ha reso meno grave il fatto di dover aspettare qualche minuto in più per la riconsegna della borsa; eravamo al riparo e per la verità la fila era abbastanza ordinata... se si escludono i soliti furbetti!
Da
segnalare l'attenzione dell'organizzazione per gli atleti. La
partenza è stata ritardata
di dieci minuti per poter permettere ad atleti, rimasti imbottigliati
in autostrada a causa di incidente, di raggiungere il luogo di
partenza in tempo utile. I presenti hanno comunque potuto rimanere al
caldo della palestra fino alla
fine.
Gregge
quasi completo alla gara; mancava Ferdinando alle prese con una
brutta influenza. Alla comitiva si sono aggiunti Sandro e Rosario,
che spesso incontriamo ad allenarsi sul circuito della Roncola.
Quest'anno Mao si presenta in forma alla partenza e la sua sfida con
lo Zio inizia fin da subito, anche se il vero obiettivo di Dario
sembra essere un altro. All'inizio di gara ci sono subito delle
sorprese. Dopo un paio di chilometri vengo raggiunto da Dario. Un
rapido saluto e dopo poco è solo un puntino che scompare
all'orizzonte. Se Dario diventa un puntino, sempre più nitide sono
le figure di Sandro e Rosario. Acc... stanno correndo in senso
contrario alla marea degli atleti. Brutto segno! Quando
ci incrociamo mi fermo e chiedo spiegazioni. Rosario ha un problema
ad una gamba, una piccola contrattura, sembra, forse dovuta al
freddo. Qui si dimostra la capacità della sua guida che lo “obbliga”
a tornare verso la linea di partenza, nonostante le insistenze di
Rosario che vorrebbe proseguire. Mancano
ancora troppi chilometri al traguardo (quindici n.d.a.), per cui
continuare significherebbe peggiorare in modo significativo quello
che al momento attuale sembra
essere solo
un piccolo problema. Un
mistero, ancora non risolto, avvolge il fine gara. In che punto Dario
sorpassa Fausto? Eh, sì, perché al traguardo finale un paio di
minuti separano i due, ma non si riesce a stabilire il momento del
sorpasso. Io credo che il sorpasso sia avvenuto in una delle due
salite che proponeva il percorso. Lo scorso anno il Mao, che non era
in forma (? così lui affermava), mi superò proprio in quel punto.
Forse già da allora faceva le prove per quest'anno!
Termino
facendo un grosso in bocca al lupo a Rosario e ricordando a Fausto
che l'anno è solo all'inizio e che le maratone sono dietro l'angolo,
per cui ci saranno altre occasioni per rifarsi, in quella che molti
giornali sportivi, “La Gazzetta dello Sport” per prima, indicano
come la sfida dell'anno!
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