lunedì 25 gennaio 2016

Pettorali di gara sventolati come passaporti!

Ieri si è disputata a Novara la 20a edizione della “Mezza Maratona di San Gaudenzio”. Per una volta inizio il post … dalla fine, o meglio dal risultato finale che ha visto i Runners Bergamo ben figurare. Tre atleti nelle prime quindici posizioni assolute (Sonzogni Pietro 4o, Cagliani Federico 6o, Campana Binaghi Giorgio 12o) e due atlete nelle prime dieci (Nives Carobbio 3a, e Sonia Opi 6a). Da segnalare che Federico e Giorgio si sono classificati primo e secondo nelle rispettive categorie, mentre Nives e Sonia hanno occupato i primi due gradini del podio della loro categoria. A completare il quadro vincente della squadra, ci pensa Miki Morlacchi, con il primo posto di categoria, mentre in campo femminile spicca il terzo posto di Paola Gritti. Termina in fondo alla classifica generale, ma si piazza sul secondo gradino del podio Pio Opi. Visto l'esiguo numero dei partecipanti RB, (beh, si fa per dire: risulteranno 27 in classifica, ma siamo abituati a ben alt(r)i numeri) possiamo affermare che la partecipazione per il nostro gruppo è stato un trionfo!

La gara novarese, che per la cronaca non è gara FIDAL, ma UISP, ha raggiunto ottimi risultati di partecipazione: 2045 gli atleti al via (fonte organizzazione), percorso collaudato e ben segnalato, completamente chiuso al traffico; negli incroci che non si potevano chiudere vi erano i Vigili Urbani che controllavano e disciplinavano il traffico con professionalità. Ottima la logistica e i servizi pre-gara: consegna pettorali, consegna borse e nessun problema per cambiarsi: le gradinate della palestra offrivano un'ottima soluzione. Qualche problema da segnalare alla fine per la consegna del pacco gara, ma soprattutto per la riconsegna delle borse. Non che mancasse l'impegno dei ragazzi, che si davano un gran da fare, ma forse sarebbe da rivedere la logistica. Ricordo che un paio d'anni fa le borse erano stipate in palestra e non si erano verificati inconvenienti. Immaginate la scena: atleti stanchi per la corsa e sudati per la fatica che sventolavano i pettorali di gara per richiamare l'attenzione degli addetti. Mi ha fatto venire alla mente le scene che in questi ultimi tempi spesso si vedono in televisione: migranti infreddoliti ed affaticati da “corse” ben più lunghe di questa gara che sventolano i loro documenti in faccia ad impassibili poliziotti o a guardie di frontiera per poter passare, spesso al freddo o sotto la pioggia e con bambini piangenti al loro fianco. Questo “flash back” ha reso meno grave il fatto di dover aspettare qualche minuto in più per la riconsegna della borsa; eravamo al riparo e per la verità la fila era abbastanza ordinata... se si escludono i soliti furbetti!
Da segnalare l'attenzione dell'organizzazione per gli atleti. La partenza è stata ritardata di dieci minuti per poter permettere ad atleti, rimasti imbottigliati in autostrada a causa di incidente, di raggiungere il luogo di partenza in tempo utile. I presenti hanno comunque potuto rimanere al caldo della palestra fino alla fine.
Gregge quasi completo alla gara; mancava Ferdinando alle prese con una brutta influenza. Alla comitiva si sono aggiunti Sandro e Rosario, che spesso incontriamo ad allenarsi sul circuito della Roncola. Quest'anno Mao si presenta in forma alla partenza e la sua sfida con lo Zio inizia fin da subito, anche se il vero obiettivo di Dario sembra essere un altro. All'inizio di gara ci sono subito delle sorprese. Dopo un paio di chilometri vengo raggiunto da Dario. Un rapido saluto e dopo poco è solo un puntino che scompare all'orizzonte. Se Dario diventa un puntino, sempre più nitide sono le figure di Sandro e Rosario. Acc... stanno correndo in senso contrario alla marea degli atleti. Brutto segno! Quando ci incrociamo mi fermo e chiedo spiegazioni. Rosario ha un problema ad una gamba, una piccola contrattura, sembra, forse dovuta al freddo. Qui si dimostra la capacità della sua guida che lo “obbliga” a tornare verso la linea di partenza, nonostante le insistenze di Rosario che vorrebbe proseguire. Mancano ancora troppi chilometri al traguardo (quindici n.d.a.), per cui continuare significherebbe peggiorare in modo significativo quello che al momento attuale sembra essere solo un piccolo problema. Un mistero, ancora non risolto, avvolge il fine gara. In che punto Dario sorpassa Fausto? Eh, sì, perché al traguardo finale un paio di minuti separano i due, ma non si riesce a stabilire il momento del sorpasso. Io credo che il sorpasso sia avvenuto in una delle due salite che proponeva il percorso. Lo scorso anno il Mao, che non era in forma (? così lui affermava), mi superò proprio in quel punto. Forse già da allora faceva le prove per quest'anno!
Termino facendo un grosso in bocca al lupo a Rosario e ricordando a Fausto che l'anno è solo all'inizio e che le maratone sono dietro l'angolo, per cui ci saranno altre occasioni per rifarsi, in quella che molti giornali sportivi, “La Gazzetta dello Sport” per prima, indicano come la sfida dell'anno!


 
 



 

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