Oggi magnifica giornata
autunnale, con temperatura quasi primaverile. Quale occasione migliore
per trascorrere una giornata all'aria aperta in compagnia dei
nipotini? Meta scelta la Val Seriana, anzi, per meglio dire, i parchi-gioco della valle. Nelle nostre passeggiate del giovedì lungo la
ciclabile avevamo notato che vi erano numerosi parchi attrezzati per i bambini, tutti ben tenuti, con vari giochi e strutture che erano
adatte non solo per giocare in modo sano e sicuro, ma anche per fare qualche
esercizio di movimento che piace tanto ai bambini. Saltare,
arrampicarsi, scendere dagli scivoli e quant'altro, se da un lato
crea un po' di apprensione in mamme e … nonni, dall'altro non solo
piace ai bambini, ma è di certo una valida alternativa alla
staticità dei giochi moderni, dove l'unica parte del corpo che viene
utilizzata sono le dita. Certo, alcuni giochi allenano pure la mente,
ma credo che una miscela con giochi all'aperto sia un toccasana.
Certo non è una novità, come ricorda il detto latino “Mens
sana in corpore sano”.
Si inizia con il parco di Ranica. Qui
l'attenzione dei bambini è attratta da un piccolo ruscello: a quale
bambino non piace l'acqua? Certo la stagione, anche se con belle
giornate, non invita certo a bagnarsi i piedi. Il ruscello viene
quindi utilizzato per fare una gara di barche, dove le barche sono le
foglie di vari colori: gialle, arancioni, rosse.
Ognuno si sceglie la sua foglia e poi … via!
Terminata la gara delle
foglie, esaurite le scivolate dallo ... scivolo, ci si avvia verso la meta successiva: il parco di Nembro. Eccoci quindi alla stazione della
TEB, dove un trenino verde e grigio evita il trasferimento
a piedi, con grande gioia dei bambini che vedono il trenino come un
nuovo gioco e di Rossana che per la prima volta non è “costretta”
a percorrere questo tratto a piedi. Breve il tragitto: suggestivo il
panorama che spazia da vecchie fabbriche ormai dismesse a tratti in
mezzo ad una vegetazione che l'autunno ha reso multicolore. Nuovo
parco, nuove attrazioni: qui la più apprezzata è il passaggio di
quello che d'estate è un piccolo laghetto, ma ora solo una grande
buca vuota. In mezzo vi sono numerose isolette che permettono di
attraversarlo con grandi balzi. Il laghetto, colorato di azzurro, sul cui fondo foglie multicolori sembrano tanti pesciolini, è circondato da una pista con erba sintetica di un bel verde
smeraldo.
La cura del parco è affidata al gruppo Alpini di Nembro. Corse,
arrampicate, scivolate... poi anche qui viene l'ora di lasciare il
parco. All'uscita
la bozza di un disegno attrae la mia attenzione: si vedono montagne
sullo sfondo, un'aquila ed un cappello da alpino; solo abbozzati a matita, in primo piano. Ottima
l'idea di colorare il muro, non un anonimo muro bianco, ma un muro che
“racconta”. Sono sempre stato attratto da murales e graffiti,
credo infatti che siano un abbellimento all'arredo urbano, certo se
fatti con arte e mestiere. Noto un altro particolare che mi ha fatto
rizzare i capelli. Il pilastro accanto al murales in allestimento è
colorato di rosso,
bianco
e verde.
Non avrei nulla da obiettare se questi colori fossero casuali, ma se
questi, come credo, vogliono rappresentare il Tricolore, allora il
discorso cambia. La
loro disposizione è errata!
(*) Il verde è sempre in alto ed il rosso è sempre in basso; mi
meraviglio che questo grossolano errore non sia stato notato dagli
alpini del gruppo di Nembro!
La
giornata non è finita: si riprende in trenino e si giunge ad
Albino... Credo che la prossima estate da qui si potrà raggiungere a
piedi Semonte! In quella località, oltre a raccontare una storia lunga 40 anni ai
nipotini, vorrei sperare che nei prossimi anni possano prendere il
testimone del nonno e far diventare la Maratona una loro passione.
Questa
però è una storia ancora tutta da scrivere...
(*)
Per chi volesse approfondire l’argomento:
Legge
n. 22 del 5 febbraio 1998 Disposizioni
generali sull'uso della bandiera della Repubblica italiana e di
quella dell'Unione europea (GU
37 del 14 febbraio 1998)
Dpr
n. 121 del 7 aprile 2000 Regolamento
recante disciplina dell'uso delle bandiere della Repubblica italiana
e dell'Unione europea da parte delle amministrazioni dello Stato e
degli enti pubblici.
(GU 112 del 16 maggio 2000)
D.P.C.M.
14.04.2006 Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 14
aprile 2006Disposizioni
generali in materia di cerimoniale e di precedenza tra le cariche
pubbliche.(GU
174 del 28 luglio 2006)
Ahi, ahi. ahi, colori al ... vento! |
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