Ieri si è svolta la
seconda edizione della Clusone Alzano Run
e, benché non fosse
una maratona, ho voluto essere presente, in quanto si svolge in
luoghi a cui sono emotivamente legato, sia per fatti che risalgono al
… secolo scorso, sia per situazioni più recenti. Non mi dilungo,
in quanto annoierei chi
segue abitualmente il blog ripetendo sempre le stesse cose. Non
voglio neppure annoiarvi con le considerazioni legate
all'organizzazione della gara; pur essendo questa la seconda
edizione, ha ripresentato secondo me le stesse lacune e gli stessi
pregi della passata edizione (per cui vi rimando al post scritto lo
scorso anno – vedi
-).
Ma qualcosa devo pur
scrivere, per cui faccio mia la frase che qualche amico dei Runners
Bergamo mi ha rivolto nelle prime fasi della gara mentre mi
sorpassava: “Sir Marathon, oggi sei beato tra le donne!”. In
effetti non aveva tutti i torti: stavo correndo con a fianco Sabrina
e Claudia. Compagnia eccellente, buon passo, almeno ai nostri
livelli, e, se si aggiunge una giornata soleggiata con temperatura
gradevole, ecco le condizioni ideali per trascorrere qualche ora
correndo. La prima parte della gara presentava un tracciato che
invogliava a correre con un passo più veloce di quanto uno è
abituato. In effetti ci sorpassavano in molti e sia Sabrina che
Claudia tendevano ad accodarsi. Certo, avremmo pure noi potuto tenere
quel ritmo nei primi chilometri, ma la gara era ancora lunga, per cui
ci sfilavamo. Terminata la discesa, come avevamo previsto, molti di
quelli che ci avevano sorpassato da puntini lungo
l'orizzonte diventavano figure sempre più grandi ed ora eravamo noi che “mettevamo la freccia” per il sorpasso. Verso l'ottavo chilometro Claudia decide di rallentare e piano piano si sfila. Corro in compagnia di Sabrina fino alla mezza maratona, poi anche lei rallenta. Il suo obiettivo oggi è di terminare la gara con buone sensazioni, in quanto il suo obiettivo stagionale è correre la Maratona di Reggio Emilia. Quella di oggi è solo una gara di preparazione e, a giudicare dai risultati, vorrei dire che è stata un'ottima preparazione: 54 minuti in meno rispetto alla gara dello scorso anno. Diciamo che 50 minuti sono la conseguenza degli allenamenti fatti e della maggiore preparazione e quattro minuti sono dovuti alla mia presenza come lepre.
l'orizzonte diventavano figure sempre più grandi ed ora eravamo noi che “mettevamo la freccia” per il sorpasso. Verso l'ottavo chilometro Claudia decide di rallentare e piano piano si sfila. Corro in compagnia di Sabrina fino alla mezza maratona, poi anche lei rallenta. Il suo obiettivo oggi è di terminare la gara con buone sensazioni, in quanto il suo obiettivo stagionale è correre la Maratona di Reggio Emilia. Quella di oggi è solo una gara di preparazione e, a giudicare dai risultati, vorrei dire che è stata un'ottima preparazione: 54 minuti in meno rispetto alla gara dello scorso anno. Diciamo che 50 minuti sono la conseguenza degli allenamenti fatti e della maggiore preparazione e quattro minuti sono dovuti alla mia presenza come lepre.
Nella gara la presenza
dei Runners Bergamo non è certo passata inosservata, sia per il
numero (il 30% degli arrivati) sia per le prestazioni ottenute nelle
varie categorie. Se fossimo alle Olimpiadi si potrebbe così
sintetizzare la prestazione della nostra squadra: 5 ori, 2 argenti e
5 bronzi. Non male! Difficile dunque citare l'atleta RB migliore. Ma,
come ho avuto già modo di scrivere, è complesso stabilire criteri
di assegnazione di tale titolo dove ognuno ha le sue griglie. Beh,
per me è facile... mio il blog, miei i criteri! Tra tutti i 121
atleti Runners Bergamo che hanno tagliato il traguardo il nominato
è... Morlacchi! “Giusto” molti diranno: 13° assoluto,
3° tra i Runners Bergamo, 1° di categoria, ma soprattutto ha
inflitto un distacco di più di 10 minuti
all'amico/rivale Locatelli, cosa si può pretendere di più?! Come ho detto nelle righe precedenti, ci possono essere vari criteri, per cui “sbagliato”! Il Morlacchi a cui mi riferisco è Pietro. Essere giunto al traguardo con un tempo che forse alcuni giudicano alto, ma che rispecchia in pieno le sue previsioni, è per lui la sua vittoria. Quello di ieri è stato solo il primo passo verso un traguardo più importante; sono sicuro che anche in quella occasione saprà essere all'altezza. E poi, se invertiamo la classifica generale, ecco che il nostro amico Pietro è secondo.
In effetti anche leggere le classifiche dall'inizio non è forse una convenzione?
all'amico/rivale Locatelli, cosa si può pretendere di più?! Come ho detto nelle righe precedenti, ci possono essere vari criteri, per cui “sbagliato”! Il Morlacchi a cui mi riferisco è Pietro. Essere giunto al traguardo con un tempo che forse alcuni giudicano alto, ma che rispecchia in pieno le sue previsioni, è per lui la sua vittoria. Quello di ieri è stato solo il primo passo verso un traguardo più importante; sono sicuro che anche in quella occasione saprà essere all'altezza. E poi, se invertiamo la classifica generale, ecco che il nostro amico Pietro è secondo.
In effetti anche leggere le classifiche dall'inizio non è forse una convenzione?
Bellissimo racconto Fausto ancora grazie mille per la compagnia ed il supporto tecnico!!!! Ci vediamo il 1° novembre a treviglio! Sabrina
RispondiEliminagrazie FAUSTO PER LA TIRATA ...DI GAMBINA......dovresti riconoscermi......! una delle tue donzelle molto bravo ad esporre sempre ogni corsa!!;-)
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