giovedì 1 gennaio 2015

Il primo dell'anno dell'ultimo dei Moicani

Questo post è la trascrizione e traduzione di un testo trovato scritto su una pelle di bisonte nella tarda sera del primo gennaio 2015. Strano e curioso ritrovamento per la scrittura che risulta essere di una stampante; come è stato possibile inserire una pelle di bisonte in una stampante? Ma soprattutto strano il testo: passato remoto e passato prossimo si intersecano e si sovrappongono; dalla scrittura in prima persona si passa alla terza senza un preciso filo logico; sarà forse per via della traduzione abbastanza approssimativa, in quanto non esistono dizionari dall'antico linguaggio dei Moicani a nessuna lingua oggi parlata.
In ogni caso ecco quanto riportato sulla pelle di bisonte.


“Uno splendido sole invernale spunta dietro la collina. La pianura ricoperta di neve brilla come coperta da mille diamanti. In questo ambiente si vede una strana creatura correre con passo lento lungo la pista. La persona corre solitaria. In questo giorno di inizio anno, negli anni passati, la stessa pista era frequentata da molti altri della tribù. Era l'occasione per fare tutti assieme la corsa di inizio anno, scambiarsi gli auguri. Oltre a questo si verificava non solo che la pista fosse in perfetto ordine, ma venivano date le ultime disposizioni per la perfetta riuscita della gara che si sarebbe corsa dopo cinque giorni: la “Maratona sul Brembo”.
Ricordi ed immagini passano nella mente dell'unico solitario corridore che oggi, per rispettare la tradizione, corre lungo la pista. Ricordi lontani in cui si discuteva se accettare adesioni alla tribù superati i 200 iscritti, oppure in tempi più recenti se accettare gente che ha il suo accampamento non in provincia ma molto più lontano. Essere un gruppo numeroso ed avere iscritti da terre lontane era motivo di orgoglio per alcuni, ma pure motivo di preoccupazione per altri. Immagini sbiadite riportano alla mente capi che con la scopa toglievano acqua dal percorso ed in tempi più recenti hanno usato la scopa con altri intenti. Giusto? Sbagliato? Lascio al lettore la risoluzione del dilemma.
Cambiati i tempi, cambiate le prospettive. La gara che sfiora dall'alto la pista ha diversa distanza e diverso spirito; strade diverse ma soprattutto destini diversi hanno fatto sì che il gruppo sportivo... ooopps la tribù sia, oggi, un po' meno numerosa. Questo non impedirà certo di proseguire con serenità lungo la strada tracciata nella certezza di essere sulla pista giusta.
Altri ricordi, altri pensieri...
Il sole è alto, il vecchio guerriero ha compiuto la sua missione, ha rispettato l'antico rituale e mentre torna con passo lento ma con lo spirito sereno verso casa lo sorregge la convinzione che il prossimo anno non sarà più solo in questo antico e ben augurante rituale: un Cavallo Pazzo sarà certamente al suo fianco.
Ora è sera. Il vecchio guerriero sta nella sua tenda. Un fuoco acceso riscalda il suo corpo, urla gioiose di due bimbi riscaldano il suo cuore e mentre piano piano si assopisce immagina questi bimbi correre veloci nella prateria!"

1 commento:

  1. Crazy Horse seppur invecchiato, e con una giovane squaw che inizia a guardare altri villaggi ed un futuro guerriero adolescente da tenere a freno per placarne l'irruenza congenita, non mancherà certo di salutare il prossimo anno in compagnia di vecchi e nuovi compagni di scorribande... augh!! (trad dal Navajo: e cosi sia, amen)

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