sabato 3 gennaio 2015

Cavalli purosangue, pecorelle e pecore zoppe

Finalmente una notizia sul sito dei Runners Bergamo: Nicola, del gruppo Runners della Bassa, organizza un corsa per “...smaltire i bagordi di Capodanno”. Percorso suggestivo (vedi) ed interessante in quanto il centro è il Villaggio Crespi, reso ancor più invitante quest'anno dall'illuminazione di una ciminiera con 165.000 lampadine. Ecco l'occasione per stare qualche ora in compagnia di amici con i quali condividere alcuni momenti di “sana fatica”. Per sicurezza - non voglio correre solo ancora una volta e neppure essere di peso ai compagni di avventura - telefono a Nicola per esprimere i miei dubbi. Drin … drin... squilla il telefono. “Ciao, sono Fausto e vorrei partecipare alla corsa di stasera” dico. “Fausto chi?”, frase di renziana memoria, mi sento rispondere. Un dubbio mi assale: non mi ha riconosciuto... oppure mi ha riconosciuto e visti i miei ritmi di corsa mi ha riconosciuto benissimo e cerca una scappatoia per … lasciarmi a piedi.

La ciminiera, la luna...
i runners!
Ma si sa, Nicola è un alpino e come tale ha un grande cuore e forse mosso a compassione per un vecchietto in cerca di compagnia... “... ah, ora ricordo: Fausto, Sir Marathon...”, poi mi dà rassicurazioni, per la mia partecipazione, ed indicazioni per raggiungere il luogo di ritrovo. Tutte bene. Uhmmm, forse no! La frase con la quale si conclude la telefonata mi lascia ancor più perplesso dell'inizio. Infatti mi dice: “#faustostaisereno”. Sì, sì, avete capito bene, proprio così, con tanto di hashtag! Visti i precedenti, non mi sento tranquillo per nulla.
Ore 20.00 presso il ritrovo... trovo con mio grande piacere Sabrina ed Elena. Ora sono sicuro che non sarò solo in coda al gruppo. Si parte. Si corre, ritmo giusto che consente di chiacchierare. Ecco, questo è il fatto positivo di questi incontri. Si allacciano nuove amicizie e si consolidano quelle vecchie; nel gruppo non si guarda alla maglia che uno indossa, per questo ci saranno le gare. Durante tutto il percorso ci saranno delle soste, motivo ufficiale scattare qualche foto, in realtà aspettare i ritardatari senza farli sentire di peso. Ad ogni ripartenza il gruppo è compatto ed il sorriso è sui visi di tutti. Per quasi tutto il percorso la ciminiera illuminata sarà come un faro. Correre di notte dentro il Villaggio Crespi è una sensazione bellissima: ricordi passati di operai che si recano alla loro casa dopo il lavoro si collegano a situazioni presenti, in quanto alcuni dei partecipanti hanno parenti che abitano in queste case, intatte come 100 anni fa. Intatta pure l'atmosfera che dà una sensazione di pace e tranquillità: non si vedono auto in giro, solo qualche finestra illuminata e i giardini ora spogli per l'inverno sono abbelliti dalle luci degli alberi di Natale. Stasera la tranquillità è rotta dallo scalpiccio dei nostri passi, il buio è trafitto dalla luce delle nostre lampade e mi piace pensare che alcuni vecchietti ci sbircino sorridenti dietro le persiane socchiuse: per una volta e per qualche minuto il Villaggio sembra rivivere.
Salita verso il Castello di Trezzo, discesa verso la centrale elettrica Taccani che il progettista volle integrare nel paesaggio utilizzando la stessa pietra con cui era stato costruito il castello. Chi la vede per la prima volta la può confondere con una propaggine del Castello. Eccoci sulla strada del ritorno, sempre con la ciminiera illuminata a farci da faro.
Arrivati, tutti assieme, e non chiamiamolo allenamento!
La serata di conclude in pizzeria. Per una volta a tavola non si parla di corse: si parla di economia, di filosofia e di territorio. Una cosa strana riunire un gruppo di atleti che praticamente corrono per dodici mesi e non sentirli parlare di corsa. Ma sarà poi proprio così? Argomento economico è il prezzo delle gare: non si riesce a capire quali siano i motivi per cui il prezzo aumenti in modo consistente verso il termine delle iscrizioni, oppure come mai non sia possibile iscriversi senza pagare il “pacco gara”, molto più di quanto valga. Si discute filosoficamente del termine “gara corta”, in quanto viene dato questo appellativo a gare lunghe in realtà 70 chilometri. Si parla del territorio della nostra provincia, ma limitatamente ai paesi ed ai sentieri che saranno attraversati dalla GTO, che si disputerà all'inizio del mese di agosto. Eh, sì, anche questa volta la corsa, nei suoi vari aspetti, è l'argomento principale... forse l'unico.
Ringrazio gli amici per la bella serata e faccio i migliori auguri di pronta guarigione all'amico infortunato durante la passeggiata: forse stava andando troppo piano!

Il gruppo in posa si ... riposa!

Chi volesse approfondire la conoscenza sul Villaggio Crespi o il percorso lungo l'Adda, ecco alcuni post:

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