L'astronave Madre raccolse il sacco dell'umido

Il giorno di Santo Stefano è d'obbligo, per i podisti bergamaschi e delle provincie limitrofe, smaltire i postumi delle libagioni di Natale a Zanica, dove si svolge da quattro lustri la “Maratonina di Zanica”, gara organizzata dai gruppo podistico “Insieme con Amicizia”, tanto amici che ti regalano 3 chilometri (la maratonina non dovrebbe essere di 21 km?). Percorsi per tutte le diete: si va dai 7 chilometri per chi si è tenuto leggero ai 24 per chi non ha saltato una portata, dall'antipasto al panettone. Inizio della giornata non entusiasmante: una nebbia a tratti fitta sconsiglia di uscire di casa, ma questo è un consiglio che nessuno ascolta. La nebbia stravolge i contorni di paesaggio, cose e persone, rendendo tutto indefinito. Appena partiti, sul percorso, notiamo delle strane figure di “rosso vestite”. Tanti Babbi Natale ritardatari? Potrebbe essere, se non fosse per il fatto che brandiscono “spade laser” che emettono luci rosse. Sembrano dei Ribelli di Guerre Stellari posti a guardia e protezione dei corridori; infatti nessun corridore rimane ferito.
Sicuramente il loro raggio è tarato per colpire altre forme di vita. Dopo pochi


Pecore(lle) Nere in versione Natalizia
... c'è pure la Stella Cometa!

chilometri capisco il perché della loro presenza: ecco spuntare dalla nebbia fitta una grossa Astronave Madre, avvolta da una intensa luce e con molte luci intermittenti a definirne i contorni, da cui discendono degli Alieni in tute gialle. A tratti la grossa Astronave si ferma e le figure in tuta gialla caricano su di essa sacchetti prelevati dagli usci di tutte le case. Ecco, penso, è iniziata la spogliazione della terra, via i beni preziosi, presto invieranno qui le scorie dei loro pianeti. Mentre, con un po' di angoscia, penso questo una voce familiare mi richiama bruscamente alla realtà: “Non è vero che vi ho lasciato, è stato Fausto che mi ha mandato via domenica scorsa...”. Chi pronuncia questa frase è il “quasi pensionato” Giulio, riferendosi alla gara di domenica scorsa. Ecco, ora sono sveglio e mi tranquillizzo. Non sono gli extraterrestri che ci stanno derubando, è il servizio di raccolta Rifiuti del Comune che sta raccogliendo i sacchetti dell'umido che i cittadini hanno posto sugli usci delle case. Eh, sì: raccolta differenziata e ritiro anche in giorno festivo! Forse sto ancora sognando? No, no, sono sveglio; in Italia non sempre è tutto da buttare. Continua la corsa e Giulio, per smentire quanto scritto solo due giorni fa (vedi) e confermando l'intenzione di correre la Monza Resegone con noi, corre al nostro fianco. Beh, sì, assieme... per un centinaio di metri! Poi rimango di nuovo staccato. Vabbè, sarà per la prossima volta (forse).

La gara prosegue senza problemi lungo strade poco trafficate e su sentieri di campagna . Un bel sole ora è apparso in cielo; certo non riscalda molto la temperatura, ma rende più piacevole, direi pure più gioiosa, la corsa. Essere superato da molti mi consente di fare a tutti gli amici gli auguri di un sereno 2015.

Arrivato al traguardo vedo una fila al ristoro. Pure qua, ma per fortuna è solo la

fila per una scodella di trippa; al tavolo del tè caldo il vuoto!

Vorrei salutare Dario, ma non lo trovo. Sento però in lontananza la sua voce che discute animatamente con alcuni suoi collaboratori. Non riesco a capire di cosa parlino, colgo solo alcuni mozziconi di frasi: “... bisogna dire ai contadini di fare una montagna di terra alta almeno 500 metri...” e ancora: “... se gara tutta piatta, questi arrivano troppo freschi al traguardo ...”. Mentre mi allontano colgo un ultimo frammento: “... facciamoli almeno passare 36 volte sui cavalcavia ...”. Viste queste premesse, sono certo che anche alla corsa di Zanica il prossimo anno troveremo salite; se non ci saranno, vorrà dire che “Mao” non avrà tracciato il percorso!

Buon anno a tutti!