Oggi c’erano tutte le premesse per partecipare ad una bella manifestazione non competitiva. Del resto, se a Terno d’Isola l’ultima domenica di ottobre si danno appuntamento podisti provenienti da molte località, anche fuori regione, un motivo ci sarà.
A Terno si disputa da 35 anni la “Teremotata”, una gara che ha mantenuto la caratteristiche proprie di una non competitiva: percorsi per tutti (5, 8, 15,-24, 32 e 50 km ) e panorami mozza fiato. Se a questo aggiungete la vicinanza a Sotto il Monte e la possibilità di correre ancora una distanza lunga (e questo ormai è una rarità) a ... prezzi da saldo, il pieno è assicurato.
Come al solito, il gruppo podistico “I Teremocc” ha predisposto tutto al meglio: tensostrutture per il ristoro dopo corsa, scenografia che ricorda da vicino le manifestazioni competitive, banda all’arrivo, insomma tutto quello
che serve per allietare non solo l’attesa di parenti ed amici dei corridori che partecipano alla gara sui percorsi più lunghi, ma anche un meritato dopo corsa
a chi ha terminato la sua fatica. Come dicevo all’inizio, a Terno non si corre solo, ma si ha anche la possibilità godersi il dopo corsa. Questa era una caratteristica che contraddistingueva le non competitive negli anni scorsi e che è ormai quasi scomparsa al giorno d’oggi.
La giornata autunnale, anzi una brutta giornata autunnale, ha scombussolato i piani sia degli organizzatori, che per motivi di sicurezza hanno dovuto annullare i percorsi dei 32 e 50 km , sia dei partecipanti, che per la maggior parte una volta terminata la gara è corsa a casa.
La giornata è iniziata decisamente male. Alle otto si è avuto un violento scroscio di pioggia accompagnato da una piccola grandinata. Poco dopo però la giornata sembrava decisamente cambiare aspetto: un pallido sole si era aperto un varco tra le nuvole e sembrava che prendesse il sopravvento. Non è stato così. La pioggia, anche se era mitigata dal correre nel bosco, è ripresa e ci ha accompagnato per tutta la giornata.
La pioggia non è solo fastidiosa perché... bagna, ma soprattutto perché rende scivolosi i sentieri: infatti si è quasi sempre corso in mezzo al fango.
Nonostante tutto questo, la presenza dei corridori è stata numerosa, anche se credo che pochi abbiano usufruito della possibilità ripetere il percorso.
Eppure tra pioggia e fango qualcuno si è anche divertito: mi riferisco a quel gruppo di bambini che “zampettava” gioiosamente tra pozzanghere e fango. Questa volta nessuno poteva impedirglielo!
Ristori, come caratteristica delle gare in provincia, ben forniti ed in tutti era possibile avere del the caldo, particolarmente gradito viste le condizioni ambientali.
Tutto bene dunque? Potrei dire di sì, se non ci fosse il fatto che qualche imbecille ha spostato la direzione delle frecce, nella discesa dopo Fontanella, per cui molti atleti hanno dovuto tornare sui propri passi. Si è trattato di un piccolo “sabotaggio” che non sarebbe successo, oppure si sarebbe subito riparato, se sul percorso ci fosse stato più personale di servizio... una piccola pecca che, sono sicuro, il prossimo anno sarà superata.
Come ultima annotazione personale, vorrei ringraziare Virgilio, che mi ha accompagnato (uhmmm... diciamo aspettato) per tutta la corsa, cosa che mi ha fatto particolarmente piacere.
Certo il suo andare su e giù per le montagne in cerca di funghi, forse non, gli avrà fatto riempire il cestino (stagione un po’ fiacca per i funghi), ma gli ha dato un’ottima forma!
Le campane di Terno d'Isola
Concerto di 10 campane in Sib2 Crespi 1953
(Sib2 R. Mazzola 1995)
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