lunedì 1 dicembre 2025

Trenta chilometri per Alberto Trentini

Per la precisione trenta chilometri e trecentottantotto metri! Lo so perfettamente, che anche in questo caso la distanza non è prevista né dalle tabelle FIDAL e neppure da quelle delle IAAF, ma la misura assume un preciso significato. Facile intuire che "30" è un assonanza con il cognome di Alberto (casualità vuole che la corsa l'abbia disputata il 30 novembre); più ostico per chi non segue la vicenda abbinare il numero "388". Chi la sta seguendo avrà di certo intuito il significato. 388 sono i giorni trascorsi dalla sua cattura e dall'entrata nel carcere El Rodeo , situato alla periferia di Caracas, in Venezuela.  Alberto è in isolamento totale, senza contatti con la sua famiglia, avvocati o rappresentanti consolari. Quello che è al di fuori da ogni norma giuridica è l'assenza totale di ogni accusa nei suoi confronti. Non vi voglio annoiare, visto anche il carattere del blog, con altri particolari. 

Per chi volesse approfondire - vedi -.

giovedì 27 novembre 2025

Conosci un maratoneta di nome ...

Premessa

Credo a tutti faccia piacere sapere cosa pensano di noi amici e conoscenti. Questo però comporta dei rischi e credo che le risposte ottenute siano molte volte non proprio sincere. L'amico ti dirà che va tutto bene, che sei il migliore o almeno tra i migliori, questo per non scontentarti e non perdere l'amicizia. Altri ti diranno in faccia una cosa, ma appena giri le spalle cambiano completamente atteggiamento. Per questo preferisco non fare domande imbarazzanti, che possono provocare situazioni imbarazzanti e molte volte, come detto, non veritiere. Di sicuro le risposte, i consigli ed i ... rimproveri più apprezzati sono quelli che ottengo da Rossana, soprattutto quando mi fa notare certi miei atteggiamenti che a suo giudizio sono negativi.

domenica 23 novembre 2025

Noi siamo contro!

Chi l'ha detto che i Podisti Insonni organizzino sempre e solo gare a favore di qualcosa: raccogliere fondi per l'ospedale Papa Giovanni di Bergamo nel periodo del "malo male", oppure per l'associazione Paolo Belli, per la ricerca sulla leucemia ed il sostegno ed assistenza dei malati e delle loro famiglie. No, qualche volta anche loro non organizzano qualcosa a "favore" di qualcuno, ma anche qualcosa "contro". Eh, sì! Sabato hanno organizzato (beh, è da qualche anno che lo fanno) una corsa/camminata denominata "Running against violence against women" per sensibilizzare non solo sul problema dei femminicidi, ma anche sull'assistenza delle donne che hanno subito abusi. Come nelle scorse edizioni, il "pettorale" di gara non riportava nessun numero, ma il nome di una vittima. Più che un pettorale di gara è un monito affinché nessuna vittima venga dimenticata. Tutti i pettorali sono stati poi esposti, e vi rimarranno per un paio di giorni, sulla ringhiera della scala che porta al piano superiore del Palazzo della Ragione, in piazza Vecchia, insomma nel cuore di Città Alta, meta di tanti turisti.

martedì 18 novembre 2025

A Verona l’amicizia la fa da padrona

Come qualcuno avrà notato, da qualche tempo non sto scrivendo post; il "blocco dello scrittore", la sindrome della pagina bianca mi ha colpito. Diventa sempre più difficile scrivere post su corse il cui tema riprende ricorrenze annuali, quasi sempre con un solo partecipante (io), con percorsi ormai collaudati da me e conosciuti da tutti, senza cadere nel banale e senza ripetere sempre le stesse cose. Questo post probabilmente non l'avrei scritto se al termine della telefonata ricevuta da un amico, che voleva sapere come era andata la mia maratona, non avesse concluso con queste parole: "... lo so che alla fine riesci sempre a trovare un buon argomento. Aspetto di leggere ...".

giovedì 6 novembre 2025

Arriva l’autunno …

… cadono le foglie!

Considerazione ovvia, naturalmente, e come mi ha ricordato un amico incontraro di recente è ovvio che ad ogni mia maratona debba corrispondere un post sul blog. Avendo saputo che avevo corso una maratona a cui non era seguito il post, mi ha dato una simpatica tiratina d’orecchie. Posso forse perdere uno dei miei quarantadue lettori? Certo che no. Anche se in ritardo, ecco il post relativo alla mia “Maratona d’autunno”, corsa il 26 ottobre scorso. Come più volte scritto, è molto difficile trovare un argomento che richiami la gara o che sia in sintonia con l’argomento a cui ho dedicato la maratona. In questo caso prendo spunto dalla stagione, l’autunno appunto. In questa stagione in natura sono le piante che danno colore e, anche se le giornate tendono al grigio, i colori accesi delle foglie offrono, prima di cadere a terra, una visione che ricorda l’estate appena terminata.

venerdì 31 ottobre 2025

Deluso!

Eh, sì, questo è il mio stato d’animo alla partenza della mia “Maratona delle Foglie morte”, alla sua quinta edizione. Il motivo è molto semplice: sulla ideale linea di partenza non vedo nessuno dei miei amici che hanno già tagliato il loro ultimo traguardo! No, non rinuncio certo alla maratona, credo che la loro mancanza abbia dei validi motivi. Tra l’altro oggi avrò modo di tenere impegnata la mente a “tracciare” il percorso della maratona in itinere. Per questa occasione lascio il circuito della Roncola e correrò al confine tra Treviolo e Bergamo, cercando di creare un percorso di 42195 metri (per la precisione di 42.620, in quanto avrà un aumento dell’ 1%) che non solo transiti su strade sicure e poco trafficate, ma abbia la possibilità di passare accanto a fontanelle che saranno i miei punti di ristoro. Tipica giornata autunnale con il sole che fa risaltare ancor di più i colori variegati delle foglie. Incontro nel mio tragitto vari altri atleti, ma mi sembrano tutti ***ati. Io saluto, magari con un semplice gesto della mano, ma loro proseguono, salvo qualche rarissima eccezione, imperterriti, la loro corsa.

mercoledì 1 ottobre 2025

Ricordato per un piccolo gesto di tanti anni fa

Oggi non posso rinunciare alla camminata non competitiva organizzata dall’AVIS di Curnasco per diversi motivi: non solo è praticamente alle porte di casa mia, ma è l’occasione per ricordare un amico, Gianni, che da qualche anno mi ha preceduto sull’ultimo traguardo, quello a cui tutti noi siamo destinati. Si disputava la 37a edizione della “Sgambada d’Autunno”. Essere presente mi ha consentito di rivedere alcuni amici e di ricordare tempi ormai passati. Finalmente rivedo Giancarla, sempre col sorriso, anche se questa volta mi è sembrato più malinconico, in quanto il suo infortunio, seppur ormai un brutto ricordo, ha lasciato qualche segno e non gli permette più di partecipare alle maratone che tanto amava. Dopo qualche anno di assenza, ora sono presenti anche gli amici degli Stof, anche se questa gara è targata “FIASP”. Ormai sono anni che va avanti la disputa FIASP/CSI, che non trova ancora una soluzione. Non poteva certo mancare il “Mao” (Dario), qui in veste di supervisore e Luca che, dopo aver fatto servizio di segreteria, farà come sempre il servizio “scopa” della gara; infatti percorrerà il tragitto partendo dopo tutti.

venerdì 26 settembre 2025

Piro, che tu sia maledetto!

Ricevere un regalo è sempre una cosa gradita, ma ci sono sempre delle eccezioni. Io sono una di queste. Lo so che in base al detto “A caval donato non si guarda in bocca”, quando si riceve un regalo, non si devono criticarne la qualità o il valore, ma essere grati per il gesto e l'intenzione. Io sono abbastanza d’accordo con metà di questa affermazione: apprezzo il gesto e di questo sono sempre grato perché vuol dire che si è in sintonia con chi fa il dono, ma se il regalo non rientra nelle mie corde, verrà messo in fondo ad un cassetto, dimenticato, non utilizzato, di certo non sarà mai riciclato verso un’altra persona, ma tenuto come ricordo.

Ci sono però dei regali che devono essere apprezzati e … utilizzati, anche se in un primo momento il fatto mi può pesare. Nella fattispecie è il regalo che Stefano, Piro per gli amici, mi ha fatto esattamente un anno fa: uno smartwatch, e più precisamente il suo, sì, quello che si vede nella foto.

domenica 14 settembre 2025

Esco a correre e guardo il cielo

Premessa

Un’amica di mia figlia ha vissuto la sua infanzia a Sarajevo durante l’assedio (dal 5 aprile 1992 al 29 febbraio 1996). In tutto questo periodo, dopo i primi mesi di terrore, ha cercato di vivere con la sua famiglia una vita “normale”, tornando alle vecchie semplici e quotidiane abitudini, non solo quelle necessarie ed obbligatorie, come ad esempio fare la spesa o frequentare la scuola, ma anche frequentare parchi giochi o semplicemente fare una passeggiata con i suoi genitori, naturalmente con tutte le necessarie e dovute cautele. È stato un modo non solo per esorcizzare la guerra, ma anche un modo di “resistere” all’aggressione. Ora, a distanza di anni, questi comportamenti le hanno permesso di non risentire in modo pesante di traumi che spesso rendono impossibile vivere una vita normale, anche se sono passati decenni.

mercoledì 10 settembre 2025

Una maratona per il Re

Come può un convinto repubblicano correre una maratona per il re? Ha forse dimenticato le sciagure che uno degli ultimi re d’Italia ha procurato al suo paese? Come dimenticare l’ignavia di fronte alla caotica “scampagnata” che consenti l’ingresso a Roma dei gitanti e la conseguenza di avere un ventennio nero? Come dimenticare la firma apposta su leggi che nulla avevano di legale e, per ultimo, dopo aver taciuto sull’ingresso in guerra, il fatto che pensò bene di approdare in luoghi sicuri, quando le cose si misero male? “Sciaboletta”, il suo soprannome, credo che ben si adatti alla figura. Ma ci sono delle persone a cui viene attribuito l’appellativo di Re, non per nascita, ma per meriti. Sono sicuro che i lettori di questo blog, visti gli argomenti trattati, abbineranno la parola Re a Giorgio Calcaterra. Come dar loro torto? Giorgio ha vinto tre campionati mondiali della 100 km (2008, 2011, 2012), ma furono le 12 vittorie consecutive (2006-2012) della 100 chilometri più famosa d’Italia, “Il Passatore”, ad eleggerlo Re.