martedì 29 dicembre 2020

“Ma ci sono ancora i Runners Bergamo?”

Questa è la domanda che mi sono sentito rivolgere da un mio amico maratoneta lo scorso mese di settembre, a Cesenatico, in occasione della “Maratona Altzaimeir”, una delle poche gare organizzate nel 2020. Organizzazione un po' diversa dal solito, causa pandemia, ma non mi dilungo nei dettagli che potete scoprire leggendo il post “Gli “arancioni” invadono Cesenatico”. Sentendo la domanda del mio amico cado letteralmente dal pero, in senso figurato. La caduta da alberi da frutto, in questo giorni, mi evoca tristi ricordi. Mi soffermo sulla domanda e controbatto: “Certo che ci siamo ancora; ma perché questa domanda? Non essendoci gare, è logico che non si vedano in giro atleti “targati” Runners Bergamo …”. “Giusto, non vedo voi come non vedo altri amici di altri gruppi, ma voi siete scomparsi anche dalla rete, mentre molti altri gruppi hanno incrementati i loro incontri, anche se virtuali, sui loro siti: un modo per essere vicini almeno virtualmente …”. Mi fermo qui nel riferire il dialogo. Questa discussione è stata l'occasione per “riempire” alcune delle gare successive che ho corso in solitaria. Ho già detto che la cosa più difficile del correre da solo, su circuito da criceto, è tenere impegnata la “testa”, per non soffrire di paranoia.

martedì 22 dicembre 2020

Ora è lassù a raccoglier ciliege ...

L'anno non poteva finire in maniera peggiore, portandoci via un amico: Gaetano. Non è stato lo “malo male”, ma la “mala sorte”. Una banale caduta con gravi conseguenze, a cui nulla sono servite le pronte cure.

Ho pensato molto se scrivere questo post, ma soprattutto su cosa scrivere senza cadere nel banale, nell'ovvio. 

Ho letto con attenzione e con commozione quanto di lui hanno scritto molti degli amici che Gaetano ha nel mondo “maratona” e devo dire che condivido pienamente quanto scritto. Il suo carattere, il suo modo di essere ha fatto sì che fosse apprezzato da tutti.

martedì 15 dicembre 2020

Si scrive Roncola, si legge Reggio

Domenica 13 dicembre. Mentre mi reco al Parco Callioni per la “Maratona del Tricolore del Senatore”, vedo che, pur essendo ancora presto, le luci accese nelle case sono più numerose del solito. Oggi è un giorno speciale: come da tradizione bergamasca, stanotte Santa Lucia ha portato i doni. Mi immagino le voci gioiose dei bimbi di fronte al tavolo pieno di dolci e regali; mi immagino anche la tristezza da parte di molti per l'assenza dei nonni nel condividere questa piccola gioia. Per alcuni è solo rimandata, mentre per altri non ci sarà più, in quanto il “malo male” ha chiamato a sé molti nonni. A questo pensiero un velo di malinconia mi prende. Giunto sulla pista ciclopedonale, mi rendo subito conto che il “malo male” ha preso qualcosa pure a me.

giovedì 10 dicembre 2020

Oggi in cielo una Stella in più

Nel giorno in cui Paolo Rossi lascia il campo terreno, Nicola Stella, uno dei primi organizzatori di maratone in Italia, è suo compagno nel viaggio in cui non c'è ritorno. Li accomunava lo stesso carattere schivo. Erano sempre educati e, quando commentavano avvenimenti nel loro campo (il calcio per Paolo e le maratone per Nicola), trovavano sempre l'aspetto positivo e, se qualche cosa non andava per il verso giusto, sapevano far emergere il fatto in tutta tranquillità, con commenti sereni e cercando sempre di capire e di far capire l'errore. La conoscenza con Nicola risale al secolo scorso; era sempre presente in quasi tutte le maratone, non solo per pubblicizzare la sua gara, la Maratona di Vigarano Mainarda, ma per carpire i segreti di una buona organizzazione. Era spesso accompagnato dalla moglie, che lo aiutava a distribuire i volantini. Per spiegare la persona che era Nicola, ricordo questo piccolo aneddoto. Maratona di Cesano Boscone, anno 1999. Nicola, appena mi vede, nel consegnarmi il volantino della sua gara mi dice: “Fausto, ti aspetto alla mia maratona”. Noto subito che il giorno della gara è il 12 marzo, il giorno del mio compleanno, e rispondo: “Certo che ci sarò, ma, visto che è il mio compleanno, magari potresti regalarmi l'iscrizione”. 

mercoledì 9 dicembre 2020

La corsa “virtuale” esiste!

Dall'inizio del confinamento le gare podistiche (dalle gare ufficiali alle semplici camminate non competitive) sono state annullate. Subito dopo si è assistito ad un proliferare di corse “virtuali”. Io mi sono sempre opposto al fatto che il termine virtuale fosse abbinato ad una manifestazione, nella quale, per poterla effettuare, si doveva non solo mettere le scarpe da corsa, ma pure … sudare. Nello stesso tempo ci sono state gare di Formula 1 virtuali. Il pilota stava seduto comodamente, non in una monoposto, ma sul divano e con i comandi posti su una consolle “gareggiava virtualmente”, facendo correre la sua automobilina sullo schermo, seguendo il vero tracciato della pista. Questo è il classico esempio di una gara “virtuale”. È difficile da credere, ma anche in queste competizioni ci sono stati dei brogli e dei comportamenti antisportivi da parte di alcuni concorrenti. Recentemente ho scoperto che anche nel modo della corsa e del camminare si può abbinare ad una competizione in termine “virtuale”, ovvero far progredire, far “correre” i contatori, e quindi scalare le classifiche, senza dover affaticare le gambe ed i polpacci, ma solo un po' i polpastrelli della dita. 

martedì 8 dicembre 2020

“Sgambada RB” … diffusa!

8 dicembre. Il calendario liturgico festeggia “l'Immacolata Concezione”, mentre per il calendario podistico bergamasco è la festa dei “Runners Bergamo”. In questa giornata Città Alta era “invasa” da centinaia di runners. Beh per la verità anche durante l'anno in diverse occasioni le strade medioevali dell'antico borgo sono affollate da podisti: quasi tutte le manifestazioni organizzate a Bergamo hanno come meta Città Alta. Come non far assaporare il fascino che quei luoghi emanano ad atleti giunti da altre città o far riscoprire ad atleti bergamaschi scorci che forse sono loro sfuggiti? La particolarità è che l'8 dicembre gli atleti sono tutti della stessa società: RUNNERS BERGAMO! Quest'anno, per i noti motivi legati allo “malo male”, le vie di Città Alta saranno deserte (beh, diciamo prive di podisti RB), non risuoneranno più dei passi sul selciato prodotto dalle decine di atleti, non si sentirà più il vociare confuso delle varie anime del gruppo: “Ragazzi rallentate, non potete passare davanti a Babbo Natale”. 


martedì 1 dicembre 2020

Maratona in Rosso

Novembre: siamo in pieno secondo confinamento. Anche per le regioni in codice rosso le limitazioni sono un po' meno stringenti. Molto differente è l'approccio della popolazione. Tutti speravano che i sacrifici imposti nei primi mesi dell'anno avrebbero visto in autunno, se non la scomparsa del virus, almeno la possibilità di condurre una vita quasi normale. Per gli studenti poter frequentare, seppur con qualche limitazione personale, la scuola in presenza; per tutti i lavoratori riprendere le normali attività; per gli sportivi poter gareggiare finalmente in compagnia. Nulla di tutto questo. La seconda “ondata” del virus appare sempre più devastante della prima. Non è così, ma l'impressione data è quella. Possibile che dopo tanti mesi, tante promesse, si riscontrino gran parte dei problemi presenti in primavera?

martedì 24 novembre 2020

La Maratona che non c'è

Premessa.

Domenica 17 novembre 2019, ore 15.00.

Sono di ritorno dalla Maratona di Verona, in compagnia di due nuovi amici. Oggi è stato il loro battesimo sulla mezza. Missione compiuta nel migliore dei modi, anche se, per il loro esordio, il tempo non sia stato dei migliori. Come ben sa chi frequenta questo blog, quando parlo di “tempo” mi riferisco quasi esclusivamente a quello atmosferico: oggi giornata con diluvio, sia durante il viaggio che nelle fasi prima della partenza, ma fortunatamente il tempo è migliorato poco prima del via. Ah, la fortuna dei principianti! Loro hanno corso all'asciutto, mentre io, impegnato nella maratona, un po' di acqua l'ho presa verso la fine. Questo evento è solo per colpa mia. Infatti, se avessi impiegato 2h e 30', l'acqua l'avrei schivata... questo mi serva da lezione: correre più veloce per non prendere il temporale.

martedì 17 novembre 2020

20 mezze valgono 10 maratone?

Inizio di maggio. Il confinamento è finito; nessun limite della distanza da casa per poter correre. Ora i circuiti da criceto che molti di noi si sono creati per poter correre diventano un ricordo. Nel mio primo momento di libertà il pensiero è andato a chi ci ha lasciato e quindi mi sono creato un percorso che ha lambito i cimiteri, sia del mio comune, sia dei comuni limitrofi. La domenica successiva doveroso ringraziamento a tutto il personale sanitario che nei primi mesi ha pagato un doloroso tributo al “malo male”. Quindi la mia “gara” partiva dall'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, che in quei tristi giorni è stato in prima linea. Per la precisione, la partenza è avvenuta dalla Cappella della struttura sanitaria. Percorsi di circa 20/25 chilometri, che ricalcavano in gran parte il tracciato della non competitiva autunnale organizzata dall'Avis di Curnasco. Tutti speravamo che con l'inizio dell'estate si sarebbe potuto gareggiare e che le gare programmate nei mesi successivi si sarebbero potute, seppure con maggiori accorgimenti, disputare.

martedì 10 novembre 2020

Fioritura di papaveri a novembre

6 novembre, l'ennesimo DPCM dichiara zona rossa la Lombardia. Confinamento a … zona; ecco che quasi in contemporanea agli Stati Uniti il territorio nazionale viene diviso in zone colorate. Oltre oceano sono gli stati che si colorano … piano piano, rendendo incerta la “corsa” alla presidenza degli Stati Uniti. Zone rosse, zone blu, zone che da rosse diventano blu e viceversa. In Italia sono le regioni che prendono colore e, vista la stagione, sono colori che richiamano l'autunno: giallo, arancione e rosso. La Lombardia viene colorata di un bel rosso, colore che farebbe piacere all'ormai ex presidente USA, ma che getta nello sconforto i Lombardi. Lo so che ci sono motivi molto più importanti della corsa, ma per un attimo anche io mi sento smarrito: correre in giardino di questa stagione non è certo piacevole. Ma, leggendo con attenzione le varie restrizioni, mi rendo conto che se “faccio attività motoria” non mi posso allontanare da casa, ma se l'attività diventa “sportiva” ci si può muovere tranquillamente per tutto il comune. Bene, la maratona in programma per domenica 8 novembre si farà sull'anello del parco Callioni, che, come già detto in molte occasioni, è certificato FIDAL per la maratona.

domenica 1 novembre 2020

Correre con gli amici … di lassù

1 novembre: oggi si sarebbe dovuta disputare la “Maratona del Presidente”, gara organizzata dal Club Supermarathon per ricordare Sergio Tamperi, uno dei soci fondatori del Club. L'organizzazione di quest'anno ha avuto, complice la situazione sanitaria, diverse traversie e, quando ormai tutto sembrava deciso, gli ultimi decreti governativi hanno fatto sì che, nonostante gli sforzi fatti dal Comitato Organizzativo, la gara fosse annullata. Personalmente credo che la decisione presa sia stata, anche se imposta, una decisione saggia e giusta. Ma se è buona cosa ricordare Sergio organizzando in sua memoria una gara sulla sua distanza preferita, la maratona, il tutto nell'arco temporale di una giornata, credo sia più importante ricordare Sergio, i suoi insegnamenti, le sue radicate convinzioni nei restanti 364 giorni dell'anno. A suffragio di questa mia ultima affermazione, prendo in prestito alcuni passaggi del comunicato in cui si presentava la manifestazione:

lunedì 26 ottobre 2020

Pensieri ad alta voce di un vecchio maratoneta

Come ogni domenica, sveglia alle sei per adempiere al “precetto del podista”: la corsa! Per mia fortuna domenica, con l'entrata in vigore dell'ora solare, si è potuto stare sotto le coperte un'ora in più. La giornata era soleggiata, con un pallido sole autunnale, ma la temperatura era “rigida”, il termometro segnava 10°! Accidenti, con una temperatura così rigida mi sa che dovrò rinunciare alla corsa domenicale, sull'esempio dei ciclisti partecipanti al Giro d'Italia. Un paio di giorni fa si erano rifiutati di partire ed hanno preteso (ed ottenuto) una riduzione della frazione di gara. Allora vi erano 11°. Se i ciclisti professionisti, allenati ed in piena forma, anche se affaticati dalle tappe precedenti, ma seguiti ed assistiti dalle loro ammiraglie, che durante la gara forniscono loro bevande calde o fresche, secondo la bisogna, indumenti, integratori etc. etc. si sentono in “pericolo” per la temperatura di 11°, come posso io, sulla soglia della settantina, affrontare la corsa con la temperatura di 10°, avendo solo una bottiglietta d'acqua ed un gel integratore, materiali che tra l'altro devo portarmi io appresso? Beh, si sa che i vecchi molte volte perdono il senno, quindi decido di partire lo stesso!

lunedì 19 ottobre 2020

“Venexia Maratona” sò le rie del Bremb

Mese di ottobre, va di scena quella che una volta si chiamava “Maratona di Venezia”, ma da qualche anno è diventata “Venicemarathon”. Quest'anno la gara, programmata per domenica 25 ottobre, è stata annullata o meglio si potrà correre in modo “decentrato” (e non certo virtuale), con partenze “personalizzate”: ognuno potrà partire da dove vuole, all'orario che vuole. Chi aderirà a questa formula potrà avere (a pagamento) medaglia, maglietta ed altri gadget. Ecco spuntare l'anima commerciale che ha reso ricca e famosa Venezia nel mondo. Tu fai tutto: organizzi il percorso, prepari ristori, corri ed io alla fine ti mando il premio. Pensare che uno dei vantaggi (almeno per me) di correre in solitaria è quello di non avere nulla da portare a casa, con grande gioia di Rossana, ma, visto che non tutti siamo uguali, è un'opportunità offerta a che ci tiene ad avere la medaglia al termine della sua prestazione. Una soluzione simile era stata offerta pure agli iscritti alla “Brescia Art Marathon”, che offriva la scelta tra posticipare la validità dell'iscrizione all'anno prossimo, oppure far devolvere la stessa agli Spedali Civili di Brescia.

domenica 18 ottobre 2020

Non ti curar di loro, ma guarda e passa

Leggere un articolo di Francesco sul sito del Club Supermarathon che non riporti il resoconto di una sua corsa mi ha stupito; se devo essere sincero ho riletto il suo articolo un paio di volte. 
Conosco Francesco dal … secolo scorso e l'ho sempre visto con il sorriso sulle labbra, anche al termine di gare massacranti, sempre disponibile ad aiutare tutti. In molte gara il suo sorriso era il buon inizio di giornata, in quanto era una delle prime persone che incontravi: ti porgeva con il sorriso il volantino della sua “creatura”: la Maratona sulla Sabbia (dire “sua” non è certo un'esagerazione: è da sempre stato il “deus ex machina” della manifestazione, nessuna grossa organizzazione alle sue spalle, nessun grosso budget, ma alla fine tutto era fatto nel migliore dei modi, beh, tutto solo, non esageriamo, … c'è pure la moglie alle sue spalle!). Sempre lontano dalle “beghe” che inevitabilmente sono presenti in tutte le associazioni; al limite, anche se vi erano motivi per fare “baruffa”, lui generalmente stava zitto. Anche questo non corrisponde alla verità: l'unica volta che l'ho visto rabbuiato, era quando gli negarono i permessi per una gara al chiar di stelle, o meglio gli furono revocati in prossimità della data di svolgimento. Credo che chi lo conosce meglio di me non possa far altro che confermare quanto ho scritto. 

martedì 6 ottobre 2020

London Marathon on Brembo's banks

4 ottobre 2020, in programma la 40a edizione della “London Marathon”. Quest'anno, per i noti motivi legati alla pandemia, non è possibile correrla in presenza; quindi si ha solo la possibilità di correrla in maniera “virtuale”. Sarò pure monocorde sull'argomento, ma abbinare “virtuale” ad una corsa che in effetti sarà del tutto “reale” non mi pare certo corretto, quindi sarà una maratona “diffusa” con percorsi “personali” e con tempi e tracciati “autocertificati”, insomma corsa vera e gara estesa. Più estesa di così credo che non si possa chiedere. Infatti saranno circa 45.000 i partecipanti alla maratona di Londra 2020, atleti sparsi in 109 paesi dei 5 continenti. Una curiosità: le donne saranno il 51% dei partecipanti. Per completare le 26,2 miglia ogni concorrente dovrà percorrere la distanza tra le 00.00 e le 23.59 di domenica 4 ottobre. Potranno gareggiare in presenza 100 atleti da tutto il mondo, su invito. 

giovedì 24 settembre 2020

Morgan, la nuova promessa dell'ultramaratona bergamasca

Bergamo è da sempre una delle province italiane che sforna campioni di ultramaratona. Nel secolo scorso (eh sì, parto proprio da lontano), agli albori di questa specialità, Bergamo poteva vantare due pionieri: Lucio Bazzana e Antonio Mazzeo, nel cui palmares ci sono partecipazioni a gare di alto livello internazionale (cito solo, per brevità, la Spartatllon: essere alla partenza di questa gara è già una vittoria). Non si contano le vittorie dei due in gare nazionali di “24 ore”, di cui sono stati anche campioni nazionali. Le loro imprese hanno fatto sì che fossero convocati in più occasioni per rappresentare l'Italia in vari Campionati mondiali ed il loro apporto ha contribuito in modo sostanziale alla conquista di numerose medaglie. In tempi più recenti, Mario Pirotta, Eugenio Cornolti e Leonorio Bertola hanno proseguito la tradizione dell'ultramaratona orobica.

martedì 15 settembre 2020

Gli “arancioni” invadono Cesenatico

Mio appuntamento fisso di metà settembre: Cesenatico! No di certo per prendere abbronzatura all'ultimo sole estivo, ma per correre la maratona che partendo da Mercato Saraceno ha il traguardo finale al Parco di Levante di Cesenatico. Una maratona che ha un valore che va molto al di là di quello sportivo: serve per ricordare (e sostenere) le persone, ma soprattutto le famiglie, che sono colpite dall'alzheimer, una malattia che in Italia interessa circa un milione di persone.

giovedì 27 agosto 2020

La Mezza della Domenica

Sono passati diversi mesi dalla fine della chiusura totale dell'Italia, ma da allora le man
ifestazioni podistiche (sia competitive, sia ludico-motorie) sono ancora sospese. Per la verità, si sta assistendo a qualche timida apertura con gare che gli organizzatori definiscono, a mio modo di vedere, con il termine improprio di “gare virtuali”. La modalità che più viene utilizzata è la partenza degli atleti in blocchi di poche unità e distanziati di qualche minuto. Il tempo finale sarà quello reale. In questi giorni alcuni comitati organizzativi confermano le date delle loro manifestazioni (es. VeniceMarathon, Lago Maggiore Marathon), che dovranno rispettare le norme anticovid previste dalla FIDAL (norme aggiornate al 13 agosto).

lunedì 17 agosto 2020

Maglietta sudata!

 

Si è conclusa la settimana scorsa l'avventura europea dell'Atalanta che, pure sconfitta, ha disputato una buona partita. Non mi intendo molto di calcio (diciamo pure che le mie nozioni sono sotto il livello minimo), ma ho visto da parte di tutti i giocatori un impegno agonistico che ci ha fatto sperare fino alla fine. La squadra non ha certo difeso il risultato, ma ha cercato di aumentare il vantaggio. “Usciti dal campo con l'onore delle armi”, questi, in estrema sintesi, sono stati i titoli dei giornali il giorno dopo. Ma cosa c'entra questo con la corsa? Avete regione, l'introduzione merita una spiegazione, che poi si ricollega al titolo del post. La tifoseria atalantina non è certo tra le più tranquille, ma spesso mostra un'altra faccia. Un verso della poesia “La rassa Bergamasca” (vedi) recita “Prima de töt, l’è zét che la laùra” (“Per prima cosa, è gente che lavora”). Ne abbiamo avuto la prova durante i mesi di chiusura totale, dove il volontariato bergamasco (e non solo) ha dato il meglio di sé. Un esempio per tutti la costruzione del reparto di terapia intensiva presso la fiera di Bergamo. Centinaia di ore di lavoro volontario … dei volontari di molte associazione, e tra questi quella dei tifosi atalantini.

giovedì 13 agosto 2020

“Brembo's Half Marathon”, the real race

Isolamento finito, ma il virus, seppur con minore intensità, continua ad essere in circolazione. “Circolano” in numero molto minore i podisti e questo è un fenomeno che non mi riesco a spiegare. Vi ricordate all'inizio della pandemia, quando sembrava che gli Italiani in grado di camminare fossero diventati all'improvviso tutti maratoneti? È vero che erano programmate per agosto le Olimpiadi e forse speravano di essere convocati. Guai ad impedirgli di fare il loro allenamento quotidiano! Certo, il loro ritmo non era dei più veloci (forse pure io potevo fare di meglio), ma mancava ancora qualche mese alle Olimpiadi.

lunedì 20 luglio 2020

Il ruggito della Leonessa


Inizio di febbraio. Un mese alla maratona di Brescia, la mia prima maratona del 2020. Le previsioni di una mia partecipazione sono ridotte quasi al minimo: un fastidioso ed abbastanza serio problema alla gamba sinistra mettono in forse la mia presenza, anche se so già in anticipo che … sarò presente e porterò a termine la gara (si sa che i “vecchi” maratoneti non brillano certo per buon senso, come mi ripete spesso mia moglie).
Metà febbraio. Si inizia a parlare di coronavirus anche qui da noi, ma si pensa che, a differenza di Wuhan, la situazione possa essere tenuta sotto controllo e che in fondo si tratti solo di un influenza, magari con sintomi più accentuati. Le gare in Italia si stanno svolgendo regolarmente.
Fine febbraio. Pandemia! Iniziano le zone rosse nella bassa Lombardia. Non ancora lockdown, ma la preoccupazione cresce, gli scaffali dei supermercati si svuotano, le gare vengono … sospese, annullate, rinviate? C'è una gran confusione tra gli organizzatori in attesa delle indicazioni della FIDAL, ma soprattutto nessuno sa come sarà l'evolversi della situazione che si è venuta a creare con il coronavirus.

martedì 7 luglio 2020

Maratona della Rinascita, passando per la valle martoriata


Per correre in questo tempi di assenza gare, come già detto in altri post, essendo un podista pigro, devo trovare delle valide motivazioni. Per la gara di domenica mi è stato di aiuto Ferdinando, proponendomi di correre la Maratona della Val di Scalve, che per noi sarà “Maratona della Rinascita”, in autosufficienza. In fondo basta volere e ci vuole poco per trovare tracciati, anche di lunga distanza, in provincia di Bergamo. Per raggiungere la Val di Scalve, si deve necessariamente transitare per la Val Seriana. Chi segue abitualmente il blog sa perfettamente che sono molto legato a questa valle, dove nel 1977 ho corso la mia prima maratona, dove ho molti amici e dove da molti anni io e Rossana utilizziamo la ciclabile per le nostre passeggiate del giovedì. Posso affermare che forse conosco la Val Seriana più di molti valligiani. Quest'anno la Valle è assunta, sua malgrado, agli onori della cronaca … mondiale. È stato uno dei luoghi più colpiti dal coronavirus. Per la verità, per dare un senso alla nostra maratona della rinascita, per essere solidali con gli abitanti e per avere una giusta motivazione, qui avremmo voluto correre. 

lunedì 29 giugno 2020

Un passo oltre


Come ho già detto in altre occasioni, essendo un “pp” (podista pigro), mi devo motivare per correre una gara la domenica. Recenti fatti mi hanno dato l'ispirazione per la gara che ho corso domenica. Denominazione della gara: “Un passo oltre”. Qui le motivazioni sono molteplici, ma tutte hanno come comune denominatore il fare un passo in più, l'andare oltre, il guardare più avanti.
Un passo oltre” per Sir Marathon, cioè io.
La forzata clausura imposta dal lockdown non mi ha certo impedito di correre e come me moltissimi altri atleti. Certo i percorsi non erano quelli a cui uno era abituato; ognuno aveva i suoi percorsi di allenamento in luoghi sì vicini a casa, ma … non dentro casa. Con l'allentamento delle restrizioni, circa un mese fa, i podisti hanno potuto riprendere questi tracciati e sentirsi più liberi. Il prossimo passo sarà quello di poter gareggiare … entro fine anno? Beh, questo non lo so di certo, ma il poter correre è già un passo avanti. 

lunedì 22 giugno 2020

Correre con il cuore


Tra le “cose” che mi accomunano con Alex Zanardi, c'è la maratona o meglio il modo di “correre” una maratona … la mancanza delle gambe! Fatto reale ed inconfutabile per Alex, fatto virtuale nel mio caso, nel senso che correndo in questi ultimi periodi e vedendo i tempi ottenuti, mi sembra proprio di essere senza gambe, ma la felicità che mi dà la corsa è la stessa da sempre. Con questo non voglio assolutamente dire di essere uguale ad Alex. Per rimanere in argomento e per definire, in senso metaforico, i valori in campo, diciamo che, mentre lui sta per tagliare il traguardo, io sono ancora al primo chilometro. Alex ha vinto medaglie Olimpiche, campionati mondiali, importanti maratone, mentre io al massimo posso vincere una gara con Rossana, mia moglie … la Nonna, mentre arrivo secondo se l'altro concorrente è il mio nipotino Tommaso. Beh, qui potrei arrivare pure primo, ma vedere il suo sorriso e sentire la sua risata perché ha battuto il nonno, vale di certo più di una mia “vittoria”. 

lunedì 15 giugno 2020

Segni “troppo reali” per corse “poco virtuali”


Fine febbraio: intere zone del Paese sono in fibrillazione per la grave situazione sanitaria; numerose e strane polmoniti stanno colpendo non solo i vecchi. Codogno è dichiarata “zona rossa”. Nessuno entra, nessuno esce. Si pensa che sia sufficiente, d'altronde “...non siamo mica in Cina!”. Tutti i podisti sperano che sia un fuoco di paglia e che i mesi di allenamento non siano da buttare alle ortiche. Molte maratone sono alle porte: Bologna, Brescia, Milano, Roma etc. etc.; nessuno pensa che possano saltare. Ma la dura realtà piano piano prende il sopravvento. La situazione diventa tragica. DPCM 8 marzo: “Sull'intero territorio nazionale e' vietata ogni forma di assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico ...”. Ad una a una le gare in calendario prima vengono sospese, poi alcune annullate, alcune posticipate. Ma non è tutto: non si può uscire di casa per correre, o meglio si può uscire ma con un limite di 200 metri dalla propria abitazione. Dopo un primo momento di smarrimento, ecco podisti “inventarsi” percorsi alternativi: chi si crea un percorso sul balcone, chi in casa, chi nelle aree comuni condominiali; i più fortunati possono correre in giardino.

lunedì 8 giugno 2020

Non riesco a respirare ...


Credo che la maggior parte dei lettori di questo blog, che penso siano podisti,  abbia pronunciato questa frase almeno una volta nella sua carriera di atleta. Probabilmente avrà detto, proseguendo nella frase: “... rallenta, così arriviamo assieme”. Tutto nella normalità. Certo, il comportamento del compagno di gara non era scontato. Nel migliore dei casi questi rallentava per proseguire affiancati fino all'arrivo, ma per alcuni era l'occasione sperata per poter battere l'amico, che in fase agonistica diventa avversario. 
Terminata la gara, tutti al bar per una fresca birra e la rivincita rimandata alla prossima gara. 
Purtroppo non sempre la frase produce lo stesso risultato finale, che in ogni caso ha un lieto fine: nel primo caso, sono in due felici all'arrivo, nel secondo caso, anche se tutti e due hanno un sorriso sulle labbra, osservandoli meglio, si può notare che un sorriso è a denti stetti.

giovedì 4 giugno 2020

Due mezze … quasi una maratona!


La fine lockdown non vuol certo dire che siano riprese le competizioni e le camminate non competitive. Ancora troppo alti i rischi di contagio e, se dovessero essere applicate le regole che la FIDAL imporrebbe (per ora è in rete solo la bozza), credo che sarebbe quasi impossibile per qualsiasi organizzazione programmare una gara. La clausura imposta dal lockdown di certo non ha impedito a molti di correre. Certo, su percorsi “da criceto”, fino all'inizio di maggio, su percorsi più liberi … ma in solitaria, successivamente. Un fattore unisce molte di queste gare “corse per stare vicini pur essendo lontani”: la solidarietà. Sono numerosi gli esempi che hanno visto in campo associazioni (ed es. Club Supermarathon), società (ad es. Fò di Pè), semplici atleti (ad es. Rosa la “Tartallegra”), che hanno programmato competizioni “diffuse” (cioè sparse sul territorio). Pettorale o meglio pettorali (in quanto in molte era richiesto pure la creazione del proprio pettorale di gara) indossati, quota pagata (a volte era indicato il beneficiario, a volte era lasciato alla volontà dell'atleta), poi: pronti, partenza … via!

mercoledì 27 maggio 2020

Nel mio piccolo, una piccola impresa


Inizio con un avviso: se cercate nel post tempi eclatanti in una gara di ultramaratona, oppure distanze “impossibili” al limite della resistenza, non continuate la lettura, perderete solo tempo. Dico subito che molti, pur proseguendo nella lettura, sorrideranno; spero sia solo un sorriso di divertimento e non un sorriso di compassione. Puntuale come le tasse, a fine maggio si disputa da decenni la 100 chilometri italiana più blasonata: la “100 chilometri del Passatore”. Questa gara è stata vinta, nella classifica a squadre, negli anni passati, più volte dai Runners Bergamo. Paola Sanna, con la maglia dei Runners Bergamo, la vince due volte e si piazza altre sei volte sul podio.

venerdì 22 maggio 2020

Resilienza, Ricordo, Ringraziamento, Rinascita


Una delle domande a cui credo sia difficile rispondere oggi è “In che fase siamo?”, intendendo come fase quella indicata nei vari DPCM, decine di articoli, centinaia di pagine documentali, migliaia di tweet, etc, etc. Eppure la risposta che otterrete non è univoca (ora).
Siamo nella “Fase 2”: riapriamo le fabbriche; no, no, riaprono solo quelle a norma. Riapriamo bar e ristoranti … sì, sì! Uhmm, no, in alcune regioni. Riparte il calcio … anche questo in forse. Terminati i campionati minori, neppure degno di nota il calcio femminile che lo scorsa anno ci aveva fatto sognare. Insomma, un gran guazzabuglio, almeno per me. Ho letto (beh, ho cercato di leggere) il Decreto del presidente del consiglio dei ministri 17 maggio 2020 ed io non so dare risposte certe. Quello che di sicuro riesco ad indicare è la fase che mi riguarda. Sono alla fase quattro, ben due passi avanti!
No, no, non sono presuntuoso, è che ho una differente classificazione delle fasi, ho un mio metodo. Un piccolo riepilogo delle prime tre fasi.

domenica 17 maggio 2020

163


Sono i medici Italiani deceduti a causa del coronavirus (dato preso dal portale della “Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri). Non sono riuscito a reperire i dati relativi ad altro personale sanitario (infermieri e altro personale sanitario), in quanto i loro ordini per motivi di privacy non solo non forniscono i nominativi, ma anche i dati numerici sono incompleti. Sono in ogni caso diverse decine. Questo post è dedicato a tutto il personale medico che con impegno e alto senso del dovere si è impegnato per arginare la pandemia, ma soprattutto a coloro che non potranno vedere il frutto del loro impegno per debellarla, in quanto vittime loro stessi.
Inizio con la presentazione del piccolo gesto fatto da me e da Velo (Roberto) oggi. Abbiamo ritenuto opportuno ri...iniziare la nostra vita podistica-sociale con un pensiero rivolto a chi nei mesi scorsi si è impegnato al di là del proprio dovere per debellare il coronavirus e, quando non era possibile sconfiggerlo, hanno cercato di alleviare l'estremo momento dei malati, magari con una semplice stretta di mano o segnando loro la fronte con una pietosa croce. Piccoli gesti, ma di grande umanità che, forse, hanno reso meno doloroso ai pazienti l'estremo momento.

lunedì 11 maggio 2020

Liberi tutti! Libera Silvia!


Da una settimana le misure di distanziamento sociale si sono fatte meno rigide: è ora possibile uscire di casa per una passeggiata, anche allontanandosi più di 200 metri dalla propria abitazione. Certo rimangono alcune imposizioni, quali il mantenimento della distanza da persona a persona (distanza che varia da regione a regione) e l'uso obbligatorio delle mascherine negli ambienti chiusi. Una timida apertura ed anche questa con limitazioni, ma tutto sembra avviarsi, seppur lentamente, verso la normalità, anche se, a mio parere, il traguardo finale è ancora lontano. Diciamo che, se stessimo correndo una maratona (tanto per stare in linea con gli argomenti trattati in questo blog), ora saremmo intorno al 21° chilometro e sempre che non ci sia nessun giudice che prima del traguardo finale ci rimandi, come in un grande gioco dell'oca, al via. Potrà sembrare strano, ma quando non si poteva uscire a correre io, anche nella giornata di sabato, … correvo! 

domenica 3 maggio 2020

3 maggio 1975: l'inizio! 3 maggio 2020: la fine?


A differenza di un post precedente, dove la scelta del segno di interpunzione “!” o “?” era lasciata a voi, qui sono già definiti nel titolo.
Il titolo collega due avvenimenti che non hanno nulla in comune, se non la data in cui si sono verificati.
3 maggio 2020, ultimo giorno di “clausura” per molti italiani; dal 4 maggio si avranno delle aperture che allargano le maglie imposte dai decreti del DPCM. Si respira aria di libertà e sembra che tutto sia possibile, che siano superate tutte le condizioni che avevano reso necessario imporre le restrizioni stesse. In particolare, noi podisti vorremmo che tutto tornasse alla normalità, vorremmo la possibilità di partecipare alle gare domenicali non competitive e per i più allenati addirittura correre in gare competitive. Nulla di questo, nonostante la “nostra voglia”, sarà possibile. Ben ha fatto il nostro segretario, Mario, a “stemperare” la nostra voglia, in un comunicato inviato a tutti gli atleti. 

venerdì 1 maggio 2020

Il dubbio dei tarantini ora è il nostro dubbio


Contrariamente al 25 aprile, il primo maggio ho sempre partecipato ad una gara podistica. Da anni il primo maggio si disputa la “Maratona della Valle Seriana”. Quella di quest'anno sarebbe stata la 47a edizione. Da alcuni anni la maratona si è … accorciata, passando dai 30 km di qualche anno fa agli attuali 20. Non voglio parlare della maratona, che fu anche la mia prima maratona, ma della Valle Seriana. Sappiamo tutti in che stato versa. Sentire nominare paesi che anni fa attraversavo felice e dove incontravo gente che uscendo da messa ti salutava con un sorriso, oppure ripensare alle bonarie provocazioni delle persone che stavano comodamente sedute al bar, ora è come gettare del sale sulle ferite. Ora la realtà è fatta di strade deserte, di chiese senza fedeli e di bar chiusi e questo non è il peggio. Il peggio sta nelle case dove a molti è mancata una persona cara e quello che rattrista ancora di più è stata l'assenza di funerali che in qualche modo attutiscono il dolore, per la vicinanza di amici che lo “condividono”. 

lunedì 27 aprile 2020

Sono un buffone …


Premessa
Un avvertimento prima di proseguire la lettura. Il titolo è per il momento un titolo sospeso, come nella tradizione napoletana; vi è l'usanza di lasciare un caffè sospeso, cioè un caffè pagato da un avventore che sarà consumato da un altro che ha meno possibilità economiche. Ora la situazione fa sì che si sia passati dal caffè alla spesa alimentare “Chi può, metta; chi non può, prenda!” è il cartello che spicca sopra ceste con generi alimentari. Qui, per facilitarvi il compito nel completare il titolo, non dovete prendere nulla, ma dovete mettere alla fine del titolo un punto esclamativo oppure un punto interrogativo … secondo il vostro “buon cuore” e dopo attenta lettura e dopo le vostre considerazioni. Più democratico di cosi!
Prologo
Inizio di marzo. I decreti ministeriali impongono isolamento in casa; vietate le uscite e soprattutto vietato correre. Come fare? Semplice: ritagliarsi un percorso casalingo nel rispetto di tutte le norme. 

sabato 25 aprile 2020

25 aprile: Bergamo Resiste!

Nella giornata del 25 aprile da anni non partecipo a nessuna gara (questo sì che è strano), ma con Rossana ricordiamo la “liberazione” camminando sui luoghi che hanno attinenza con la lotta partigiana. Sono luoghi molte volte quasi sconosciuti, che ricordano uomini sconosciuti, ma che hanno contribuito spesso con la vita alla sconfitta dei nazifascisti. Il nostro “pellegrinaggio” in questi luoghi è un modo per continuare, o meglio mantenere la memoria: una breve sosta, un fiore di campo raccolto lungo il percorso, una breve preghiera. Quest'anno avevamo già, da mesi, deciso la meta. Partenza da Gandino fino al Monte Alto, lungo il sentiero tematico “In cammino per la libertà”, che attraverso undici tappe vuole ricordare attraverso pannelli esplicativi fatti e personaggi della resistenza operanti in zona, in particolare quelli della 53a Brigata Garibaldi “13 martiri di Lovere”. Ma per i fatti che tutti conosciamo, questo non è stato possibile. Beh, questa sarà la nostra meta per l'anno prossimo. Rinunciare oggi a festeggiare il 25 aprile? Certo che no! 

giovedì 23 aprile 2020

2020: i San Giorgio sconfissero il Drago


Oggi, 23 aprile, il santo del giorno è San Giorgio.
San Giorgio è il patrono del nostro comune Treviolo, perciò è una giornata di festa. Scuole chiuse, uffici chiusi … quest'anno lo sono da un po', e anche la festa per la verità non è una festa come gli altri anni, anzi non è proprio una festa. Troppi lutti e troppa sofferenza sono ricordi troppo recenti ed ancora vivi sulla pelle di tutti i concittadini. Per molti si sommano ai problemi sanitari, che sembra siano quasi alla fine, problemi economici, che per molti sono all'inizio.
Varie sono le leggende che riguardano San Giorgio. Voglio qui solo ricordare "Liber Notitiae Sanctorum Mediolanii". ( e riprese dal sito www.leggendemetropolitane.it). Essa racconta invece che San Giorgio avrebbe vissuto in Brianza. Un drago imperversava da Erba fino in Valassina, facendo strage tra le greggi. Quando ebbe divorato tutti gli animali, la gente di Cravenna cominciò a offrirgli come cibo i giovani del villaggio, di volta in volta estratti a sorte.

lunedì 20 aprile 2020

La nostra corsa in giardino, in una giornata uguale a tutte le altre, a causa delle restrizioni imposte dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri


I più attenti di voi sapranno riconoscere il titolo del post in stile Lina Wertmüller. In effetti mi trovo in difficoltà, non tanto a scrivere il post, ma a trovare un titolo non banale e che invogli alla lettura del post. Mi sono sempre chiesto il perché Lina desse ai suoi film titoli così lunghi da entrare nel guinnes dei primati: credo che fosse per compensare l'abbreviazione del suo nome, che sarebbe “Arcangela Felice Assunta Wertmüller von Elgg Spanol von Brauchich”, ma questa credo che sia solo una mia interpretazione e in fondo non c'entra nulla con il post.
Prima delle restrizioni imposte per fronteggiare l'epidemia di coronavirus, le giornate della settimana avevano, per me, tutte una caratteristica che le contraddistingueva: lunedì, giornata dedicata alla visione di un nuovo film; martedì, spesa; mercoledì e venerdì, giornate dedicate al nipotino; giovedì, camminata su qualche ciclabile; sabato, riposo e domenica, corsa. La corsa poteva essere una semplice non competitiva o una gara agonistica. Per la verità, per me non faceva molta differenza, il passo tenuto non variava di molto, l'importante era “muoversi”. 

sabato 18 aprile 2020

Il campanile il mio cronometro, i ceci il mio smartwatch


Il CoronArena, a differenza di molti impianti sportivi, non è chiuso; infatti è stato creato rispettando le numerose norme che impongono il distanziamento sociale e la distanza dalla propria residenza. Per il 18 aprile era programmata la “21 km del Dubbio”, ma un gradito invito, che mi ha spedito Simona, ha fatto cambiare i piani. Si trattava di correre in modo virtuale la “Ultra Franciacorta”, che, per i noti motivi, era stata annullata. La gara offriva molte opportunità, non in distanza chilometrica, ma “a tempo”: 1, 3, 6 e 12 ore. La mia scelta cade sulla “3 ore ULTRA francia COVID”. Mail di conferma e dopo poco pettorale gara nella casella di posta. Tutto pronto per la gara, un solo dubbio mi frulla nel cervello: “gara virtuale” … sarà pure virtuale, ma alla fine le gambe e la schiena la penseranno in modo diverso. 

martedì 14 aprile 2020

La corsa in giallo


Finalmente un post che non tratta di coronavirus, di corse dei criceti e cose simili. Parliamo di ciclismo e della più famosa corsa a tappe: il Tour de France... questo è quello che penserà la maggior parte di voi, leggendo il titolo del post. In effetti non avrebbe tutti i torti. Nel momento in cui accingo a scrivere questo post, il Tour de France risulta ancora essere in calendario, seppure con una data di partenza spostata di qualche settimana (si ipotizza la data del 25 luglio come data di inizio). Ma questo non è un blog che tratta di ciclismo e quindi deve deludere le vostre aspettative: si parlerà ancora di corsa, si parlerà ancora di solidarietà, insomma, nulla di nuovo sotto il sole … giallo! Lo spunto per questa corsa mi è stato dato da una mail di padre Fabio, che ci informava sullo stato dei lavori nella Cattedrale di Santiago, a tutt'oggi ancora chiusa, chiusura che vanifica il “pellegrinaggio”, non potendo visitare la tomba (cito le sue parole: “Tutto si riduce a una buona camminata, certamente utile al corpo e all’anima, ma non a realizzare il Pellegrinaggio”). 

domenica 12 aprile 2020

Pasqua 2020: ho risposta alla chiamata del Papa


Da quando ho iniziato a correre (nel secolo scorso), ho disputato gare in quasi tutte le festività, sia civili che religiose, con un'unica eccezione: non ho mai corso il 25 dicembre (Natale) e la domenica di Pasqua. Quest'anno, in particolare, c'erano tutti i presupposti per rispettare questa consuetudine. Nessuna possibilità di 'evadere' per cercare un percorso più agevole, con una gara disputata venerdì e con la prossima programmata per il giorno di Pasquetta.
Ecco quindi programmata per domenica una giornata di tutto riposo (con grande soddisfazione di schiena e ginocchia che mal sopportano il tortuoso circuito del CoronArena).
Ma... eh, sì, anche qui c'è una ma. Sabato sul telefonino, tramite WhatsApp, arriva un messaggio del Papa. Troppo lungo per riportarlo qui, ne faccio una breve sintesi: “Domenica di Pasqua dovresti correre e fare una donazione agli Alpini di Capriate e Crespi per le esigenze collegate al Coronavirus”. 

venerdì 10 aprile 2020

Una Pecora Nera alla corsa della Capra


Correre in giardino, sul terrazzo, nelle autorimesse, a causa dei decreti che impongono il “distanziamento sociale”, è diventato quasi una moda. Ma i Bergamaschi “la fanno strano”. Tutti corrono, ma quanti pagano, sotto forma di donazioni a strutture pubbliche o associazioni impegnate nella lotta contro il coronavirus? Beh, in effetti ci sono molti amici di altre province che lo fanno. Bravi! Nasce allora una nuova moda: “stare vicini, pur essendo lontani”. Come? Trovando una cosa che accomuna. Beh, è facile: nel nostro ambiente la cosa è la co'r'sa! Qualche tempo fa io & Velo organizzammo la “Quarantine Half Marathon” (-vedi-), a cui hanno aderito dieci atleti. All'inizio della settimana Gigione ha proposto la “10 km della Capra Virtual”. Questa manifestazione è una gara riservata agli atleti dei Fo di Pè ed è valida per il loro campionato interno, ma in questo caso si sono dimostrati buoni ed hanno ammesso la partecipazione di atleti esterni al gruppo. Lo strano nome è dovuto al fatto che normalmente la gara si disputa in località Piana della Capra, vicino alla loro sede di Valbrembo.

domenica 5 aprile 2020

Il Ciliegio permaloso


Ieri a pranzo stavamo mangiando i pizzoccheri, utilizzando i cavoli che componevano il mazzo di fiori destinato al vincitore della “Media Maratòn de Repollo”, quando siamo stati richiamati da un forte rumore al piano superiore, un sordo rumore che spesso si sente durante i temporali accompagnati da forte vento: rumore di rami che sbattono violentemente sulle griglie. In un primo momento non ci facciamo caso. La giornata è soleggiata, il vento assente. Continuiamo il pranzo. Ma il rumore si fa insistente ed aumenta di intensità. A questo punto, un po' preoccupato, salgo le scale e mi affaccio sul balcone. Nulla di strano, tutto regolare. Mi tranquillizzo, ma mentre sto chiudendo le finestre sento una voce: “Questa non me la dovevi fare...”. Mi riaffaccio: nessuno. Forse la forzata clausura fa brutti scherzi, fa sentire delle voci che non esistono. Un brutto pensiero mi passa per la mente: “Non sarà forse un effetto ancora non conosciuto del coronavirus?”. 

sabato 4 aprile 2020

Ho fatto una cavolata


Oggi più che correre una mezza ho fatto una cavolata, nel vero senso della parola. Non poteva essere diversamente infatti nel ormai famoso stadio “CoronArena” si è disputata una maratonina denominata “Mezza maratona del Cavolo” (-vedi-) ed essendo corsa anche per vicinanza al popolo Spagnolo alle prese con la pandemia COVID-19, ha anche il nome ““Media maratòn de Repollo”. In conformità con le recenti disposizioni di distanziamento sociale era ammesso un solo atleta. Sarà per questo fatto ma anche nella gara odierna mi sono classificato primo! Il tempo finale di 3h 07' 50”, buon tempo vista la tortuosità del percorso.
Solo alcuni accenni alla gara. Giornata fredda all'inizio, ma con cielo terso ed alla fine il sole primaverile ha riscaldato la temperatura. Come al solito unico spettatore un merlo che non aspettava altro che terminassi la gara per poter averei i soliti chicchi di grano. Visto il trattamento che giornalmente riservo agli uccellini mi sarei aspettato un pubblico “volante” più numeroso, ma forse non avendo trovato mascherine adattabili al loro becco hanno preferito venire in giardino solo per consumare il loro pasto. 

venerdì 3 aprile 2020

“Mezza maratona del Cavolo”


… ma che cavolo di nome per una mezza maratona! 
Forse avete ragione; il nome dato alla mezza, disputata rigorosamente in spazio chiuso, ha bisogno di qualche chiarimento. Se avete la pazienza di leggere il post fino alla fine, sono sicuro che non solo capirete il perché della denominazione, ma sarete anche d'accordo.
Nel linguaggio comune, oltre al significato più appropriato (cavolo = pianta erbacea, etc. etc – vedi - ), ha diversi utilizzi nel linguaggio figurato (es. “Non capisci un cavolo”, “Fatti i cavoli tuoi” ). Con il termine “cavolo” si vuole anche indicare una cosa di scarso valore.
Perciò dare alla gara il nome “Mezza maratona del Cavolo” è già un'attribuzione azzeccata. Che valore ha una gara, corsa su un percorso casalingo, con un unico concorrente, che forse lo fa per egoismo e soprattutto in questi tempi bui? Vale giusto giusto un cavolo, una cavolata insomma! In effetti non avete tutti i torti.
Ma … eh, sì, esiste sempre un ma che merita una breve spiegazione.

giovedì 2 aprile 2020

No medaglia, no pacco gara …


… almeno la figurina.
La “Quarantine Half Marathon” non ha dato premi, ma ha avuto vincitori. L'unico riconoscimento è la copia del bonifico che ogni atleta ha fatto per l'Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.
Evabbè, facciamo un piccolo sforzo e vi doniamo la figurina della gara.
Quello che è mancato a questa gara/non gara è stata la presenza di un fotografo come si ben constatare dagli scatti. Certo un fotografo professionista avrebbe anche lui avuto difficoltà a fare delle foto migliori visto i soggetti da riprendere. A loro discolpa si fa presente che neanche loro hanno potuto andare dal parrucchiere!


Un grazie a tutti. Sir Marathon

martedì 31 marzo 2020

Correre per solidarietà e sostegno


Prendo per il titolo del post le parole di Roberto, che, nella sua breve relazione, coglie in pieno il significato di questa “gara in quarantena”. Tutti i partecipanti sono “infetti” da un virus “corsite” (?). Virus molto contagioso, colpisce sia giovani che vecchi, ma per nulla pericoloso.
Scorrendo le notizie, soprattutto quelle in rete, si legge che molti hanno creato percorsi “al chiuso”: chi in giardino, chi in casa, chi sul balcone, chi sulle scale. Tutti hanno trovato una soluzione per correre rispettando le norme. A tutti un bravo.
Anche noi ci siamo adeguati con percorsi sicuri – vedi -. La gara “Quarantine Half Marathonha due caratteristiche che non si riscontrano in nessun'altra iniziativa del genere:
1. hanno corso in contemporanea vari atleti
2. tutti i partecipanti hanno fatto una donazione all'Ospedale Papa Giovanni XXIII pari alla quota di iscrizione (50 euro)

domenica 29 marzo 2020

Pensieri in libertà, correndo in uno spazio chiuso


Prologo
Sabato. Tutto è pronto per la “Quarantine Half Marathon”, una gara/non gara che dovrò disputare domani insieme ad altri pazzi che, come dei criceti a cui è negata la libertà, “dovranno” correre su percorsi chiusi e da ripetere 'ennevolte', fino al raggiungimento dei fatidici 21097 metri. Nessuna classifica, nessun pacco gara da ritirare, gara in casa, per cui evitati i viaggi, tutto questo dovrebbe tranquillizzarmi. Ma … nel pomeriggio faccio la consueta chiacchierata con Ferdinando, segregato in casa con la gatta. Quando la telefonata sta per finire pronuncia la frase che mi dice sempre prima di una gara comune: “... mi raccomando, dormi!”. “Acc … non poteva stare zitto stavolta!” penso. Come dicevo prima, tutto è sotto controllo e sono sicuro che dormirò. Non sarà così. Sonno tranquillo fino all'una di notte, ma da allora un sonno agitato, beh, un dormiveglia e pensieri che frullano per la testa: “Riuscirò a terminare la gara?”, “Come sarà il tempo?” “Le gambe, ma soprattutto la schiena non avrà dolore?”. 

sabato 28 marzo 2020

“Quarantine Half Marathon”


Recenti normative hanno di fatto impedito a molti di correre distanti dalla propria abitazione, per evitare la propagazione del virus Covid19. Non entro nel merito della norma, anche se personalmente non vedo nei runners dei nuovi untori, ma l'unica cosa che ho notato è stato l'aumento esponenziale dei runners, mai visti in numero così copioso (nei vari servizi televisivi tante persone correvano lungo le strade o nei parchi cittadini!). Io personalmente ritengo che sia una norma giusta e da rispettare.

“CoronArena” approvato il tracciato!


Oggi è stato approvato ufficialmente dal COMI (Comitato Olimpico Mio Insindacabile) e dalla IAF (International Atletic Faust) il tracciato di 62,5 nel nuovo stadio casalingo di via Kolbe 18 a Treviolo: il “CoronArena” (vedi). Lo studio dello stadio ed relativo percorso è stato realizzato in tempi record. L'omologazione è stata possibile dopo eliminazione di alcuni piccoli ostacoli lungo il percorso nel tratto Canyon Garage. Questa convalida fa si che tutte le gare che si svolgeranno in “CoronArena” siano di fatto omologabili dalle due organizzazione già citate e validi eventuali record che si dovessero ottenere sul suddetto tracciato.

lunedì 23 marzo 2020

“Crazy Marathon”: la gara


Ecco ci siamo!
Tutto è stato preparato al meglio; si tratta solo di iniziare la gara.

Quando si dice: “Oggi corro la maratona in casa”, fino ad ora si intendeva correre una maratona nella propria città, al limite nella propria provincia e questo con tutti i vantaggi del caso: limitare gli spostamenti, ridurre le spese di trasferta, essere presto a casa dalla famiglia, ma mai come in questa “competizione” il significato è più azzeccato. Infatti la distanza dalla porta di casa (mia) alla linea di partenza è poco più di … un metro.
Nessuna difficoltà a posizionarmi nella griglia di partenza, e non nelle ultime posizioni come faccio di solito (la mia filosofia: più sono posizionato nelle posizioni arretrate e … meno atleti mi superano in gara). Sono in prima fila!